Re: A delicate balance

#61
Mouse44 ha scritto:nico, ci sono anche quintali di studi che sostengono che l'essere vegetariano, vegano, fruttariano ecc. ecc. crea scompensi nel fisico.

Ognuno tira l'acqua al suo mulino
mouse non è esattamente come tu dici.

Anzitutto (e mi spiace non posso dimostrartelo qui su due piedi perchè la letteratura non è accessibile con uno schiocco di dita nella sua interezza), posso dirti che per ogni studio portato a favore del pasto carneo o comunque contrario all'alimentazione vegetariana ne esistono almeno 2 di prova contraria.
C'è sempre un rapporto di 1 a 2, non si scappa.

Secondariamente bisogna analizzare attentamente le fonti. Questo non lo si può fare con i vari studi minori, ma si deve salire verso l'olimpo dei primi 50/100 studi condotti sul tema.

Ve ne sono pochi, veramente pochi, che non abbiano come finanziatori aziende di pesticidi, di allevamenti, di farmaci, petrolio o altro.
Non è fantascienza ma è pura realtà.. esistono alcuni fondi, specialmente in america con precisi scopi e campi di azione; su questi fondi vi è l'anonimato circa i versamenti eseguiti.
Li si ritrovano i soldi di tutte le lobby e interessi potenti di questo pianeta.
Addirittura in alcuni studi trovi proprio anche il nome diretto ed esplicito di chi ha finanziato, ma in altri la cosa è più difficile da scovare.

Infine ripeto (dato che sostieni pure che non hai nemmeno letto ciò che ho scritto, allora di cosa parliamo? :roll: ) che alcuni degli studi più grandi mai condotti in campo medico (e non alimentare ) hanno riguardato il verasante alimentare. E sono quello di oxford (non ricordo la data), cambridge 2000 e the china study.
E questi 3 studi, svolti in periodi diversi e con fini totalmente diversi, hanno portato alle conclusione che ho sinstetizzato poi in tutto i reply fatti fino ad ora.

Cambridge nello specifico ha fatto scaturive il "five x day", ossia il minimo di 5 pasti di frutta al giorno per tenere lontano qualsiasi rischio di patologie tumorali.
Mentre the china study è la bomba che ha sancito in maniera ancora più decisa e argomentata la pericolosità non solo delle proteine animali, ma ha indicato la più pericolosa di tutte, ossia la caseina, proteina principale del latte.

Re: A delicate balance

#62
Mentre the china study è la bomba che ha sancito in maniera ancora più decisa e argomentata la pericolosità non solo delle proteine animali, ma ha indicato la più pericolosa di tutte, ossia la caseina, proteina principale del latte.

la caseina è presente anche nel latte materno, seppur in misura minore rispetto a quello vaccino..
quale è la posizione assunta da questo studio sull'allattamento al seno?

Re: A delicate balance

#63
serenen la tua osservazione è molto accorta.

Vi sono due elementi che vanno considerati, e non mi pare siano neppure citati nello studio (dovrei andare a vedere), perchè sono abbastanza all'ordine del giorno diciamo...

Il primo è la solita questione del quantitativo di proteine.
Partendo dal presupposto che un quantitativo ideale per evitare di acidificare l'organismo si attesta sui 24 grammi/gg di proteine ( American College of Medicine, Dietitions of Canada e American Dietetic Association indicano quantitativi un po' superiori, ma ignorano il problema a mio parere), come già avevo fatto notare, la differenza tra il latte materno e quello vaccino o similia, è per l'appunto il differente apporto proteico.

