- 22 novembre 2012

La struttura

I camini in casa sono una fonte di calore che deve essere in grado di garantire resa termica e funzionamento ottimali, oltre a costituire un piacevole elemento di arredo, che grazie alla varietà di rivestimenti offerti dal mercato, si adatta a qualsiasi stile, dal più classico al più minimale e contemporaneo. Un camino a legna si compone di varie parti: il focolare è la parte del caminetto in cui ha luogo la combustione. E’ il cuore tecnologico del camino e può essere realizzato in muratura oppure prefabbricato, rivestito poi nelle pareti interne con ghisa o un materiale refrattario, che resiste alle alte temperature. Il focolare funziona o a convenzione naturale (il calore viene ceduto grazie a flussi d’aria naturali), oppure a convenzione forzata (la diffusione dell’aria avviene attraverso piccoli ventilatori elettrici).   Sotto il pavimento del focolare trova poi posto una griglia che sostiene la legna e facilita la combustione, mentre un apposito cassetto raccoglie la cenere. I fumi prodotti dalla combustione, invece, vengono raccolti da una cappa, in mattoni o metallo, all’interno del camino, per poi essere convogliati verso la canna fumaria e fatti fuoriuscire all’esterno attraverso il comignolo.   A seconda di dove si trovi la canna fumaria verrà collocato il camino, che troverà più frequentemente posto a parete, dato che il condotto si trova all’interno dei muri. Uno scambiatore si occupa di prelevare l’aria dall’esterno e reimmetterla calda nei vari locali.

Il rivestimento

I camini a legna possono presentare vari tipi di rivestimenti: i materiali scelti contribuiranno a definire lo stile del camino, dal più tradizionale ai modelli più moderni, dalle linee minimali. I rivestimenti vengono realizzati dalle aziende produttrici su misura, in risposta alle richieste e alle esigenze dei clienti: ogni materiale presenta caratteristiche e prestazioni particolari.   Tra i materiali utilizzati i mattoni sono scelti per i modelli in muratura; il marmo, adatto ad ambienti eleganti e ricercati; l’acciaio, che contraddistingue i caminetti più moderni, è facilmente pulibile e garantisce una buona resa termica; le pietre, tra cui l’ardesia o la piasentina.   

I focolari

I camini a legna si dividono in due tipologie: a focolare aperto o chiuso. I primi riscaldano per irraggiamento e offrono la possibilità di erogare aria calda, ma anche di cucinare a legna. Nonostante regalino tutto il fascino della fiamma viva alla vista, non offrono grandi prestazioni di resa termica, poiché molto del calore prodotto fuoriesce dalla camma fumaria e non viene diffuso nell'ambiente (si sfrutta solo il 20 per cento delle calorie a disposizione). I camini a legna con focolare aperto e ventilato,  sfruttano invece il 35-40 per cento delle calorie, grazie a speciali intercapedini in cui l'aria viene riscaldata dalla combustione, per poi essere diffusa nel lolle attraverso appositi condotti di aerazione.   I camini a focolare chiuso, invece, offrono migliori rendimenti termici, dato che il loro funzionamento avviene a sportello chiuso appunto, e sono in grado di riscaldare più locali.  In questo tipo di camini viene dunque sfruttato fino all’80 per cento delle calorie a disposizione. Lo sportello è in vetro ceramico resistente alle elevate temperature. Se dotati di doppia combustione sono n grado di bruciare anche una parte dei fumi residui della normale combustione.   I camini a legna con focolare chiuso garantiscono anche una maggiore sicurezza e possono raggiungere le dieci ore di autonomia. L’introduzione sul mercato di monoblocchi e inserti per camini a combustione chiusa consentono oggi ai caminetti di raggiungere performance in fatto di resa e durata che precedentemente erano proprie solo delle stufe.

La scelta

Nella scelta e nell’installazione dei camini a legna occorre fare alcune valutazioni, quali il fabbisogno termico, la dimensione del/dei locale/i da riscaldare; eventuali vincoli da rispettare. Se dovete riscaldare un solo locale potrete installare indifferentemente camini a focolare aperto o chiuso; se invece i locali da riscaldare sono più di uno, meglio i focolari chiusi dotati di sistemi per canalizzare l’aria.   L’installazione di un camino può avvenire poi in una villa o in un appartamento all’interno di un condominio: nelle villette, al momento di installare un camino, è possibile realizzare la canna fumaria, indispensabile al suo funzionamento. In un condominio, invece, occorre verificare prima se il regolamento lo consente e ricevere l’approvazione di tutti i condomini, dato che la canna fumaria non deve in alcun modo danneggiare l’estetica dell’edificio.    Non è possibile invece installare un camino in un ambiente in cui già esiste un apparecchio a fiamma libera, come un piano di cottura a gas ad esempio. Va predisposta una presa d’aria esterna e nel locale in cui è presente il camino deve sempre poter affluire l’aria necessaria alla combustione.   

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