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da ale241
Sono d'accordo.
Anche se mi chiedo come si possa avere la sicurezza a cui fai riferimento: chiedi al produttore? Dubito che ti risponda sinceramente, anche se in condizioni normali siamo tutti persone oneste e corrette, quando le situazioni si complicano, ho visto che in genere sono in pochi quelli che non perdono la testa. E poi anche se la cucina poteve essere consegnata, i completamenti, le sostituzioni di cui ci può essere necessità nel tempo? No, sono convinto che se il rivenditore sapeva, doveva informare il cliente, aldilà di quello che gli poteva assicurare il produttore. Avrebbe perso la vendita, forse; o avrebbe invece potuto vendere dell'altro.
Comunque in condizioni di crisi, il rivenditore può, anzi deve per la salute della sua azienda e per il bene dei prorpi clienti, cambiare i propri fornitori. So che è difficile, perchè c'è del capitale impegnato nei prodotti in esposizione, conoscenza reciproca pluriennale, competenze acquisite da riformare, ma è necessario. Nel migliore dei casi sarà solo una precauzione e, una volta fugate le nubi, si potrà trornare a lavorare con detto fornitore, ma non si può aspettare che qualcosa succeda senza fare niente. Bisogna agire, non con frenesia, ma con razionalità per salvaguardare il patrimono che nel tempo si è creato e che non è solo economico, ma anche di credibilità
Operatore professionale, nel forum a titolo personale. Credo che "piccolo e non sia sempre bello" e quindi prediligo aziende più strutturate quali Scavolini, Snaidero, Valcucine, Ernestomeda...e tante altre.