Bonus ristrutturazione 2018, tutti i requisiti per richiedere la detrazione IRPEF

- 26 febbraio 2018

Bonus ristrutturazione 2018

I lavori di ristrutturazione di un immobile sono spesso un incubo: stress, preoccupazioni, abitazioni ribaltate da cima a fondo e – soprattutto – la prospettiva di spese gravose e significativa per far fronte a tutte le opere necessarie. Per fortuna, anche quest’anno per i lavori in casa effettuati a partire dal 1° gennaio 2018 sarà possibile beneficiare da parte dei contribuenti della detrazione Irpef per un importo pari al 50% delle spese sostenute. Non tutti i lavori di ristrutturazione possiedono però i requisiti necessari per usufruire del bonus 2018. Quali sono dunque i requisiti da rispettare per ottenere le agevolazioni fiscali di agevolazione edilizia fino al 31 dicembre prossimo? Come funziona il bonus ristrutturazione 2018? Cosa bisogna fare per richiederlo e ottenerlo? Partiamo dal principio: la Legge di Bilancio 2018 ha riconfermato il bonus ristrutturazione per tutto l’anno a venire, senza modifiche rispetto a quello del 2017, insieme al bonus mobili e al bonus elettrodomestici. Nel 2018 è stato inserito anche un nuovo bonus verde che riguarda giardini, terrazzi e balconi per la riqualificazione del verde urbano (di cui parleremo più avanti). Partendo dalle novità introdotte dal bonus ristrutturazione 2018 andremo poi ad illustrare tale misura nel dettaglio (cos’è, come funzione, come richiederlo, a chi spetta, quali spese e quali interventi rientrano nella possibilità di detrazione fiscale del 50%).

Bonus ristrutturazione 2018 novità

Abbiamo detto che il bonus ristrutturazione 2018 ha introdotto all’interno della manovra una serie di novità: di cosa stiamo parlando? È bene cominciare sottolineando come queste aggiunte non riguardino la detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per le opere di riqualificazione edilizia, bensì una serie di norme che potremmo definire “accessorie” rispetto al nucleo principale del bonus, confermato anche quest’anno dalla Legge di Bilancio. In sé, il bonus ristrutturazione non ha quindi subito alcuna modifica: di fatto è stato riconfermato in blocco fino al 31 dicembre 2018 secondo gli stessi requisiti e le stesse modalità di fruizione (per le quali scenderemo più nel dettaglio in seguito) del 2017. Nello stock di riconferma del bonus ristrutturazione 2018 sono rientrate anche le agevolazioni edilizie del bonus mobili 2018 e del bonus elettrodomestici 2018, anch’essi confermati fino al 31 dicembre prossimo (il che significa che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 sarà possibile fruire dei bonus legati a mobili ed elettrodomestici in seguito a lavori di ristrutturazione effettuati nell’arco del 2017) nonostante in origine sembrava dovessero essere cancellati. Andiamo ora ad analizzare le novità vere e proprie previste per questo 2018.

In primis, la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto una nuova agevolazione fiscale, il bonus verde, che mira alla riqualificazione del verde urbano. Il bonus verde non è nient’altro che una nuova detrazione fiscale, pari al 36% delle spese sostenute per la riqualificazione del verde di giardini, terrazzi e balconi – sia privati che condominiali – per un massimo di spesa detraibile di 5.000 euro. Una novità che invece farà meno piacere ai contribuenti è quella riguardante l’Ecobonus 2018 (riqualificazione e risparmio energetivo), per il quale la detrazione del 65% ad esso collegata scende al 50% per quel che riguarda la sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie a condensazione e a biomassa. Per quanto riguarda il bonus caldaia 2018, resta al 65% in caso di installazione di un prodotto di classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, al 50% per le caldaie di classe A non evolute e allo 0%, quindi nullo, per quelle di classe B. Il sisma bonus 2018 resta invece invariato fino al 2021. Terminata la carrellata sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018, diamo un’occhiata più da vicino al bonus ristrutturazione 2018 per capire come funzioni.

