#46
stiamo discutendo in 3 topics diversi praticamente lo stesso argomento
coolors grazie ma non ci vuole tanto per capirlo
non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace

#47
coolors ha scritto:
enrico57 ha scritto:secondo me bisognerebbe che i mobilieri (seri) si riunissero in una associazione per divulgare tramite spot pubblicitari una campagna di sensibilizzazione sul problema
purtroppo, come in altri settori in italia, manca la cooperazione tra categorie ogniuno guarda il proprio negozio e vede l'altro come un nemico e mai si sognerebbe di allearsi almeno per fare la guerra per gli interessi comuni,purtroppo siamo ancora nel feudalesimo
APPLAUSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
puo' sembrare utopistco ,ma sarebbe veramente la soluzione ideale.

#48
enrico57 ha scritto:capisco la massaia o il lavoratore dipendente che magari non hanno molta dimestichezza con il commercio
ma imprenditori che fanno queste richieste mi stupicie molto
beh tanto negli uffici acquisti sono tutti dipendenti... mica ci sta il supermegacapo (almeno nel mio caso, visto che noi si lavora solo con aziende grosse)
I don't want to start any blasphemous rumours,But I think that God's got a sick sense of humor, And when I die I expect to find Him laughing...

#49
katiusha ha scritto:
enrico57 ha scritto:capisco la massaia o il lavoratore dipendente che magari non hanno molta dimestichezza con il commercio
ma imprenditori che fanno queste richieste mi stupicie molto
beh tanto negli uffici acquisti sono tutti dipendenti... mica ci sta il supermegacapo (almeno nel mio caso, visto che noi si lavora solo con aziende grosse)
Statisticamente per la mia esperienza sono soprattutto gli imprenditori a discutere e chiedere più sconto o cascare in queste logiche.

#50
saia ha scritto: Statisticamente per la mia esperienza sono soprattutto gli imprenditori a discutere e chiedere più sconto
Concordo
saia ha scritto: o cascare in queste logiche.
Non concordo :)

Mi spiego: secondo me gli imprenditori si vedono quotidianamente chiedere sconti e spesso costretti a concederli pur di non perdere un cliente (specialmente quando parliamo di imprenditori che non possono proprio permettersi di perdere il singolo cliente, che magari frutta 1/6 del loro fatturato annuo).

Quando è il loro turno di acquistare, allora ragionano dicendosi "e che diavolo, ora tocca a me lo sconto. Cascasse il mondo, almeno 1€ di sconto devo strapparlo. Se posso farlo io, potranno farlo anche loro, non mi stanno sicuramente facendo il minimo che possono fare".

Ed in parte hanno ragione, perché siamo il paese degli sconti e nessun negoziante chiede come primo prezzo il minimo che può concedere, si tiene sempre un margine, sia anche minimo, di sconto. non è questione di fare i furbi (c'è anche chi lo fa, ma è una minoranza, non parlo di quelli), quanto piuttosto di adeguarsi al sistema.

Però in quando imprenditori lo sanno benissimo che devono guardare il prezzo finale. Infatti secondo me chiedono lo sconto quando il prodotto gli interessa ed hanno deciso di acquistare, non prima.

#51
Lagoon ha scritto:
saia ha scritto: Statisticamente per la mia esperienza sono soprattutto gli imprenditori a discutere e chiedere più sconto
Concordo
saia ha scritto: o cascare in queste logiche.
Non concordo :)

Mi spiego: secondo me gli imprenditori si vedono quotidianamente chiedere sconti e spesso costretti a concederli pur di non perdere un cliente (specialmente quando parliamo di imprenditori che non possono proprio permettersi di perdere il singolo cliente, che magari frutta 1/6 del loro fatturato annuo).

Quando è il loro turno di acquistare, allora ragionano dicendosi "e che diavolo, ora tocca a me lo sconto. Cascasse il mondo, almeno 1€ di sconto devo strapparlo. Se posso farlo io, potranno farlo anche loro, non mi stanno sicuramente facendo il minimo che possono fare".

