- 24 agosto 2016

Piante grasse, come curarle?

Siamo diventate casalinghe provette: cuciniamo meglio di Cannavacciulo, conosciamo tutte i segreti della nonna per pulire casa, laviamo la biancheria meglio del lavasecco sotto casa, cosa ci manca di più? Il pollice verde! Qualsiasi pianta acquistiamo o riceviamo in regalo finisce tristemente appassita nel bidone dell’immondizia. Ma forse abbiamo ancora speranza di tinteggiare di verde il nostro pollice grazie alle piante grasse. Forme particolari, colori sgargianti ma soprattutto poca manutenzione…oppure no? Ideali come piante di appartamento le succulente, questo il loro nome scientifico, sono piante grasse di svariate tipologie ma con una caratteristica comune: un tessuto “carnoso” nel fusto, nelle foglie o nelle radici che funge da “serbatoio” d’acqua che la pianta utilizza nei momenti di siccità. E’ vero che le piante grasse necessitano di poca acqua ma non è vero, come molti credono, che non richiedono cure e attenzioni. Se decidiamo di ornare il nostro terrazzo o il giardino di casa con queste piante possiamo ottenere composizioni davvero suggestive ma dobbiamo anche capire come curare le piante grasse per poter conservare la bellezze di questi fiori; talune tipologie, infatti, fioriscono con la maturità che può richiedere un periodo da uno a quarant’anni e durare anche solo un giorno! Foto: Echeveria è un genere di succulente appartenente alla famiglia delle Crassulacee originarie del Messico; dalle forme regolari e geometriche, è la pianta ideale per chi ama l’ordine e il minimalismo. Si caratterizza per le rosette di foglie grasse e fitte, tondeggianti o appuntite e piatte, glabre o pelose; i colori variano dal grigio al verde smeraldo, al porpora o maculate con tonalità viranti dal verde al rosso.

Come curare una pianta grassa

Colori caldi dal giallo al rosso accesso ma anche rosa, lilla e azzurro, i fiori delle piante grasse hanno grandi dimensioni e forme incantevoli: possiamo scegliere le linee verticali del cleistocactus strausii oppure quelle orizzontali del lampranthus o ancora le succulenti rampicanti come rhipsalis con una cascata di fusti e foglie ideali per i cestini pensili; gli effetti in giardino saranno sicuramente suggestivi ma dobbiamo imparare come curare le piante grasse per non rendere vani i nostri sforzi da pollice verde. E’ vero che queste piante sopportano bene calore e siccità ma è altrettanto vero che soffrono la stagione fredda e i climi rigidi entrando in “stati non vegetativi” fino a morire. Per prima cosa dobbiamo posizionarle in zone molto luminose e con temperature possibilmente non al di sotto dei 15 gradi; per eventuali gelate saltuarie possiamo coprire le piante con teli di plastica. Dobbiamo, poi, porre molta attenzione a come innaffiarle: eccessiva acqua potrebbe farle marcire e quindi morire, meglio munirsi di un misuratore di umidità col quale verificare la quantità d’acqua presente nel terriccio. Teniamo, inoltre, presente che nel periodo della loro crescita ovvero in primavera ed estate hanno bisogno di un giusto quantitativo di acqua mentre nel periodo di riposo, cioè in inverno, necessitano di pochissima acqua se non farne addirittura a meno; durante la bella stagione, quindi, possiamo innaffiarle una volta alla settimana invece nel periodo freddo ogni cinque o sei settimane. Dobbiamo bagnare solo il terreno e non la pianta per evitare di bruciarla sotto il sole forte o al contrario farla gelare, e dobbiamo scegliere un terriccio composto e non quello del giardino pieno di insetti che potrebbero trasmettere malattie alla pianta; possiamo aggiungervi della torba, un ammendante di natura organica utilizzato nella coltivazioni di piante ornamentali, limo sterilizzato, sabbia grossa o ghiaia e del fertilizzante a lento rilascio. Foto: Originario dell’Africa meridionale, il genere Lampranthus comprende circa 100 specie di piante tra cui il Lampranthus amoenus, succulenta con foglie carnose a sezione cilindrica o triangolare; i suoi fiori hanno una corolla dai petali grandi e e molto colorati, dal giallo al rosso, dal rosa al magenta.

Curare le piante grasse in inverno

L’estate è al suo colpo di coda e le nostre piante grasse sono in piena salute, ma come curare le piante grasse durante la stagione fredda? Anche se abituate alle grandi escursioni termiche del deserto, queste piante soffrono le basse temperature quindi, in inverno, dobbiamo riservare qualche attenzione in più. Se le nostre composizioni di piante grasse arredano il balcone, durante l’inverno possiamo spostarle in punti riparati dal vento e dalla pioggia, ma se il termometro scende sotto i sette gradi meglio spostarle in casa. Per quanto riguarda la fase di annaffiatura dobbiamo ridurre le dosi di acqua ad una volta al mese così da evitare che l’acqua in eccesso geli nel vaso provocando la morte della pianta; meglio quindi optare per un nebulizzatore e verificare sempre l’umidità del terreno. Importante è anche dove posizionarle: la messa a dimora delle nostre succulente garantisce il benessere alle nostre piante; scegliamo luoghi soleggiati e ben illuminati, inoltre poggiamole in aiuole rialzate di almeno 25 cm da terra e leggermente inclinate, su una base di ghiaia e composto drenante così che l’acqua non ristagni. Foto: I cactus appartengono alla famiglia delle piante grasse, quasi tutte prive di foglie sono dotate di areole pelose, spine e fiori che crescono attaccati direttamente al fusto; possono essere di svariate dimensioni da piccolissimi fino a sfiorare i 19 m del Pachycereus pringlei.

Come curare le piante grasse in casa

Arredare la nostra casa con le piante grasse è la soluzione ideale per rallegrare l’ambiente anche se abbiamo poco tempo da dedicare ad opere di giardinaggio; ma come tutti gli essere viventi, anche queste tipologie di piante necessitano di cure e attenzioni, se pur minime. Come curare le piante grasse di casa nostra è presto detto: annaffiare una volta alla settimana durante la stagione calda e una sola volta al mese durante l’inverno, comprare un terriccio composto e permeabile in modo che l’acqua non ristagni, posizionare le nostre composizioni in zone ben illuminate, concimare al momento della piantagione aggiungendo del fertilizzante, potare le fogli secche almeno una volta al mese per stimolare la nascita di nuove, rinnovare il terriccio e rinvasarle all’occorrenza, solitamente ogni due o tre anni, in modo che le radici possano svilupparsi senza impedimenti; quest’ultima fase deve essere trattata con attenzione per non danneggiare le radici verificando anche che non vi siano presenza di insetti nocivi. Un occhio anche all’estetica: per le nostre composizioni casalinghe possiamo optare per ciotole basse per le succulente prostrate e striscianti, oppure vasi e urne per piante grasse di grandi dimensioni come l’agave attenutata oppure ancora cestini pensili per le rampicanti o le pendule. Se vogliamo stupire i nostri ospiti possiamo acquistare le vaschette da giardino e riempirle di specie differenti mixando una pianta eretta come il cephalocereus e, attorno, piante più piccole come l’haworthia, e ancora una mamillaria, cactus fiorito dai colori sgargianti…ma attenzione, maneggiamo sempre tutto indossando i guanti! Foto: Un piccolo giardino ricreato utilizzando una cassetta della frutta e delle piante grasse: un tocco di colore lilla per riverniciare il legno e un mix di piantine di cactus di varie dimensioni ed echeveria per un oggetto d’arredamento allegro e originale.

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