Bonus ristrutturazione 2018 come funziona

Partiamo dai concetti di base: il bonus ristrutturazione non è altro che un’agevolazione fiscale che spetta al contribuente sugli interventi di ristrutturazione e riqualificazione edilizia di un immobile. Come si traduce questo nella pratica? Il bonus ristrutturazione consisteva in origine in una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese sostenute per realizzare i lavori, fino a un massimo di spesa pari a 48.000 euro. I vari ritocchi apportati dai governi che si sono succeduti nel corso delle legislatura hanno portato questa detrazione ad aumentare fino al 50%, a partire dalle spese sostenute dal 26 giugno 2012. La Legge di Bilancio 2018 ha confermato la detrazione al 50% per un altro anno, senza modifiche, fino al 31 dicembre 2018: questo significa che fino alla fine dell’anno in corso tutti i contribuenti potranno beneficiare di questa agevolazione, a patto che i lavori effettuati rientrino nelle categorie inserite all’interno del bonus ristrutturazione.

Come nei passati anni, il contribuente interessato alla detrazione delle spese deve effettuare il pagamento dei propri lavori mediante il cd. bonifico parlante riportante la dicitura apposita, bonifico ordinario, carta di credito o debito. Dopo l’ottenimento di tutti i documenti necessari, il contribuente può procedere alla richiesta di detrazione del 50% delle spese sostenute per i propri lavori di ristrutturazione, per un massimo di 96.000 euro. Tale importo complessivo, viene suddiviso in dieci quote annuali di pari importo; la prima di queste è detraibile dall’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le varie spese. Questo cosa significa? Che se i lavori di ristrutturazione sono stati effettuati nel 2018, la prima delle dieci quote viene detratta a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2019 e così via, fino all’esaurimento delle rate di detrazione inserite nelle dichiarazioni dei redditi per gli anni successivi.

Bonus ristrutturazione 2018 conferma

Per i lavori di ristrutturazione effettuati nell’arco del 2018, i contribuenti potranno continuare a richiedere la detrazione IRPEF del 50% sulle proprie spese (fino a un massimo di 96.000 euro) per le spese sostenute nella riqualificazione del proprio immobile. Attenzione, conviene approfittarne ora: a partire dal 1° gennaio 2019, sempre che non sopraggiungano nuovi ritocchi, la detrazione al 50% tornerà ad essere al 36% della spese sostenuta e con un limite massimo di 48.000 euro (come era dunque in origine). Non essendo stato modificato, ma semplicemente confermato e prolungato dal 2017 al 2018, il bonus ristrutturazione di quest’anno segue gli stessi identici criteri di quello del 2017 per quanto riguarda le modalità di fruizione e richiesta. Quali sono dunque le spese ammesse che rientrano nell’orbita delle detrazioni secondo il bonus ristrutturazione 2018? Andiamo a vederlo insieme, punto per punto.

Bonus ristrutturazione 2018 spese ammesse

Le spese che consentono di godere dell’agevolazione IRPEF al 50% all’interno del bonus ristrutturazione sono diverse (un elenco completo è consultabile anche sulla guida online dell’Agenzia delle Entrate). Innanzitutto, le spese ammesse dal bonus ristrutturazione 2018 sono quelle che riguardano interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia sia di parti comuni di edifici residenziali che di singole unità immobiliari (rientranti nelle categorie indicate dal decreto presidenziale), a prescindere alla categoria catastale a cui appartengono; interventi di ricostruzione o ripristino sull’immobile danneggiato a causa di calamità; interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto; lavori finalizzati ad eliminare barriere architettoniche come ascensori o montacarichi e l’installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi; interventi di prevenzione di atti illeciti (questo significa che sono ammesse le spese per l’acquisto di cancelli, porte blindate, impianti di video-sorveglianza et similia); interventi per la cablatura degli edifici o finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico; lavori finalizzati al conseguimento del risparmio energetico; adozione di misure antisismiche; bonifica delle strutture dall’amianto; riparazione di impianti per la sicurezza domestica, come prese elettriche, sostituzione dei tubi del gas, ecc.; installazione di apparecchi per la rilevazione di gas; vetri anti-infortunio; installazione di corrimano.