Ed in parte hanno ragione, perché siamo il paese degli sconti e nessun negoziante chiede come primo prezzo il minimo che può concedere, si tiene sempre un margine, sia anche minimo, di sconto. non è questione di fare i furbi (c'è anche chi lo fa, ma è una minoranza, non parlo di quelli), quanto piuttosto di adeguarsi al sistema.

Però in quando imprenditori lo sanno benissimo che devono guardare il prezzo finale. Infatti secondo me chiedono lo sconto quando il prodotto gli interessa ed hanno deciso di acquistare, non prima.
Si il tuo ragionamento fila e infatti sono in genere o molto veloci nel decidere e non discutono sul prezzo o i più insistenti e fastidiosi con cui contrattare. E ti assicuro che in genere questi ultimi sono quelli che spuntano il prezzo peggiore perchè spesso il venditore lo sa in partenza chi si trova davanti :wink:

#52
saia ha scritto:Statisticamente per la mia esperienza sono soprattutto gli imprenditori a discutere e chiedere più sconto o cascare in queste logiche.
ringrazio di aver avuto mio nonno che mi ha insegnato molto.
una volta addirittura chiese un preventivo a 2 fornitori. Il fornitore A ed il fornitore B gli fecero lo stesso prezzo di listino. Chiese lo sconto al fornitore A che gli fece un tot, e poi al B, che gliene fece meno. Al che, mio nonno disse che l'altro fornitore gli faceva più sconto... e subito il fornitore B alzò lo sconto, superando quello del fornitore A.
Mio nonno optò comunque, per correttezza, per il fornitore A perchè era stato diretto, e non aveva fatto giochetti al ribasso (anche se alla fine gli era costato un po' di più).
Alla fine noi i fornitori ce li teniamo, ed è bello avere un buon rapporto anche nel tempo, e non si guarda solo il prezzo.


Oh, poi noi si lavora spesso con la Marcegaglia S.p.A. (l'azienda del buon vecchio Steno, non della figlia... nè). A loro, se non fai almeno il 30% di sconto ti ridono in faccia.
Una volta mi sono sentita dire: "perchè lei non sa chi siamo noi!"
Ed a furia di andare al ribasso e di guardare solo il prezzo finale, siamo finiti in "mano" ai cinesi :roll:
I don't want to start any blasphemous rumours,But I think that God's got a sick sense of humor, And when I die I expect to find Him laughing...

Re: Trasporto e Montaggio

#53
Salve, rispondo secondo quella che a mio avviso dovrebbe essere una linea di comportamento generale, per chi offre un servizio:
il tempo che un professionista impiega a montare una cucina, NON dipende dal prezzo di acquisto della stessa, ma dalle dimensioni e complessità del prodotto....
Mi spiego....
al momento stò collaborando con un'azienda che, in sconto, applica prezzi inferiori al listino anche del 50%.....ciò non vuol dire che io, o i miei collaboratori, impieghiamo la metà del tempo necessario ed effettuare il montaggio!! Il tempo impiegato è lo stesso che serve con uno sconto pari a ZERO.
A mio avviso, il valore imputato all'installazione di una cucina, o di qualunque altro arredo, mobile per ufficio o parete attrezzata, non può essere pari ad una % del valore di ACQUISTO, ma solo ed esclusivamente ad una % del valore di LISTINO SU FINITURA BASE.
Infatti, se per installare un arredo "X", mi servono 20 ore, il fatto che tale arredo subisca un aumento di valore in quanto il piano di lavoro sia impialacciato in lamina d'oro, per me non comporta un maggior impiego di tempo, quindi il costo del montaggio non cambia....idem se il piano di lavoro e la finitura sono talmente scarsi da costringere il commerciante a "svendere" l'oggetto con sconti assurdi......il tempo che io impiego ad installare un prodotto rimane lo stesso.
A mio avviso, in sintesi, sarebbe opportuno per il cliente finale, ottenere il miglior prezzo possibile sul prodotto, ma farsi indicare oppure conoscere un ottimo installatore, per avere il miglior rapporto prezzo // installazione.
Cordialmente,
Servizio Casa Coop