Se da un lato la ripartizione dei macronutrienti del latte materno è MOLTO simile a quello della frutta, al contrario vediamo come i latti vaccini, di topi o altro, hanno tutt'altro genere di elementi.
Sono latti con MOLTE più proteine, studiati dalla natura per quel tipo di cucciolo, non per i nostri bambini.
Provate a sparare del latte di mucca a un bebè dal secondo giorno in avanti dalla nascita, poi vediamo cosa accade :P

Per rimanere sui dati, come già avevi indicato tu corretamente, le proteine del latte vaccino sono costituite da caseina per l'80% mentre in quello materno siamo sui 30/35 se ben ricordo.
La forbice è ben ampia, se poi aggiungiamo che il latte materno contiene meno proteine rispetto al latte vaccino, la spiegazione penso sia chiara.

Infine l'elemento che non va dimenticato è la fase metabolica e assimilativa dello svezzamento.
Lo svezzamento è un periodo per indicato e preciso, con determinati cicli bioligici, con determinate esigenze, fabbisogni e carenze.
Superata quella fase, il corpo muta le sue esigenze, e anche il metabolismo muta di conseguenza.

Ma bisogna sempre ricordarsi che la fase di svezzamento è l'unica dove è necessario assumere latte (MATERNO) e per altro anche fino ai 3 anni andrebbe benissimo, ma successivamente non si può assumere latte, specialmente perchè non materno e comunque non più necessario.

Ciò che vediamo oggi come soggetti intolleranti al latte, sono semplicemente dei residui di antichità, poichè l'uomo (di base) non avrebbe gli enzimi giusti per gestire quel tipo di alimento!

Re: A delicate balance

#66
cioè per evitaredi acidificare l'organismo non devo assumere più di 24 grammi di cosa? di proteine?
sono un po' rinco stasera...

comunque ricordi bene, il contenuto di caseina nel latte materno è del 40% delle proteine totali..

Re: A delicate balance

#68
Nico, ma sul caso Steve Jobs hai avuto modo di approfondire? Io non ho ben capito se lui era vegano o vegetariano, se fosse stato di quest'ultimo genere e' possibile che sia stato aggredito da quel brutto male a causa di un eccessivo utilizzo di prodotti caseari?
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

Re: A delicate balance

#69
Sull'articolo relativo all'attore che lo interpretarà, avevo letto di sfuggita che jobs fosse fruttariano (mai saputo).
Non ho informazioni se fosse vegetariano o vegano.
Inoltre bisogna anche ricordare che il suo percorso non è iniziato a 15 anni, ma in età ben più avanzata.. quello che hai fatto prima lascia segni indelebili; poi non è detto che debba sempre andare male, ci sono fisici e fisici, sistemi immunitari più forti rispetto ad altri e varia da soggetto a soggetto, in base ai tratti genetici etc.

Le variabili sono innumerevoli, e manca sempre un punto essenziale per l'analisi, ossia conoscere le abitudine di un determinato soggetto.

Una persona che mi consegnava l'h2O Pejo in bottiglia, circa 60 anni, si è ritrovata con un tumore allo stomaco o pancreas (ora non ricordo).
Analizzando un po' le varie cose, si scorgeva uno stile di vita abbastanza discreto tranne per il fatto che comunque la presenza carnea ogni tanto appariva, anche se non in dosi elevate.

Poi a forza di analizzare la questione salta fuori un dato che mi mancava... l'uomo frequenta da quando è giovane i poligoni di tiro, è appassionato di armi.
Come ben sapete ci fu uno scandalo (Anzi c'è tutt'ora) per quella base in sardegna o sicilia (non ricordo nemmeno dove), una sorta di mega poligono dove si esercitano militari, forze varie etc.
La mortalità per tumore nella zona limitrofa è altissima, questo perchè le nanoparticelle e polveri di vario genere sprigionate con la detonazione, se ne vanno belle belle nell'aria e colpiscono chi è in zona.

