- 21 gennaio 2018

Calcolo rendita catastale presunta

Per effettuare un calcolo rendita catastale presunta devono accorrere tecnici dell'Agenzia del Territorio che raccolgono dati sul bene da valutare con diversi sopralluoghi. Le unità immobiliari si dividono in categorie ordinarie (A, B e C) e categorie straordinarie (D, E). Per le prima ci si basa su criteri dettati dai quadri tariffari comunali, mentre per la seconda si utilizza un metodo di stima indiretto; la superficie viene stabilita in modo approssimativo, con immagini aeree e considerando altri fattori come il numero dei piani della casa, la sua altezza ecc. Per le unità immobiliari relative al Gruppo A il numero dei vani è determinato dal rapporto tra superficie totale dell'immobile e area media del vano tipo. Per le unità immobiliari relative al gruppo B la consistenza viene determinata da altezza e numero di piani e viene espressa in metri cubi.

Calcolo rendita catastale agenzia del territorio

Per effettuare il calcolo di rendita catastale si può andare personalmente nella propria agenzia del territorio, per chi non è pratico di Internet o si fida di più a concludere le cose di persona piuttosto che dietro a uno schermo. Bisogna ricordarsi di portare con sé un valido documento di identità, i dati catastali dell'immobile e l'indirizzo dello stesso. Una volta che si sono consegnati questi dati, se l'operatore di turno saprà fare bene il proprio lavoro dovreste avere a minuti la rendita catastale, che è un dato molto importante che serve poi a pagare tasse e imposte come IMU, TASI ecc. Oltre che nell'Agenzia del territorio, si può anche andare a un CAF o alle Poste Italiane per completare la pratica al meglio. Una delle cose positive nell'andare di persona nella propria Agenzia del territorio per risolvere questo tipo di pratiche è la possibilità di potersi consultare con persone competenti nel caso di dubbi.

Calcolo rendita catastale online

La rendita catastale è un valore necessario per calcolare determinate imposte, tra cui l'IMU. Per chi ha intenzione di dare un bel taglio ai tempi burocratici che di solito rallentano molto la richiesta e l'ottenimento di informazioni necessarie, il proprietario del bene può utilizzare Internet ed effettuare il calcolo rendita catastale online. Difatti, l'Agenzia delle entrate ha messo a disposizione uno strumento che, con l'inserimento di pochi ma necessari dati, permette di avere la quota di rendita catastale in maniera pratica, facile e rapida.I dati da inserire sono:- Dati anagrafici intestatario (nome, cognome, data e luogo di nascita ecc.);- Dati catastali del bene;- Indirizzo dell'edificio.Anche altri siti diversi da quello di Agenzia delle entrate come Caf e Poste però hanno siti web dove è possibile in qualsiasi momento fare la stessa identica cosa.

Agenzia del territorio calcolo rendita catastale

La rendita catastale è una quota che viene collegata a un immobile in base a delle sue peculiarità (numero di piani, superficie in metri quadri o vano catastale ecc.) e che è necessaria per poter calcolare l'Irpef, per poter determinare tasse e imposte, tra cui ad esempio l'IMU, e nel caso di compravendita di immobili. Un modo per poter ottenere la rendita catastale della propria abitazione o del proprio fabbricato, oltre che la modalità online fornita dall'Agenzia delle Entrate, è la maniera più classica, e cioè andare direttamente di persona nell'ufficio dell'Agenzia del territorio di riferimento. Bisogna comunque ricordarsi sempre che ci vogliono alcuni dati che sono necessari per l'ottenimento della rendita (es. dati anagrafici intestatario, dati catastali immobile ecc.), e che si può pure richiedere la revisione della stessa rendita se essa differisce superiormente del 50 % dal reddito effettivamente realizzato dall'immobile.

