Il Tg1 stasera, mercoledì, se n'è uscito con un servizio sui centri sociali a Milano che protestano sui tetti e creano disordini. La tesi neanche troppo sottintesa: attenti ai centri sociali. Roberto Zaccaria del Pd l'ha notato: «È scandaloso, Berlusconi non parla ma ci pensa direttamente il Tg1 a dettare la linea per i ballottaggi. Tutta l'apertura del telegiornale è stata centrata sulla ricostruzione di una tesi politica: il ritorno dell'estremismo di sinistra a Milano, a Napoli con servizi spudoratamente confezionati per dimostrare questa tesi».
«Nella prima fase della campagna elettorale - aggiunge Zaccaria - il Tg1 si era limitato a presentare una cassa di risonanza molto amplificata delle esternazioni di Berlusconi.
Adesso la strategia cambia e il Tg1 scende direttamente in campo. Sulla base dei dati oggettivi domani valuteremo se ci sono estremi per presentare un nuovo esposto ad Agcom».
Intanto si può dedurre quale sarà la strategia: amplificare ogni disordine sociale per mettere i moderati – soprattutto milanesi – in allarme. E magari allontanarli da Pisapia, oltre che da De Magistris.
http://www.unita.it/italia/tg1-proteste ... a-1.294803
“Caro amico milanista, siamo i migliori, vota Berlusconi”. E’ questo il sunto della lettera propagandistica che l’Aimc (Associazione Italiana Milan Clubs) ha inviato ai sostenitori della squadra rossonera per le elezioni amministrative. Onestà intellettuale pari a zero.Dopo l’enumerazione dei trofei vinti nell’epoca del patron Berlusconi,
arriva il suggerimento con tanto di “spiegazione”: “Potrai votare facendo una croce sul simbolo del ‘il Popolo della libertà’ e potrai scrivere il nome ‘Berlusconi’ nello spazio per la preferenza sulla scheda azzurra”. E poi un’aggiunta: “Un gesto tanto semplice quanto decisivo per fare di Milano una città sempre all’altezza della nostra straordinaria squadra di calcio!!!”. Tralasciando i vistosi errori grammaticali e i vizi di forma dell’intera missiva, vorrei fare una valutazione squisitamente politica.
Intanto mettere quella croce su un simbolo non è un “gesto semplice”, ma una vera e propria assunzione di responsabilità nei confronti di se stessi e del posto in cui si vive.
E poi, mi chiedo, in quale Paese civile il presidente onorario del fan club di una squadra di calcio (nel caso di specie si tratta del signor Sandro Capitanio: onore al merito!) si presta ad un’operazione di marketing di questo livello? In quale Paese civile un capo di governo si serve di questo tipo di “collaborazione”?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05 ... ni/112120/