Ho la certezza che sia stata la carne o le polveri da detonazione o il connubbio tra le due?
Non so dirlo, però gli elementi sono chiari e molto corposi

Re: A delicate balance

#70
Purtroppo da questo tuo discorso emerge una sola grande verità: che siamo sotto il cielo, che è davvero difficile condurre uno stile di vita "pulito" al 100%; prendi ad esempio un soggetto che per motivi professionali corre dei rischi di salute, questo potrà anche alimentarsi in maniera impeccabile, però la possibilità di ammalarsi di cancro resterà sempre elevata.
Con questo non voglio dire che non bisogna curare la propria alimentazione, anzi, anche perchè ci sono molte altre malattie che si possono prevenire semplicemente alimentandosi in maniera decente :D
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

Re: A delicate balance

#71
N!co ha scritto: poi non è detto che debba sempre andare male, ci sono fisici e fisici, sistemi immunitari più forti rispetto ad altri e varia da soggetto a soggetto, in base ai tratti genetici etc.

Le variabili sono innumerevoli, e manca sempre un punto essenziale per l'analisi, ossia conoscere le abitudine di un determinato soggetto.
però non è memmeno detto che debba per forza andar bene..
come dici tu le variabili sono innumerevoli, non si può purtroppo vivere sotto una campana di vetro..

Re: A delicate balance

#72
Si condivido.

Però è opportuno appunto vederla in maniera estesa.

Se c'è un incendio e tu hai una tuta ignufuga, ti brucerai a lungo andare, ma di certo per un po' riuscirai a proteggerti.

Se ti sparano e sei imbottito di casacche anti proiettili, sentirai il male dei colpi, alla lunga potrebbe cedere la protezione, ma per un po' la protezione la ottieni..

Allo stesso modo è il fisico. Se viene mantenuto un sangue poco denso, un basso colesterolo, una mobilità intestinale eccezzionale e si inseriscono quotidianamente cibi che non acidificano, che depurano, che purificano, penso che il possibile sia fatto.
Consideriamo che molti cibi sono disinfettanti interni, come l'aglio ad esempio. Vi è una quantità e varietà di erbe disponibile (Fresche non confezionate come tarassaco, selene, l'acetosa, l'equiseto o coda cavallina, la fitolacca, le punte di pungitopo, il crescione) tali da permetterci di coprire i più disparati fabbisogni ed emergenze..
Necessità di aumentata diuresi, o di determinati elementi od esigenze.
Il corpo non va dimenticato, è un macchinario perfetto, da cui noi timidamente abbiamo abbozzato accrocchi come le automobili e gli automatismi..
Un macchinario che si alimenta ed espelle... di base necessità di O ed espelle CO2, in più necessità di una ininità di elementi che gli permettono di sostenersi.

Mancano determinati elementi? Il corpo se non sono essenziali può provare a vicariarli con altri, può provare a procedere con 3 ruote, zoppicando ma procedendo. E' qualcosa di fenomenale e non si ferma di certo davanti ad una o due carenze.

Ma non siamo tutti forti uguali, non abbiamo tutti lo stesso corredo di base, e non viviamo tutti nella medesima situazione ambientale.
Più la macchina funziona in maniera perfetta, più il rischio che qualcosa la ingolfi è remoto, meno viene soddisfatta e più il rischio è tangibile.

Ribadisco che l'incidenza della vita media superiore di 15 anni dei vegani rispetto agli altri, e il bassissimo tasso di incidenza tumorale, penso che siano una prova da non sottovalutare..

Poi potremmo fare un secondo esperimento, ossia quello diretto.
Io nell'arco della mia vita, ho visto scomparire tante persone tra parenti, amici, amici di amici e conoscenti. Limitandosi a malattie cardiovascolari e tumorali (anche se la questione sarebbe più ampia, ma limitiamoci a quelle) posso dire che nessuno delle centianaia che conoscevo, era vegano.
Potete fare lo stesso esperimento voi e ragionarci su.
Solo un caso, dello zio di un mio amico, pare sia un po' differente. Ossia vegetariano da sempre (ma non ho dettagli su come, cosa quando), iper sportivo, iper salutista e accorto. Non fumava e non beveva, ma è morto per un tumore.

Re: A delicate balance

#73
Per quest'ultimo caso, chissà, magari lo zio del tuo amico faceva il manutentore di stampanti, per fare un esempio, oppure c'aveva il tetto in amianto e non lo sapeva...non lo sapremo mai...
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

Re: A delicate balance

#74
serenen ha scritto:
N!co ha scritto: poi non è detto che debba sempre andare male, ci sono fisici e fisici, sistemi immunitari più forti rispetto ad altri e varia da soggetto a soggetto, in base ai tratti genetici etc.

Le variabili sono innumerevoli, e manca sempre un punto essenziale per l'analisi, ossia conoscere le abitudine di un determinato soggetto.
però non è memmeno detto che debba per forza andar bene..
come dici tu le variabili sono innumerevoli, non si può purtroppo vivere sotto una campana di vetro..
No però, come ho già detto (poi non lo ridico più perchè sembra che debba pubblicizzare qualcosa) c'è una cosa che in molti dimenticano ma che andrebbe sempre tenuta a mente (E che io ripeto sempre).

Quando si incorre in un qualche problema di salute, non è mai nostro, ma degli altri.
In che senso? Nel senso che tu provi il dolore diretto, gli altri invece diventano i contagiati diretti. Se finisci in ospedale perchè sei spericolata e cadi in moto, se sei obesa e ti si inchioda il sistema linfatico o motorio o cardiocircolatorio, se sei fumatrice e ti esplode un polmone, se bevi e ti cavano un rene e così via.. non sei tu che ne paghi le consguenze, ma rovini la vita di chi ti deve stare intorno, di chi deve sostenerti e vederti vivere o peggiorare o morire.
Quindi, a meno che non si viva da eremi, privi di qualsiasi affetto di tipo animale (omnicomprensivamente parlando), bisogna prestare attenzione all'aspetto altruistico della questione.

Se uno se ne frega della sofferenza degli animali, se uno se ne frega della propria eventuale sofferenza, che almeno pensi a quella dei suoi cari.
In ragione di quanto sopra, se esiste anche solo un sistema, che possa prevenire o attenuare il rischio di incorrere in una delle 2 principali pandemie della società moderna, per quale motivo dovrei cavillare dicendo: "a me se poi non è così? Ah ma puoi garantirmi al 100% che non mi ammalerò mai? Ah ma poi vivo almeno fino a 120 anni? Puoi assicurarmelo? Ah ma e se mi ammalo chi ripaga il mio palato che ha mangiato schifosissime cose per 50 anni?"
Secondo voi è questo il modo di ragionare?

Non fumare ti assicura di NON ammalarti mai ai polmoni? No.
Però io non fumo, grazie. Non fumo perchè se avete mai visto una biopsia di un polmone di un fumatore, le domande da porsi, ve lo assicuro, sono tante. Indipendentemente dal fatto che quella persona sia morta di vecchiaia o di tumore.

Siamo così ipocriti, ma ci pensate?
In casa a voi piace lo sporco?
Io sono quasi maniaco.. la polvere mi da noia, se possibile e ho tempo spolvero quando vedo sporco...
Se avete un vestito bianco e lo sporcate e macchiate, non lo lavate? Se il pavimento è lercio o il wc è sporco di pupu lasciate tutto così?
Temo di no (scusate l'azzardo :P )
Allora mi domando, perchè uno dovrebbe permettere che il corpo diventi internamente un magazzino di sporcizia?
SEMPLICE!!! PERCHÈ NON SI VEDE!
Ed è qui che casca l'asino e l'umano dimostra tutta la sua limitazione mentale. Se noi non vediamo una cosa a 1 centimetro dagli occhi, non ci tocca!
Quindi se non ci muore nostro figlio di fame, chissenefrega dei bambini che muoiono di fame (e magari spendiamo 300 euro di fuochi d'artificio come tutti quei deficienti che li hanno fatti quest'anno causando la morte di migliaia di animali, quando avrebbero potuti donarli a telethon o a dei bambini poveri); se non stiamo male per qualche patologia, chissenefrega del rischio di incapparci.
Se non stiamo male per l'assunzione dei troppi caffè o del fumo, chissenefrega se può accadere.
Se costruiamo case a ridosso di un vulcano ma non è eruttato negli ultimi quarantanni, chissenefrega se può farlo domani, tanto non lo fa.. oppure se lo fa lo fa quando non ci sono più!

