nel caso in cui sussista giusta causa o motivazione economica il lavoratore viene licenziato e stop.
questo è quello che ho capito io

Moderatore: Steve1973
ebbene si...simo19691 ha scritto:forse non è chiaro il concetto che al lavoratore sarà riconosciuta questa "buonuscita" solo ed eventualmente da un giudice nel caso in cui il licenziamento non sia stato corretto (per i motivi di cui sopra)...
nel caso in cui sussista giusta causa o motivazione economica il lavoratore viene licenziato e stop.
questo è quello che ho capito io
Guarda, io non lavoro in una grande azienda, ma la sezione lavoro del tribunale di Vicenza la frequento. E conosco un po' i dati dei reintegri giudiziali. Ce ne sono meno di 500 all'anno e la maggior parte della cause dà ragione alle aziende. Per cui quando la giusta causa o il giustificato motivo ci sono, il licenziamento va a buon fine. Adesso, con questa riforma, basterà licenziare "per motivi economici" per levarsi dalle balle il lavoratore iscritto al sindacato, la lavoratrice mamma, il lavoratore 60enne che costa di più e produce di meno e così via.bubu ha scritto:
beh, pare che non sia proprio così semplice nelle grandi aziende, anche sussistendo la giusta causa
Ma certo ed è quello che succede anche oggi.simo19691 ha scritto: nel caso in cui sussista giusta causa o motivazione economica il lavoratore viene licenziato e stop.
questo è quello che ho capito io
La frase "dove vivete"? Guarda, non la titengo una frase offensiva, ma sarei davvero curioso di sapere qual è l'esperienza di vita di uno che ti diceSaul1978 ha scritto:per piacere. Che ti costa?
Se il lavoro non c'è, puoi licenziare anche adesso, si chiama giustificato motivo oggettivo.lunapiena2 ha scritto: ammetto di aver seguito molto poco, ma per "motivi economici" intendono diminuzione del fatturato? se fosse così non mi pare una bestemmia.....se il lavoro non c'è devo tenermi i dipendenti!??!?!
E' stata una scelta del legislatore per privilegiare le piccole aziende, che -in teoria- hanno un organizzazione del lavoro e un fatturato, diverso dalle medio grandi. Il numero discriminante è stato fissato a 15, ma sarebbe potuto essere 10 o 30.bubu ha scritto:chojin, quello che davvero non riesco a capire è perchè se un pinco pallino qualsiasi che lavora in un'azienda con 3 dipendenti, può essere lasciato tranquillamente a casa perchè magari sta sulle palle al datore di lavoro, e questo non fa preoccupare nessuno; se l'azienda ha più di 15 dipendenti i limiti sono altri e se si cambiano le carte in tavola si solleva un polverone!!![]()
![]()
che qualcuno me lo spieghi, please...
ovviamente sì. Ricordo che il licenziamento ingiustificato è un illecito.simo19691 ha scritto:ma l'indennizzo lo pagherebbe comunque il datoro di lavoro?
lunapiena2 ha scritto:
auguri Chojin per il primo anno da papà!
chojin ha scritto: E' stata una scelta del legislatore per privilegiare le piccole aziende, che -in teoria- hanno un organizzazione del lavoro e un fatturato, diverso dalle medio grandi. Il numero discriminante è stato fissato a 15, ma sarebbe potuto essere 10 o 30.
Se dovessi farla io una riforma, al di là delle piccolissime realtà (tipo 5 dipendenti o meno) terrei più conto del fatturato che del numero dei dipendenti, acnhe per calcolare gli indennizzi