#50
da MARYANGY
Grazie a tutte degli auguri e a ciccia di avermi annunciata
Vi racconto i particolari del mio parto lampo.
"alle 01.50 mentre dormo tranquilla tranquilla con gnappetto mio nella pancia, sento un piccolissimo mal di pancia un po strano, ma che dura solo 5 secondi. Dopo un minuto sento che mi scende come una goccia di pipi. Capisco subito che nn puo essere la vescica e vengo un po assalita da un attimo di "panico". In quel momento provo gioia e paura nello stesso tempo:
- gioia perchè vedrò finalmente il mio piccolino
- paura nn so.....
Nella mia mente mi ripetevo "no, nn puo essere che sto per partorire, di sicuro nn è il sacco che si è rotto”.
Cmq per farla breve rimango per 5 minuti immobilizzata nel letto, per la paura che veramnte avessi rotto il sacco. Poi mi alzo ed effettivamente perdo acqua. Chiamo mio marito l’avviso e vado in bagno per farmi una bella doccia ma soprattutto per lavarmi i capelli (volevo pure truccarmi, ma………). Mio marito sbraita come un cane, dicendo che nn ce tempo da perdere, che sono sciagurata perché penso ai capelli e nn al parto.
Morale della favola………….. i capelli nn me li lavo più.
Alle 02.30 siamo in clinica, mi visitano, constatano la rottura totale del sacco e una dilatazione di quasi 2 cm e mi ricoverano.
Chiedo se per favore possono farmi un monitoraggio visto che dalla rottura nn sento più un bambino.
L’ostetrica (guarda caso e proprio quella del mio gine), una ragazza squisita che mi ha aiutato tantissimo in sala parto) mi fa il monitoraggio e mi tranquillizza. MI dice che gnappetto sta benissimo, ma le contrazioni sono dell’intensità giusta (e io che credevo come fossero dolorose, nn sono niente in confronto al dolore al collo dell’utero che ho provato per tutti i nove mesi della gravidanza), ma sono irregolari. Entra la gine e mi dice che con quel tracciato e quella dilatazione prima di notte nn partorisco, forse avrei partorito con molta facilità nella mattinata del giorno dopo.
Alle 05.30 mia madre e mio marito vedono che la mia pancia è solo da un lato, e io sono un po pallida. Mi convincono a chiamare l’ostestrica, ma io nn voglio disturbarla (tanto che la chiamavo a fare) e allora suona mia madre per me il campanello. Lei viene subito, mi visita e mi dice “ma tu ha avuto un miracolo, ti devo portare in sala parto” ed io : “ ma come? E le contrazioni? Io nn le sento”
Alle 06.10 dopo che alzano l’ossitocina al massimo (perché nn ho contraz. E nn riesco a spingere) nasce gnappetto mio (o per meglio dire il mio diavoletto).
Averlo tra le braccia appena partorito è stata una cosa che nn so descrivere.
Per me è stata la gioia più grande e ancora oggi quell’emozione mi fa avere un nodo alla gola.
Stranamente però in sala parto nn ho pianto, mentre mio marito era una fontana
"Vivi come se dovessi morire domani.
Impara come se dovessi vivere per sempre."
- GANDHI -