vigiemme ha scritto:per il resto, ne ho una bella: andiamo a conoscere questo bimbo di 15 giorni circa, ci avviciniamo alla culla, il padre lo prende per mostrarcelo, e la madre dopo un minuto lo allontana dicendo: "troppo alito!"
Io sinceramente non mi sono mai fatta particolari problemi con Alice: sono venuti genitori, suoceri, cugini e amici che l'hanno presa in braccio tranquillamente. Io non ho mai avuto un comportamento morboso nei suoi confronti, del resto erano tutte persone con cui avevo un contatto quotidiano, mica passanti presi a caso per strada. A me ha anche fatto piacere ricevere le visite di amici e parenti, anzi non vedevo l'ora di fargliela conoscere!
Mia nonna ha la cirrosi epatica. Stando a una mia amica non dovrei neanche portarla a casa sua. Purtroppo l'ignoranza regna sovrana e certe persone non sanno che alcune malattie si trasmettono solo con il sangue e non certo perché mia nonna fa una carezza sulla testa ad Alice. Certo, quando sono dai miei adottiamo tutte le precauzioni del caso però non è che non può toccare la bambina.
Per quanto riguarda la placenta: io e la spiritualità siamo su due mondi diversi. Secondo il sito dedicato alla lotus birth, vagi.na e utero sono i nemici:
L'utero viene percepito come il nemico, un luogo buio e misterioso dal quale i medici liberano i bambini
appena la donna ha raggiunto la dilatazione completa la vagina diventa il nemico.
Il bambino viene precipitosamente allontanato dalla madre per essere lavato (per togliere ogni umore e odore del nemico), pesato, misurato e valutato come un sopravvissuto.
Mah....a me tutte queste cose fanno un po' ridere, forse perché non ci credo e non rientrano nel mio modo d'essere.
Poi certo che una mamma può fare quello che vuole quando nasce il suo bambino. Io so per certo che non lo lascerò mai attaccato alla placenta per una settimana e non partorirò mai in casa, con tutti i possibili rischi del caso. Non capisco questo essere alternativi per forza.

La mia cucciola - http://album.alfemminile.com/album/884664/mein-schatzchen-0.html