Re: The Kitchen Blog

#76
tornando al lavoro, vi propongo una domanda, ascoltatevi e poi provate a rispondere:
nella vostra testa, che emozioni dovrebbe produrre in voi la "cucina ideale" mentre la utilizzate e vivete? io credo che questo dovrebbe essere il faro per guidarci nella successiva scelta.

ad esempio, per alcuni l'ambiente-cucina dovrebbe dare un'idea di efficienza, razionalitá e razionalizzazione, un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto, portaspezie, portamestoli, fessure portacoperchi, posate incastrate in singoli intagli una per una; se la cucina è funzionale anche io funziono bene.

per altri la cucina perfetta è scenografica, produce stupore, si apre, si alza, si gira, si allunga, si illumina, si modifica... quasi un progetto riferito alla propria vita, se riesco a modificare e "guidare" la mia cucina, chissá...

per altri ancora (i minimalisti, oggi molto in auge) la cucina è la tela su cui il cuoco o la cuoca dipingerá i propri piatti, meno appare lo "strumento" e meglio é, IO sono il centro di attenzione, non la cucina che mi circonda.

c'è di seguito un gruppo (prevalentemente femminile) che non può rinunciare al colore, o ai colori, chiedendo alla propria cucina di sintonizzarsi con la propria personalitá.

passiamo agli ipertecnici, un poco insicuri, che investono buona parte del budget nei più avanzati eldom e affini: dissipatori, forni a tripla cottura o direttamente tre forni, frigoriferi spaziali a 5 diverse temperature, fabbricatori del ghiaccio di diverse forme, cantinette, scaldavivande, cappe depuranti perfette, lavastoviglie con la zeolite, ogni sorta di piccolo elettrodomestico... qui di solito l'acciaio la fa da padrone, la cucina è spesso sospesa per favorire la pulizia. la soddisfazione è nell'essere "avanti", l'emozione che fa star bene in questi ambienti è il sentirsi supportati, non importa se non sono Vissani, il mio forno ventilato con sonda interna progettato a Houston non permetterá comunque al mio dolce di ammosciarsi. È una cucina per chi si fida molto della scienza e poco dell'arte.

ci sono poi i coccoloni, quelli che prediligono il tutto a vista, con mille vasetti carini, utensili in legno, frappe e tessuti, tende ricche e sedie rivestite. Spesso queste cucine sono in muratura, non necessariamente tirolesi, a volte provenzali o verniciate in tinte pastello. taglieri a profusione, appunti, cuscini, foto, disegni di bimbi, quadri piccoli alle pareti, spesso c'è un po' di disordine, pochi spazi vuoti, la cucina deve abbracciarti, essere affettuosa, vissuta, darti l'idea che qualcuno sia appena uscito o rientrerá tra poco.

come ultimo stile, o evocatore di emozioni, mi viene in mente lo shabby chic, quello di recupero, accogliente ma senza mai dare l'impressione del compiuto. l'emozione evocata è il dinamismo, l'instabilitá, l'essere sempre "in viaggio". sono cucine che vanno raccontate, questo l'ho trovato al mercatino, questo l'ho dipinto io, questo l'ho ricavato da una vecchia scaletta che avevo in solaio. sono cucine per gente socievole, che in cucina non ci vuole stare da sola.

Ditemelo francamente: sono pazza? :lol:
Ultima modifica di brucomela il 17/02/13 3:28, modificato 1 volta in totale.
Una sola parola detesto: STANDARD.

Re: The Kitchen Blog

#77
nessuno può stare per un po' di tempo in cucina e non provare niente. tu forse ti annoi perché non ami cucinare, o sei arrabbiata o frustrata perchè non lo sai fare, ma qualcosa proverai...
forse la tua cucina perfetta potrebbe essere ...una non-cucina!
un ambiente sempre pieno di musica, se ti piace cantare, o con leggii su ogni parete che ti permettano di riempire i tempi morti studiando o leggendo riviste (che saranno ovunque). ci vuole poi un telefono radio con cuffia, per chiacchierare conservando le mani libere per cucinare tuo malgrado.
che ne dici di uno step di quelli mobili, da tirar fuori ed usare mentre il riso cuoce?
riconosco che abbiamo costruito un ambiente "molto poco tradizionale", ma una cucina non può produrre solo pietanze, come dicevi tu prima, ti pare?
che emozioni provi adesso? siamo ancora lontani dalla tua cucina ideale?
Una sola parola detesto: STANDARD.