In aggiunta a queste spese per l’esecuzione di interventi di ristrutturazione, si possono detrarre e rientrano nel bonus ristrutturazione 2018 anche altre tipologia di spesa: stiamo parlando di spese di progettazione; spese per prestazioni professionali; spese per la messa in regola degli impianti elettrici e a metano; spese per l’acquisto dei materiali; spese per il rilascio della certificazione di conformità dei lavori; spese per perizie e sopralluoghi; IVA, bollo e diritti per concessioni, autorizzazioni e denuncia di inizio lavori; oneri di urbanizzazione; costi collegati alla realizzazione degli interventi e degli adempimenti per fruire dei suddetti interventi agevolati. Sono escluse dal bonus, e non beneficiano dunque della detrazione IRPEF al 50%, tutte le spese di trasloco e custodia mobili.

Bonus ristrutturazione 2018 beneficiari

Abbiamo visto in cosa consiste il bonus ristrutturazione 2018 e abbiamo elencato quali tipi di interventi sono compresi in esso. Facciamo ora chiarezza su quali siano le figure che possono godere di tale agevolazione. Innanzitutto, il bonus ristrutturazione 2018 può essere beneficiato da tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF o all’IRES che siano residenti o meno in Italia. La detrazione del 50% non spetta semplicemente al proprietario dell’immobile, ma anche al titolare del diritto di godimento e a chiunque paghi le spese legate ad esso. Rientrano perciò in questa categoria anche i familiari conviventi (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), il coniuge separato se è assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge, il convivente more uxorio (che non è proprietario dell’immobile sul quale vengono operati gli interventi e non è titolare di nessun contratto di comodato).

Sintetizzando, possiamo dire che hanno diritto al bonus ristrutturazione 2018, il proprietario, il nudo proprietario, il titolare di un diritto reale di godimento dell’immobile (usufrutto, uso, abitazione o superficie), il locatario o comodatario, il socio di cooperative divise e indivise, l’imprenditore individuale (questo solo nel caso di immobile non strumentale o merce) e qualsiasi soggetto produca redditi in forma associata (società semplici, imprese familiari, ecc.) alle stesse condizioni previste per l’imprenditore individuale. In aggiunta, il bonus ristrutturazione spetta in caso di preliminare di vendita a chi abbia acquistato l’immobile se è già entrato in possesso di esso, se esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico e se è già stato registrato regolarmente il compromesso.

Bonus ristrutturazione 2018 ecobonus

Come abbiamo già avuto modo di segnalare nei primi paragrafi, oltre al bonus ristrutturazione, per il 2018 è stato confermato dalla nuova Legge di Bilancio anche l’Ecobonus, riguardante lavori volti ad ottenere un risparmio energetico e che vengano effettuati a partire dal 1° gennaio. La novità più importante inerente all’Ecobonus 2018 è il fatto che la detrazione IRPEF ad esso associata passerà dal 65% al 50% per tutti i lavori effettuati per sostituzione e posa in opera di infissi, sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione e a biomassa e installazione di schermature solari. Rimanendo in tema di agevolazioni introdotte con interesse al rispetto ambientale e alla questione ecologica, abbiamo ricordato in precedenza l’introduzione del bonus verde, anch’esso a partire dal 1° gennaio 2018 e consistente in una detrazione fiscale del 36% per un massimo di 5.000 euro di spesa a vantaggio di chiunque effettui lavori di manutenzione del verde in spazi privati.

Confermati nel 2018 e in vigore fino al 31 dicembre 2021 anche le detrazioni per i lavori di riqualificazione energetica in parti comuni del condominio e il Sisma Bonus (secondo modalità e criteri già previsti dalla precedente normativa). In particolare, l’Ecobonus condomini potrà arrivare fino al 75% e prevedrà la possibilità di cessione del credito dei condomini incapienti anche a banche e istituti di credito. Il Sisma bonus, relativo a lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2021 sarà del 70%, potendo arrivare all’80% nel caso di riduzione di due classi di rischio. La detrazione sale inoltre al 85% nel caso tale intervento venga effettuato all’interno di condomini.

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