L'uomo è fatto così, e vedete i riscontri OGNI giorno.
Dall'edilizia, alla politica, all'ambiente.
Secondo voi i petrolieri che PAGANO milioni perchè tutte le ricerche sull'ambiente e le denuncie vengano ritirate, bandite e secretate, hanno una testa a posto?
Tutti hanno dei figli, ma NESSUNO riesce ad astenersi dal continuare ad accumulare denaro NONOSTANTE siano i più ricchi al mondo. Ma ci pensate? Questi nonostante vedano che il mondo a livello ambientale è agli sgoccioli, continuano imperterriti come se il problema non li toccasse, nemmeno i loro figli.
Voi capite l'assurdità? E' una cosa quasi incomprensibile se provate a ragionarci seriamente.

Arnold Ehret (che consiglio a tutti di studiarsi) diceva: "Il grado di sporcizia interna dell’individuo medio è qualcosa di inimmaginabile".

Questo è il polmone di un fumatore
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Ditemi se in casa lascereste che una coperta assumesse quel colore dopo gli innumerevoli utilizzi..
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La nicotina tinge oltre a distruggere e quindi è più facile notare gli effetti devastanti; avere una idea del grado di sporcizia nei vari comparti del corpo, è molto più difficile da vedere ad occhio "nudo", perchè si finisce in dimensioni infinitesimale e molto più complicate da osservare.
Ma la questione è questa e non si può eluderla...

Quindi se stessimo parlando di iniziare a cibarsi di rifiuti di un cassonetto, o dei nostri escrementi, io capirei i discorsi che mi sento a volte fare (simili ai dubbi di serenen).
Ma dato che non costa nulla alimentarsi in maniera corretta, non vedo come mai in molti continuino a sollevare dubbi di sorta..

E che sia l'alimentarsi corretto ci arriva anche un bambino.. proprio i bambini, che sono l'esempio di istinti primitivi e viscerali, dato che successivamente alla nascita e finchè non vengono calmierati dai nostri stupidi schemi, incasellamenti, dogmi, e company, esprimo al meglio l'individuo primitivo, sono un esempio unico su determinate cose.
Provate a mettere davanti ai vostri figli (Se ne avete di piccini) una mela e un coniglietto.. e vedete quale proverà a mangiare dei due!
Oppure con un coltello tagliate a metà con forza una mela, e poi fate lo stesso acchiappando un coniglio (che si dimenerà e farà del casino) e tagliategli la testa con spargimenti di sangue e simpatici schizzi. Vediamo in quale dei due casi il bambino piange.

Pensare di mangiare qualcosa di vivo, un alimento che è vivo, che se messo in acqua riparte con la germogliazione e qualcosa di morto ritengo che sia un paragone che ormai non abbia più senso nemmeno fare.
E ripeto che vale anche per la verdura!

Se prendi una patata cotta e provi a metterla a mollo in h2O non germoglierà mai più!! è morta, tutti i suoi componenti sono termolabili e sono tutti stati compromessi.
Se la prendi cruda, anche se raccolta, ripartirà a germogliare se la bagni.
E così i semi, che posson germogliare dopo centinaia di migliaia di anni, ma ci avete mai pensato?
Allo stesso modo se provate a congelare una verdura, quando la scongelerete (Da cruda) vedrete che la sua struttura cellulare è stata distrutta, e sarà deforme e priva di struttura una volta scongelata...
Tutto questo riveste una importanza unica nella scelta di come sia sensato o meno procedere...
Dal canto mio posso solo vergognarmi per avere per tanti anni ignorato la questione..