Re: The Kitchen Blog

#78
vedi che anche tu ti sei posta il problema?
mi fa piacere che quella di prima fosse una butáde, che in realtá tu ami cucinare :) .
la descrizione approfondita che tu fai di te che prepari, mi dice che TU sei la tua cucina, oserei dire che appartieni a quel gruppo.
perciò, secondo il mio schema, la tua cucina ideale sará minimalista, nulla che attragga attenzione se non il cibo e te. sei fortunata, adesso va molto di moda, ed é facile trovare il tuo ideale.

qualcun altro?

vi ripeto la domanda: Trovate che io sia pazza?
Una sola parola detesto: STANDARD.

Re: The Kitchen Blog

#79
interessante la piega che ha preso la discussione, e per forza di cose lo schema proposto mi sembra ancora in abbozzo, non esaustivo, ammesso che sia cosa buona incasellare "la mia cucina ideale".
per es, io non mi riconosco in nessuna di queste, e un po' in qualcuna, mentre la mia è (anche) la cucina degli oggetti incongruenti.

ho appena detto che non è poi così indispensabile incasellare.
però aiuta. sia per il marketing, sia per chi pensa che tutto, ma proprio tutto si possa leggere a diversi livelli di interpretazione. quindi, brucomela, mi sembra ti sia scordata di un filone emergente: la cucina come luogo di seduzione.
per noi donne probabilmente la cucina è sempre stata legata alle necessità quotidiane, non si è sempre detto che "è il regno della donna"? ed è bello, appagante, creativo cucinare, ma non tutti i giorni a mezzogiorno e sera.

ma adesso alcuni (pochi? molti? diciamo in aumento...) maschi hanno scoperto l'arte del cucinare, e l'hanno rivestita anche di altri significati. non che non lo sapessimo anche noi, ma torniamo sempre al discorso che se devi fare da mangiare per forza due volte al giorno, hai voglia di farti i viaggi di seduzione....

pare che in questo forum ci siano creature XY ferratissime sull'argomento, che addirittura riservano un lavello apposta per i gamberoni, e che si dilettino nella nobile, e purtroppo negletta, arte della sfoglia tirata a a mano....cosa ne pensano di questa proposta di classificazione?
la cucina ideale.
brucomela ha scritto:
vi ripeto la domanda: Trovate che io sia pazza?
no :lol: , ma spiegami come si fa a fare la ola da sola che voglio provarci anch'io! :lol:
"Dietro un miraggio c'e' sempre un miraggio da desiderare"

Re: The Kitchen Blog

#80
Scusate l'OT.
Saro' brevissimo:

Brucomela!! Sei del settore? (rivenditore, produttore, o cose affini?)

Fine Ot.

Per quanto riguarda la classificazione non sei pazza, anzi è interessante!!

Personalmente farei parte di quelli a cui piaciono alcune cose "tecniche":

- piano cottura a induzione (basta gas che fa rumore, si disperde nell'ambiente, bisogna chiuderlo la sera, bisogna forare il muro...);
- forno che cuoce bene. Non per forza con 2.000 funzioni, termosonda ecc, pero' il catalizzatore degli odori quello si mi piacerebbe 8) 8)
- dispensa estraibile convoy di kessembomer ( :P :P )
- led quanti piu' possibile
- frigo che conservi gli alimenti, non di quelli che metti il prosciutto affettato e devi mangiarlo entro poche ore senno' cambia sapore. Se poi ha anche il dispenser del ghiaccio per l'estate perfetto :wink:
- spazio dedicato ad accogliere in modo funzionale ed organizzato affettatrice, robot multifunzione, macchina del pane, friggitrice;
- sull'estetica invece vorrei l'anta in legno. Il legno è un materiale caldo e bellissimo. E come progetto niente ante piccole (no 15-30-45), e scorrimenti quanti piu' possibile.

Chiedo troppo??!! :D :D

Naturalmente niente cucina da ristorante. Troppo acciaio, troppo fredda e impersonale. Troppa confusione.
ALLEGRI

Re: The Kitchen Blog

#81
brucomela ha scritto:tornando al lavoro, vi propongo una domanda, ascoltatevi e poi provate a rispondere:
nella vostra testa, che emozioni dovrebbe produrre in voi la "cucina ideale" mentre la utilizzate e vivete? io credo che questo dovrebbe essere il faro per guidarci nella successiva scelta.

ad esempio, per alcuni l'ambiente-cucina dovrebbe dare un'idea di efficienza, razionalitá e razionalizzazione, un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto, portaspezie, portamestoli, fessure portacoperchi, posate incastrate in singoli intagli una per una; se la cucina è funzionale anche io funziono bene.

