- 03 gennaio 2005

IS-22 di Pioneer: design aggressivo, grande potenza per un pubblico giovane

Nella scelta di un sistema hi-fi è preferibile privilegiare gli aspetti tecnici o quelli musicali? La quantità di watt o la qualità del suono? Lo scopo di una riproduzione è essenzialmente quello di ottenere il massimo dal supporto e quindi restituire l’evento originale com’era all’atto della registrazione. Nell’ambiente domestico non è necessario disporre di una potenza che non si può sfruttare, mentre è consigliabile puntare sulle caratteristiche qualitative dell’impianto hi-fi, che dovrebbe essere in grado di riprodurre tutte le frequenze dei suoni anche a volumi ridotti. Due anni fa Pioneer lanciò sul mercato un mini hi-fi creato attorno alle opinioni raccolte da un sondaggio che indagava tra i ragazzi per conoscere le caratteristiche del loro sistema audio ideale. IS-21 conquistò i gusti dei consumatori non appena apparve nei negozi. Nel 2001 l’azienda decide di proporre il sequel del modello originario, battezzandolo IS-22: alla base del nuovo apparecchio la stessa idea progettuale, per soddisfare le aspettative di un pubblico giovane grazie a caratteristiche uniche. Un design aggressivo si affianca ad un’elevata potenza, ad una resa ottimale dei bassi, a particolari tecnici che ne sottolineano la differenza rispetto agli hi-fi tradizionali.

Sintonizzatore RDS, lettore CD e due diffusori

Il sistema di questo impianto hi-fi è composto da due corpi separati a sviluppo verticale: l’unità centrale è dedicata alle sorgenti, l’altra all’amplificazione. L’amplificatore può erogare fino a 100x2 watt di potenza e presenta un indicatore visivo della potenza a led di luce blu. L’unità centrale comprende un lettore CD dotato di uno sportello motorizzato a scorrimento verticale, un sintonizzatore RDS con sistema di sintonia automatica e la possibilità di memorizzare fino a 30 stazioni; un registratore di cassette singolo con autoreverse, comandi logici, Dolby B. Il sistema dispone inoltre, di due diffusori a 3 vie con woofer di grandi dimensioni, in grado di esaltare ogni tipo di suono. Un' uscita digitale ottica fa sì che il sistema possa essere collegato ad un masterizzatore di CD o di MiniDisc. Completano la dotazione una presa per cuffie e un telecomando. Due le versioni disponibili: una con diffusori cromati a vista, più alti rispetto al corpo centrale, l’altra con corpo centrale e speaker della stessa altezza. Quest’ultimo modello è dotato anche di griglia asportabile, per trasformare il look dell’impianto lasciando scoperta la superficie dei subwoofer. Può essere montato sulla parete il nuovo NS-F10 di Pioneer, composto da lettore CD, sintonizzatore RDS ed amplificatore. La componente principale comprende un sintonizzatore RDS, il lettore CD e i due diffusori. Sul pavimento vengono invece collocati l’amplificatore ed il subwoofer, che possono formare un corpo unico ed occupare quindi meno spazio. Tra le caratteristiche una potenza RMS di 30 watt x 2 satelliti e 50 watt di subwoofer, il sintonizzatore con funzioni RDS, il telecomando e l’apertura automatica dello sportello CD.

L'impianto Hi-fi di Sony

Il MiniDisc risulta oggi uno dei supporti più versatili per la registrazione dell’audio di qualità: attorno a questo formato, Sony ha sviluppato e perfezionato nel tempo i sistemi di codifica ad esso associati, presentando quest’anno due nuovi kit di interfaccia PC-MiniDisc, per gli appassionati di musica utilizzatori abituali del PC, che desiderino un completo, potente e versatile strumento hardware-software in grado di supportarli nella gestione creativa della musica digitale. Uno dei due kit include un piccolo adattatore per il collegamento della presa PC-Link del MiniDisc alla porta USB del PC ed un potente software che permette di scaricare i file musicali direttamente sull’MD dall’hard disk del computer. È anche possibile registrare da CD e radio, monitorando la registrazione direttamente dal PC. Ultimi nati nell’area MiniDisc sono il registratore MDS-JE770 e il registratore-lettore MD con lettore CD MXD-D40, entrambi dotati del terminale PC-Link per collegarli alla porta USB di un comune cumputer. Grazie all’uso del software MD Editor fornito in dotazione è possibile disporre dell’elenco dei brani e delle tracce, tagliare e unire le registrazioni, effettuare ripetizioni e montaggi. Con un lettore di CD Rom è anche possibile effettuare copie e riversamenti da un’unità all’altra, come quando si copia un file su floppy disk: individuato il brano di interesse, lo si trascina sulla directory del MiniDisc per effettuarne la copia.

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