Reddito catastale

Qualcuno usa l’espressione “reddito catastale”, ma è sbagliata. Quella giusta è “rendita catastale”: due parole che indicano un parametro utilizzato in diversi algoritmi per il calcolo delle imposte sugli immobili. In alcuni casi si può ridurre la rendita catastale, facendo diminuire di conseguenza anche le cifre da pagare (comprese quelle relative alla Tasi e all’Imu). Se per esempio si desidera abbassare la rendita catastale di una casa molto vecchia, cioè in stato di degrado o senza servizi igienici, è possibile presentare agli enti preposti una denuncia di variazione di rendita tramite un professionista o un tecnico specializzato. Nel caso in cui il fabbricato sia di vecchia costruzione, solo in parte degradato, lo si può invece frazionare e distaccare in due porzioni logorate, classificate diversamente e in un’altra categoria. Ancora, esistono immobili residenziali la cui rendita catastale è eccessivamente alta a causa di errori di censimento. Per correggere tale situazione occorre presentare una specifica istanza di rettifica, che viene definita in autotutela, all’ufficio provinciale dell’Agenzia del Territorio della propria zona residenziale o alla propria regione. Una volta eliminato l’errore, la rendita catastale risulterà ridotta e proporzionata all’immobile in questione.

Ricerca rendita catastale

Non ricordate la rendita catastale relativa alla vostra casa o a un immobile di vostra proprietà? Dovete risalire al valore nell'atto di compravendita, che magari è anche piuttosto datato, e non avete il tempo di recarvi presso l’ufficio dell'agenzia del Territorio e chiedere una visura per recuperare l'importo in questione? Questi non sono più problemi, grazie al web e alla tecnologia. Si può infatti procedere online, da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento; basta avere un pc e disporre di una connessione internet. L’Agenzia delle Entrate ha messo infatti a disposizione, sul proprio sito ufficiale, un servizio telematico ad hoc molto semplice e intuitivo. Ricordate però di tenere a portata di mano il vostro codice fiscale e gli identificativi catastali (Comune, sezione, foglio, particella). Sarà anche richiesta la provincia di ubicazione dell'immobile (“Il conferimento dei dati è facoltativo – si legge sul sito in questione - tuttavia, in quanto indispensabile per la sua identificazione come utente, la sua mancanza non consentirà all'Agenzia l'erogazione del servizio richiesto). Dopo aver ricavato il valore si potrà proseguire nel calcolo della base imponibile (ricordiamo che la rendita va poi rivalutata del 5 per cento e moltiplicata per il coefficiente previsto per quella tipologia di immobile). Nel caso in cui vengano riscontrate incongruenze o errori nelle informazioni presenti negli archivi catastali è possibile effettuarne la correzione con il servizio Correzione e rettifica dati catastali.

Calcola rendita catastale

“Calcola rendita catastale”: queste le tre parole che molti utenti digitano su Google in cerca di un aiuto e di informazioni. Sono molti i siti che spiegano come fare, alcuni offrono anche la possibilità di ottenere un calcolo istantaneo (nonché gratuito) tramite apposite applicazioni. E’ però molto più semplice, nonché più sicuro, consultare l’apposita sezione sul sito dell’Agenzia delle Entrate; basta essere in possesso dei dati catastali ovvero Comune, sezione, foglio, mappale (particella) e sub (subalterni, che possono anche essere vari per ogni immobile). In ogni caso, si ricordi che la rendita catastale dipende da due elementi: le dimensioni dell’immobile e l’estimo. Per quanto riguarda il primo, sottolineiamo che non bisogna calcolare soltanto la superficie dell’immobile bensì anche il numero di vani e la volumetria (tutti dati presenti nei prospetti catastali). L’estimo, invece, è un valore numerico assegnato all’immobile in base alla zona di ubicazione. Le città, infatti, vengono divise dai Comuni in numerose zone alle quali si assegnano valori diversi. L’estimo dipende dunque sia da questa suddivisione che dalla destinazione d’uso dell’immobile. A quest’ultimo proposito si raccomanda di tenere sempre aggiornati i valori, per ottenere una rendita sempre corrispondente alla realtà. Forse non tutti lo sanno, ma secondo quanto riportato nel programma nazionale di riforma (Pnr 2016) che fa parte del Documento di economia e finanzia, entro il 2018 sarà attuate la riforma del catasto: “La revisione dei valori catastali – è scritto nel documento - sarà oggetto di interventi più generali e organici, che si rendono necessari, al termine delle complesse operazioni di allineamento delle basi dati, per valutare in modo accurato gli effetti di gettito e distributivi sui contribuenti”.