per altri la cucina perfetta è scenografica, produce stupore, si apre, si alza, si gira, si allunga, si illumina, si modifica... quasi un progetto riferito alla propria vita, se riesco a modificare e "guidare" la mia cucina, chissá...

per altri ancora (i minimalisti, oggi molto in auge) la cucina è la tela su cui il cuoco o la cuoca dipingerá i propri piatti, meno appare lo "strumento" e meglio é, IO sono il centro di attenzione, non la cucina che mi circonda.

c'è di seguito un gruppo (prevalentemente femminile) che non può rinunciare al colore, o ai colori, chiedendo alla propria cucina di sintonizzarsi con la propria personalitá.

passiamo agli ipertecnici, un poco insicuri, che investono buona parte del budget nei più avanzati eldom e affini: dissipatori, forni a tripla cottura o direttamente tre forni, frigoriferi spaziali a 5 diverse temperature, fabbricatori del ghiaccio di diverse forme, cantinette, scaldavivande, cappe depuranti perfette, lavastoviglie con la zeolite, ogni sorta di piccolo elettrodomestico... qui di solito l'acciaio la fa da padrone, la cucina è spesso sospesa per favorire la pulizia. la soddisfazione è nell'essere "avanti", l'emozione che fa star bene in questi ambienti è il sentirsi supportati, non importa se non sono Vissani, il mio forno ventilato con sonda interna progettato a Houston non permetterá comunque al mio dolce di ammosciarsi. È una cucina per chi si fida molto della scienza e poco dell'arte.

ci sono poi i coccoloni, quelli che prediligono il tutto a vista, con mille vasetti carini, utensili in legno, frappe e tessuti, tende ricche e sedie rivestite. Spesso queste cucine sono in muratura, non necessariamente tirolesi, a volte provenzali o verniciate in tinte pastello. taglieri a profusione, appunti, cuscini, foto, disegni di bimbi, quadri piccoli alle pareti, spesso c'è un po' di disordine, pochi spazi vuoti, la cucina deve abbracciarti, essere affettuosa, vissuta, darti l'idea che qualcuno sia appena uscito o rientrerá tra poco.

come ultimo stile, o evocatore di emozioni, mi viene in mente lo shabby chic, quello di recupero, accogliente ma senza mai dare l'impressione del compiuto. l'emozione evocata è il dinamismo, l'instabilitá, l'essere sempre "in viaggio". sono cucine che vanno raccontate, questo l'ho trovato al mercatino, questo l'ho dipinto io, questo l'ho ricavato da una vecchia scaletta che avevo in solaio. sono cucine per gente socievole, che in cucina non ci vuole stare da sola.

Ditemelo francamente: sono pazza? :lol:
si un tantinello appena appena...

bruco facci vedere la tua cucina!

cmq non mi ritrovo in nessuna categoria di persone da te descritta... :?
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: The Kitchen Blog

#82
brucomela ha scritto:tornando al lavoro, vi propongo una domanda, ascoltatevi e poi provate a rispondere:
nella vostra testa, che emozioni dovrebbe produrre in voi la "cucina ideale" mentre la utilizzate e vivete? io credo che questo dovrebbe essere il faro per guidarci nella successiva scelta.

ad esempio, per alcuni l'ambiente-cucina dovrebbe dare un'idea di efficienza, razionalitá e razionalizzazione, un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto, portaspezie, portamestoli, fessure portacoperchi, posate incastrate in singoli intagli una per una; se la cucina è funzionale anche io funziono bene.

per altri la cucina perfetta è scenografica, produce stupore, si apre, si alza, si gira, si allunga, si illumina, si modifica... quasi un progetto riferito alla propria vita, se riesco a modificare e "guidare" la mia cucina, chissá...

per altri ancora (i minimalisti, oggi molto in auge) la cucina è la tela su cui il cuoco o la cuoca dipingerá i propri piatti, meno appare lo "strumento" e meglio é, IO sono il centro di attenzione, non la cucina che mi circonda.

c'è di seguito un gruppo (prevalentemente femminile) che non può rinunciare al colore, o ai colori, chiedendo alla propria cucina di sintonizzarsi con la propria personalitá.

