Mio padre sarebbe partito anche con noi più piccoli, è stato un caso che il lavoro a Na si prolungasse, nella famiglia di mio padre sono tutti expatBizzy ha scritto:Lalli, ma tu avevi già 10 anni! Questa bambina fino ad ora ha visto il padre durante le feste di Natale, 20 gg d'estate e in pochissime altre occasioni. Quando era più piccina, quando vedeva il padre, non sapeva chi fosse, per lei era uno sconosciuto e non voleva stargli in braccio.
Lui ha scelto di lavorare molto lontano dalla sua famiglia quando comunque la possibilità, senza troppe rinunce economiche, di starle vicino l'aveva, è una scelta che io non condivido.
Simo, lei dice che non sono posti che le piacciono, che non vuole andarci a vivere. Sono sposati da quasi 5 anni e non hanno mai realmente convissuto...temo che lei abbia paura di cominciare una convivenza così lontano dai suoi affetti!
(ingegneri o geologi) hanno tutti cresciuto i figli così, per contratto si torna 4 volte l'anno, se la situazione del paese lo consente la famiglia la puoi portare
non so se la persona di cui parli è nell'energetico o nell'edilizia nel secondo caso rifiutare l'estero in questo periodo sarebbe stato da folli...
e poi anche se l'avesse fatto per ambizione personale? per dare un futuro solido a sua figlia?
E' proprio che non riesco a capire ...partire per lavoro equivale ad abbandonare i figli