Rendita catastale definizione

Prima di parlare di calcolo della rendita catastale, bisogna dare una corretta definizione di rendita catastale. Si tratta del valore che, con finalità fiscali, viene attribuito a tutte le unità immobiliari che sono in grado di produrre oppure di generare reddito autonomo. Tale valore si individua moltiplicando la consistenza dell’immobile, espressa in vani catastali, metri cubi o metri quadri, per il rispettivo valore che viene riportato nelle tariffe d’estimo. Queste tariffe sono calcolate dall’Agenzia del Territorio per conto del Comune. La rendita catastale dipende sostanzialmente da due fattori: le dimensioni dell’immobile e l’estimo. Per ciò che riguarda le dimensioni dell’immobile, non si calcola solo la superficie, ma anche il numero di vani e la volumetria, che sono dati presenti nei prospetti catastali. L’estimo, invece, è un valore numerico che viene assegnato all’immobile in base alla sua ubicazione: le città vengono divise dai Comuni in varie zone, alle quali vengono assegnati valori diversi e l’estimo dipende da questa assegnazione nonché dalla destinazione d’uso dell’immobile.

Calcolo rendita catastale a cosa serve

Il calcolo della rendita catastale a cosa serve? Si tratta di un calcolo importante non solo per il proprietario di un immobile, ma anche per un eventuale acquirente, in quanto si può sapere in anticipo le spese che verranno sostenute per un determinato immobile. Entrando nello specifico, la rendita catastale serve a calcolare le imposte sulla casa, come l’ Imu, la Tasi, l’imposta sulle successioni e sulle donazioni, le imposte ipotecaria e catastale e l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Inoltre, serve anche per compilare il Modello ISEE. Può capitare che la visura catastale risulti ancora intestata al precedente proprietario dell’immobile appena acquistato o che non venga riportato l’indirizzo corretto e ciò significa che la voltura catastale presentata del notaio dopo il rogito non è andata a buon fine. Che fare? Si può presentare un’istanza sia per via telematica sia recandosi presso gli Uffici del Territorio, ossia il Catasto. Una volta risolto questo problema, si può svolgere il calcolo del valore della rendita catastale.

Rendita catastale calcolo valore

Quando si parla di calcolo della rendita catastale, si devono tenere presenti anche delle modifiche legislative. Infatti, entro il 2018 dovrà essere completata la riforma del Catasto, la quale prevede che la revisione dei valori catastali sarà al centro di interventi più generali e organici, per valutare in modo accurato e, allo stesso tempo, più semplice, gli effetti di gettito e distributivi sui contribuenti. Nel frattempo, per quanto riguarda gli immobili a destinazione residenziale, resta in vigore la possibilità di interventi mirati di revisione annuale del classamento delle unità immobiliari urbane, ovvero la revisione del classamento delle immobili privati che si trovano in microzone comunali nonché l’aggiornamento della classe catastale per gli interventi edilizi che sono stati compiuti sugli immobili. Per conoscere la rendita catastale del proprio immobile è necessario possedere i dati catastali: Comune, sezione, foglio, mappale (particella) e sub (subalterni). Questi sono tutti dati tecnici importanti che si possono trovare sull’atto del rogito oppure si può chiedere una visura catastale gratuita presso il catasto o un’agenzia del territorio.

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