passiamo agli ipertecnici, un poco insicuri, che investono buona parte del budget nei più avanzati eldom e affini: dissipatori, forni a tripla cottura o direttamente tre forni, frigoriferi spaziali a 5 diverse temperature, fabbricatori del ghiaccio di diverse forme, cantinette, scaldavivande, cappe depuranti perfette, lavastoviglie con la zeolite, ogni sorta di piccolo elettrodomestico... qui di solito l'acciaio la fa da padrone, la cucina è spesso sospesa per favorire la pulizia. la soddisfazione è nell'essere "avanti", l'emozione che fa star bene in questi ambienti è il sentirsi supportati, non importa se non sono Vissani, il mio forno ventilato con sonda interna progettato a Houston non permetterá comunque al mio dolce di ammosciarsi. È una cucina per chi si fida molto della scienza e poco dell'arte.

ci sono poi i coccoloni, quelli che prediligono il tutto a vista, con mille vasetti carini, utensili in legno, frappe e tessuti, tende ricche e sedie rivestite. Spesso queste cucine sono in muratura, non necessariamente tirolesi, a volte provenzali o verniciate in tinte pastello. taglieri a profusione, appunti, cuscini, foto, disegni di bimbi, quadri piccoli alle pareti, spesso c'è un po' di disordine, pochi spazi vuoti, la cucina deve abbracciarti, essere affettuosa, vissuta, darti l'idea che qualcuno sia appena uscito o rientrerá tra poco.

come ultimo stile, o evocatore di emozioni, mi viene in mente lo shabby chic, quello di recupero, accogliente ma senza mai dare l'impressione del compiuto. l'emozione evocata è il dinamismo, l'instabilitá, l'essere sempre "in viaggio". sono cucine che vanno raccontate, questo l'ho trovato al mercatino, questo l'ho dipinto io, questo l'ho ricavato da una vecchia scaletta che avevo in solaio. sono cucine per gente socievole, che in cucina non ci vuole stare da sola.

Ditemelo francamente: sono pazza? :lol:
ahahah divertenti queste descrizioni.. però, secondo me, non sono veritiere... forse una percentuale minima di persone rientra in tutto e per tutto in una sola categoria. Io ad esempio adoro la tecnologia, mi piace che i miei elettrodomestici abbiano tante funzioni e che vadano bene.. ma non per questo prediligo l'acciaio, anzi! Le cucine tutte acciaio, come quelle da ristorante, sono oscene per me.
Comunque, se non c'è una categoria nella quale mi identifico, ce ne sono sicuramente alcune dalle quali mi tengo alla larga e che non mi rispecchiano neanche in un minuscolo particolare.. ovvero i "coccoloni" e lo shabby chic.. orrore :shock:
l'unica certezza è che nulla è certo.

Re: The Kitchen Blog

#83
allegri ha scritto:Scusate l'OT.
Saro' brevissimo:

Brucomela!! Sei del settore? (rivenditore, produttore, o cose affini?).
assolutamente no. sono solo una malata di ristrutturazioni ed arredamento. da sempre leggo TUTTE le riviste di settore, visito Made expo, Saie, Saie2, Cersaie per il piacere di vedere le novitá dal vivo.
alcuni negozianti (di arredamento o ceramiche) della mia cittá, quando mi vedono entrare si fanno il segno della croce e pensano seriamente di cambiare mestiere, sono la classica cliente collaborativa, ma devastantemente rompipalle.

tornando in topic, credo che porsi la domanda che ho posto ieri sia utile sia al potenziale vostro cliente, sia al venditore.
A volte il cliente appare indeciso solo perchè il venditore, in buona fede, tenta di vendergli la PROPRIA cucina ideale, e non capisce pechè l'acquirente non apprezzi.
mi sento di darvi un consiglio: prima di partire all'attacco con rendering e proposte, fate due domande in più al vostro potenziale cliente, inutile proporre una cucina modaiola ad un amante delle tradizioni o un piano ad induzione a Nonna Papera, darete solo l'impressione di essere "un negozio che non tiene belle cucine". La gente è strana, ma tenete conto che è con la gente che dovete far affari.
Una sola parola detesto: STANDARD.

Re: The Kitchen Blog

#84
La mia cucina ideale è quella "americana": enorme, spaziosa, con km di piani d'appoggio, tanti sportelli, elettrodomestici che lavorino bene e soprattutto semplici da usare (non sono così brava con la tecnologia tant'è che forno, lavatrice e lavastoviglie sono stati collaudati da mio marito). Forse l'unica cosa che non vorrei è il frigo a doppia anta, troppo grande e inutile al momento.
Una cucina deve essere sempre ben pulita e in ordine, non mi piacciono le cucine strapiene di oggetti a vista.
Anta liscia, anta con bugna, maniglie o gola? Beh, preferirei anta con gola e non amo le cucine in muratura.

