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da il medico della casa
Io l'Unimortar non lo userei in una situazione simile. E' troppo rigido e rischierebbe di creare tensioni dovute a deformazioni differenziali. Poi è difficilmente lavorabile, perchè non è tissotropico e tende a colare, quindi risulta di difficile gestione.
Una soluzione possibile è quella di applicare un lattice acrilico sul supporto inumidito, in diluizione 1:2 con acqua. Questo consolida e fa da aggrappante. Immediatamente dopo applichi una malta da ripristino per calcestruzzo. Considera che tutte queste malte hanno una leggera espansione in fase di presa, cioè tendono ad "allargarsi". Quindi è indispensabile, se gli spessori applicati superano 1/1,5 cm, l'uso di una rete elettrosaldata posizionata al centro dello spessore che funge da contrasto. La cosa migliore è connettere la rete con dei ferri a L, ancorati al supporto esistente. Puoi usare anche ferri da 10 mm, con maglia 20x20 cm, fissati con resina.
Io al tuo posto non userei malte molto resistenti rispetto alla R4, proprio perchè ci sarebbe troppa differenza fra il ripristino e l'esistente. Una R2 in questo caso è meglio della R4, anche se la sua resistenza è la metà.
Se fai bene questo lavoro, il ripristino è già impermeabile, e non necessita di altro. Se vuoi stare tranquillo, anche perchè la spesa non varia granchè, applichi sullla malta R2 un cemento osmotico a penetrazione.
Dopo almeno 15 gg, vai di intonaco traspirante, e finitura analoga, ma solo come tampone alla condensa (moisture buffering). In realtà dopo un lavoro simile, il vapore che esce dal muro, è ben poco.
Se fai l'intervento come ti ho descritto, l'umidità la blocchi finchè ti dura la casa.
Saluti
Il medico della casa
Milano
Salute e sicurezza domestica
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