Lietta ha scritto:gagendra ha scritto:posso fare un esempio con gli avvitatori???????????beh io lo faccio
ho sempre usato bosch e makita,metabo dewalt,hitachi,per un avvitatore professionale (io uso i piu' piccoli e al litio)la spesa e' di circa 150 € con 2 batterie
ultimamente ho comperato un festool €298 peso 950.tutti fanno il loro dovere ,avvitano svitano,piccoli fori max 10 ,hanno la luce ecc,ma l ultimo comprato e' una vera bomba,si infila nei 15,la luce punta dove deve andare e la potenza' e' fenomenale.
In cucina l'efficienza produttiva è data dagli elettrodomestici, non dai mobili.
Il tuo esempio sarebbe calzante se parlassimo di forni o piani cottura.
Invece si sta parlando di mobili, il cui unico scopo è contenere.
Dal mio punto di vista non ha senso spendere follie per uno scopo funzionale nella sostanza statico. Quando ben un mobile da cucina è in grado di reggere i carichi e resistere alle sollecitazioni di un uso normale, per me è soddisfacente.
Ho un concetto piuttosto spartano di cucina, e anche i meccanismi mi piacciono semplici. Meno complicaioni meccaniche ci sono, meno problemi di sollecitazione possono intervenire.
Un po' come in tecnologia: più sofisticati sono gli apparecchi, più facilmente si rompono.
Beh sì l'esempio di gagendra non è completamente in similitudine ma il concetto che voleva esprimere mi pare chiaro.
In un certo senso anche tu, parlando di staticità, hai le tue ragioni, ma fino ad un certo punto, perchè laddove parli di carichi e sollecitazioni indichi caratteristiche che, comunque, variano in funzione della qualità.
Per fare un parallelismo più pertinente, riducendo un mobile alla mera funzione contenitiva potremmo assimilare i mobili all'abbigliamento: basta che un capo contenga il nostro corpo così come un pensile deve contenere i barattoli della pasta? No, fino ad un certo punto, perchè in una giornata come oggi, dove qui c'è una nebbia che non vedi fuori, prima ero uscito e indossavo un piumino d'oca di qualità. E stavo bene. Ma se avessi avuto il piumino dei cinesi?
Il medesimo discorso vale per i mobili: è chiaro che non bisogna estremizzare, dunque non è neanche il caso di svenarsi per avere una cucina, però, laddove parli di carichi e sollecitazioni si fa riferimento anche al normale uso. Se una cucina ha una cassa nel peggiore dei truciolari (come il piumino d'oca dei cinesi) le cerniere avranno una tenuta scarsa o mediocre. Lo stesso varrà per le bordature e la conseguente resistenza al filtraggio dell'acqua, oppure, spostandoci più su di un piano estetico, vogliamo parlare delle verniciature e dell'effetto buccia d'arancia di un laccato? Proviamo a confrontare un laccato lucido fatto bene con uno realizzato in economia. Quanto resisterà nel tempo alle variazioni di colore?
Tutto questo per dire che anche se non stiamo parlando di elementi produttivi ma di oggetti statici io dico che "l'efficienza", ma direi piuttosto la qualità, conta, ECCOME se conta. E se tu sei un architetto mi stupisco un po' di questo giudizio superficiale.. lo sai bene che la sostanza è fondamentale.
I materiali non contano? Vogliamo parlare di cosa succede con un truciolare scadente, bordato coi piedi e di come vanno d'amore con l'acqua? O di un top non idrorepellente? Vogliamo parlare di cerniere da 2 soldi che non tengono mai? O di guide da poco? Di una cucina che magari dopo 6 mesi o 1 anno ha cambiato colore, che magari ha gli sportelli fuori quadro che raschiano dappertutto nell'apri/chiudi (e imprechi di continuo), la base lavello mezza gonfia, il piano pure, tutti i mobili disallineati ecc ecc.. che figura, ma soprattutto, che funzione, ti fa?
Questo discorso comunque non riguarda la tua cucina, che è bellissima e fa un figurone, hai un gran gusto e si vede, era giusto per chiarire che la qualità conta non solo negli eldom come si diceva sopra, ma anche in tutto il resto.