Questa ad esempio mi piace un sacchissimo assai al quadrato nonostante il modello sia classico. Forse però non è facilissima da pulire, soprattutto la cappa :shock:
Immagine

Re: The Kitchen Blog

#85
lariosto77 ha scritto: si un tantinello appena appena...

bruco facci vedere la tua cucina!

cmq non mi ritrovo in nessuna categoria di persone da te descritta... :?
Lari, te la farò vedere appena possibile, cioè spero tra qualche mese. sono in pieno cantierone, ho alzato DI UN PIANO, la casa in cui continuo ad abitare, con buchi e tubi che escono da ogni dove, fili sospesi, polvere e calcinacci... tragedia!
ho comunque giá ordinato una Cesar, con basi Frida color rovere argilla, colonne Yara in parte rovere sbiancato ( quasi bianco), due laccate lucide bianche, una laccata lucida rosso rubino. basi dell'isola laccate lucide rosse. top in laminam bianco oxide, eldom Bosch, vasca lavello sottofinestra grande e unica. all'isola sará appoggiato un tavolo shabby, giusto per fare un altro poco di casino, ma quello non l'ho ancora comprato. parete dietro le basi: rossa, le altre bianche.
Una sola parola detesto: STANDARD.

Re: The Kitchen Blog

#86
brucomela ha scritto:
lariosto77 ha scritto: si un tantinello appena appena...

bruco facci vedere la tua cucina!

cmq non mi ritrovo in nessuna categoria di persone da te descritta... :?
Lari, te la farò vedere appena possibile, cioè spero tra qualche mese. sono in pieno cantierone, ho alzato DI UN PIANO, la casa in cui continuo ad abitare, con buchi e tubi che escono da ogni dove, fili sospesi, polvere e calcinacci... tragedia!
ho comunque giá ordinato una Cesar, con basi Frida color rovere argilla, colonne Yara in parte rovere sbiancato ( quasi bianco), due laccate lucide bianche, una laccata lucida rosso rubino. basi dell'isola laccate lucide rosse. top in laminam bianco oxide, eldom Bosch, vasca lavello sottofinestra grande e unica. all'isola sará appoggiato un tavolo shabby, giusto per fare un altro poco di casino, ma quello non l'ho ancora comprato. parete dietro le basi: rossa, le altre bianche.
ok visto che è già ordinata non ti chiedo neppure di veder il progetto... aspetterò buono buono...
a risentirci tra qualche mese! :D
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: The Kitchen Blog

#87
mia_wallace ha scritto: ahahah divertenti queste descrizioni.. però, secondo me, non sono veritiere... forse una percentuale minima di persone rientra in tutto e per tutto in una sola categoria. Io ad esempio adoro la tecnologia, mi piace che i miei elettrodomestici abbiano tante funzioni e che vadano bene.. ma non per questo prediligo l'acciaio, anzi! Le cucine tutte acciaio, come quelle da ristorante, sono oscene per me.
Comunque, se non c'è una categoria nella quale mi identifico, ce ne sono sicuramente alcune dalle quali mi tengo alla larga e che non mi rispecchiano neanche in un minuscolo particolare.. ovvero i "coccoloni" e lo shabby chic.. orrore :shock:
perfetto, la mia lista non è sicuramente esaustiva di tutti i possibili tipi di scelte, era solo uno schema iniziale da allargare, migliorare, sottocategoriare.
se vi va, aggiungete altre tipologie, era proprio questo il senso che volevo dare alla discussione
Una sola parola detesto: STANDARD.

Re: The Kitchen Blog

#88
anche io quando penso alla cucina dei miei sogni vedo subito una cucina enorme, tanti piani, tanti elettrodomestici, robot da cucina e quant'altro, bianca e tanto acciaio lineare pulita senza tanti fronzoli in giro, ma poi guardando la realtà e dopo 15 anni e passati a cucinare e rassettare mi rinsavisco e vi dico la mia personale opinione.

