Gabriele è un tipo tranquillo e governabile (c'ha i suoi scleri anche lui, ma per ora teniamo botta); diventa ben più vivace se in compagnia, ovvio. Fra bambini si danno delle grandiose idee a vicenda

e io confesso che evito di accettare inviti a feste di amichetti che hanno dei genitori che non li filano minimamente e intervengono solo a guaio capitato.
Il gruppo, da che mondo è mondo, trascina. Secondo me è normale che quando sono tanti si rischi l'anarchia. Pur lasciando il nano con l'illusione

di avere la sua autonomia, anche al parco mi tengo a una distanza in cui posso seguirlo a vista e intervenire di corsa in caso di bisogno. L'altro giorno c'era in giro un bimbo schiaffeggiatore che sembrava orfano; passi per quando attaccava i coetanei, che dopo un'iniziale sorpresa reagivano

, ma questo se la prendeva anche con quelli più piccoli mentre non si riusciva a trovare con che adulto fosse.
Quando usciamo a mangiare siamo di solito con una coppia che ha un'amichetta della sua età. Con giochi, colori, adesivi e balle varie di solito riusciamo a cenare senza troppi guai. Alla loro età, dice l'educatrice, superare la mezz'ora seduti è un grandioso successo. Due-tre bimbi per noi sono il numero ideale a tavola, ci si distrae e non c'è troppa confusione. Per la pizzata del nido (sette pupi) abbiamo scelto una sera infrasettimanale, chiedendo il piano inferiore in cui eravamo gli unici commensali. Serata comunque impegnativa, va' là