- cucina grande si ma non enorme......dopo cucinato va anche pulita :roll: (il discorso no vale per chi ha la colf a tempo pieno :mrgreen: )
- piani bianchi e d'acciaio???vale il discorso di cui sopra.....sarannno anche bellli da pulire???
- tanti aletrodomestici...ma alla fine si usano???negli anni ho sempre acquistato di tutto impastatrici, affettatrici e sminuzzatori vari, ma alla fine oggi vado esclusivamente di frusta a mano , e coltello, gli elettrodomestici multi-uso saranno anche comodi ma a volte quando devo sminuzzare una carota e una cipolla per il ragù non metto mica in funzione il tritatutto :roll:
- i fronzoli in giro a volte ci vogliono, quando si cucina tenere aportata di mano sul piano da lavoro coltelli, mestoli, forbici, etc etc è molto più comodo che andarli a cercare nei cassetti.

Quindi alla fine ben venga la cucina bella...grande .....bianca.....ma quello che deve prevalere su tutto è la praticità , il contenimento (non posso fare una cucina tutta piani da lavoro e poi non avere spazio contenitivo)
la mia casina
viewtopic.php?t=51467

Re: The Kitchen Blog

#89
Posso dare il mio contributo anche se sono appena arrivata?
Una serie di associazioni mentali mi ha condotto a ricordarmi di questo (per me bellissimo) film.
vado troppo off topic se ve lo consiglio?
kitchen stories
Trailer:

http://youtu.be/Z_dlKx3peJk

"Studiosi svedesi del campo dell'efficienza e dello studio del movimento intraprendono una ricerca sugli uomini norvegesi non sposati e di mezza età, cercando di ottimizzare la progettazione e l'utilizzo delle cucine. Folke Nilsson viene assegnato a Isak Bjornsson, a studiarne le abitudini di uomo solo e solitario: il protocollo della ricerca lo obbliga a sedere in un angolo della stanza, su un seggiolone simile a quello utilizzato dagli arbitri di tennis e a non interferire con i movimenti del ricercato.
Il regista Bent Hamer prende ispirazione da alcune ricerche originali dei primi anni cinquanta sull'efficienza delle casalinghe svedesi, sviluppando poi una parallela e fittizia ricerca sugli uomini. Molti riferimenti si possono ravvisare anche nel metodo di ricerca di una delle aziende svedesi più conosciute nel campo dell'arredamento, la Ikea."

Ora, tralasciando i miei gusti cinematografici e venendo a quelli legati alla cucina come luogo fisico ecco come dovrebbe essere la mia cucina ideale:
Il mio momento preferito della giornata è quando la sera il mio compagno rientra dal lavoro, beviamo un bicchiere di vino mentre io finisco di cucinare e lui prepara la tavola, nostra figlia gioca e pasticcia in giro e tutti ci raccontiamo come è andata la giornata con un bel disco in sottofondo.
In piú, sarà che ho un concetto di ospitalità piuttosto informale, ma anche quando vengono amici mi piace terminare le cotture e impiattare con persone attorno, mentre la serata inizia a decollare tra le chiacchiere...
Insomma, per me la cucina deve essere un elemento inserito nel contesto più ampio dedicato alla convivialità, per questo la mia è uno stravisto blocco bianco che cerca di essere discreto all'interno dello spazio caldo e colorato di zona pranzo e zona relax.
Inoltre deve avere molto spazio contenitivo, per celare alla vista più cose possibili, e un bel banco che sia continuità col resto (e sul quale si possano poggiare gli aperitivi, hic! 8) )
Credo che sia anche "colpa" di come era la mia casa dell'infanzia: quando c'erano ospiti una grande finestra interna veniva aperta sulla sala da pranzo mentre si finiva di cucinare e da lí si passavano i piatti, così si evitava l'imbarazzante teatrino che allora era piuttosto consueto (tutte le donne in cucina a "aiutare" e tutti gli uomini in sala a conversare in attesa di essere serviti...).
la testa è rotonda per permettere alle idee di cambiare direzione

Re: The Kitchen Blog

#90
Un piccolo commento.
Molti in effetti credono di scegliere la cucina ma in realtà non la scelgono. Prendono solo quello che si trova negli showroom e nelle pubblicità. Tanto è vero che tutti vogliono infilarci nella cucina a qualsiasi costo l'isola o la penisola . Alcune volte si accontentano anche di una penisoletta mini , di un isolotto insulso puche ci sia :D L'influenza è potentissina. Ed anche del forum..anche a me ha influenzato altrimenti probabilmente non avrei scelto una cucina bianca.
C'è ancora tanta ma tanta moda nella scelta della cucina !
Negli showroom si trovano le stesse cose più o meno in tutta Italia. Se vuoi qualcosa di particolare nell'accostamento di tinte, finiture, disegno piastrelle hai bisogno di un bravo architetto e devi lavorare di render perchè di esposto trovi le solite cose nello stile odierno
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero