- 20 ottobre 2016

Punti luce in casa

Nelle nostre abitazioni, al pari dell’arredamento, l’illuminazione riveste un ruolo di primaria importanza. Sapere come illuminare la casa e come posizionare correttamente i punti luce in un’abitazione, infatti, aiuta a valorizzare un oggetto o uno spazio, così come a creare una particolare atmosfera.    Nella scelta delle fonti luminose in casa occorre tenere in considerazione alcuni fattori che ci guideranno all’acquisto: dimensioni e forma dei locali da illuminare; attività che siamo soliti svolgere al loro interno; tempo in cui mediamente la lampada resta accesa nella giornata; disposizione dell’arredamento e colori dei muri.   Eccovi dunque la prima parte di una piccola guida su come illuminare la casa, ambiente per ambiente.

Illuminazione soggiorno

E’ la parte della casa sicuramente più complessa da illuminare, perché siamo soliti svolgervi attività differenti da loro. Va quindi dotata di un sistema di illuminazione specifico per ogni zona funzionale, scegliendo la luce diretta, ma anche quella diffusa o indiretta. Se vi chiedete come illuminare la casa, dunque, in soggiorno saranno utilissimi riflettori orientabili da montare su un binario a soffitto o incassati.   Per la zona destinata alla conversazione e alla TV può essere predisposta un tipo di illuminazione uniforme ma non troppo intensa, che non affatichi la vista: andranno benissimo dei faretti incassati abbinati a lampade da terra. Se avete una poltrona su cui vi piace rilassarvi leggendo un libro, posizionatele alle spalle una lampada da appoggio o da terra. Se poi desiderate valorizzare con la luce quadri oppure oggetti che avete esposti nei mobili o sugli scaffali in soggiorno, potete acquistare delle lampade da collocare a parete sopra i quadri appesi, dei faretti da posizionare sopra una mensola o anche incassare nel ripiano superiore a quello che volete illuminare. 

Illuminazione cucina

In cucina l’illuminazione ci accompagna e ci guida nello svolgimento delle varie attività. Illumina fuochi, piani da lavoro e tavolo da pranzo. La cucina necessita, in quanto luogo di lavoro di una ottimale illuminazione, intensa e priva di ombre.   In cucina lavello, piani di lavoro, fuochi sono utilizzati per manipolare e preparare alimenti e pietanze, per leggere ricette o controllare la cottura delle preparazioni culinarie, per pulire  le stoviglie. Oltre all’illuminazione generale dell’ambiente cucina, possiamo pensare di fare luce sul piano da lavoro con faretti da incassare sul lato inferiore dei pensili.

Illuminazione camera da letto

Nelle camere da letto dovremo pensare di abbinare alla luce generale di una plafoniera, o lampadario o applique, che si occupano di proiettare una luce diffusa su tutto l’ambiente,  anche fonti di luce aggiuntive per i comodini, eventuali specchi e l’armadio.   Sui comodini accanto al letto possono trovare posto lampade realizzate in forme e materiali diversi: ciò che conta è che non diffondano luce in tutto il locale, disturbando magari chi vuole riposare. Per illuminare gli interni dell’armadio o della cabina armadio, invece, possiamo utilizzare faretti alogeni o tubi fluorescenti, che proiettano la luce senza causare danni ai tessuti o alterare i colori dei capi. Sopra gli specchi invece si possono utilizzare faretti orientabili.

Illuminazione cameretta

Nella nostra piccola guida su come illuminare la casa, un discorso a parte va fatto per lacameretta, in cui i ragazzi svolgono tante attività (studiano, giocano, riposano, leggono, ecc), che necessitano della giusta illuminazione. In cameretta, quindi, va predisposta una fonte illuminante principale a soffitto (plafoniera o lampadario ma alto per evitare che sia urtato), a cui affiancare una lampada da tavolo per la scrivania su cui svolgono i compiti, ricordando che la luce deve provenire dal lato opposto della mano con cui scriviamo, e un faretto orientabile a muro o una lampada da appoggio per il comodino. Da evitare invece, soprattutto se avete figli piccoli, piantane e lampade a terra che nel gioco potrebbero essere urtate e diventare oggetti pericolosi per i bimbi.  

Illuminazione casa

Illuminazione casa: la scelta delle lampadine è fondamentale. Sempre più diffuse sono le lampade a Led, alimentate da un apposito circuito elettronico che consente di ridurre la tensione di rete a pochi volt. A differenza delle lampadine a incandescenza, ormai praticamente sparite dal mercato, i Led non terminano la loro vita con la bruciatura del filamento ma degradano lentamente con una perdita di luminosità che scende al 20-30 per cento. Quindi se è vero che costano più delle lampadine classiche, è anche vero che durano dalle 50.000 alle 80.000 ore e, alla lunga, fanno perciò risparmiare. Non solo. Il 50 per cento dell’energia assorbita dai Led produce illuminazione, di conseguenza la quantità di energia sprecata sotto forma di radiazione infrarossa e di calore rilasciato nell’ambiente sono molto ridotti rispetto alle tecnologie di illuminazione tradizionali. Fino a qualche tempo fa c’erano problemi dovuti al fatto che il Led produceva solo luce bianca, ovvero fredda, ma adesso sono stati risolti e si trovano facilmente lampadine a Led che emettono una luce calda, leggermente gialla. Ci sono poi le lampade fluorescenti, nelle quali l‘emissione luminosa visibile è indiretta, cioè non viene emessa direttamente dal gas ionizzato ma da un materiale fluorescente (e così si spiega anche il nome). Il funzionamento delle lampade fluorescenti è dovuto principalmente alla presenza di vapori di mercurio e di materiali fluorescenti e non al neon come credono in molti.

Come illuminare casa

Nel chiedersi come illuminare la casa occorre dare la giusta importanza anche al bagno. Per quanto riguarda le luci intorno allo specchio, le più adatte sono quelle filtrate ovvero protette da uno schermo, che evitano la formazione di ombre e non alterano il colorito del viso; inoltre rischiarano in modo diffuso e uniforme tutta l’area e non danno fastidio agli occhi. Se scegliete di mettere una lampada sola, centrale, posizionatela 3-4 cm sopra lo specchio; in alternativa potete collocare due applique in alto, agli angoli dello specchio (come nella foto), leggermente sporgenti. O, ancora, delle piccole lampade sospese. Preferite luce laterali? Allora l’unica soluzione consiste in una fila di lampadine opaline, che tuttavia si sconsigliano per gli specchi con cornice in quanto creano delle fastidiose ombre. La potenza delle lampadine dipende dall’altezza dello specchio e dalla possibilità o meno di avvicinarsi allo stesso: per la lampada centrale va bene un’alogena da 150 watt, per le luci laterali possono essere sufficienti tre lampadine a incandescenza da 40 watt. Una doverosa nota sulle prese: per norma devono essere a cm 65 di distanza dal punto acqua e a un’altezza di circa cm 110. Prevedete una presa per il phon e il rasoio e un interruttore per la luce dello specchio; una sola presa per un eventuale aspirapolvere può essere posizionata in basso vicino alla porta in un punto sicuro.

Illuminare casa

Illuminazione casa, vediamo altri consigli utili per i vari ambienti della casa. Se avete l’abitudine di leggere a letto, le classiche lampade da comodino sono sconsigliate in quanto emettono una luce diffusa che potrebbe disturbare chi invece sta dormendo e anche stancare i vostri occhi; molto meglio le lampade a sospensione a luce diretta. La luce dall’alto non fa ombre, crea un fascio conico luminoso e illumina il libro senza infastidire chi sta al vostro fianco. Per l’interno degli armadi la soluzione migliore e più economica è rappresentata dai microswitch che si collegano alle cerniere delle ante e, nel momento in cui ci si avvicina a queste ultime, accendono la luce. Se nella camera da letto c’è una zona toilette, posizionate le lampade attorno allo specchio o sulla parete sovrastante. Vanno bene una o due applique con vetro opalino, di piccole dimensioni e non troppo potenti: bastano le alogene da 60 watt. Il dimmer è importante, ricordatelo; l’interruttore di variazione si mette direttamente sullo specchio.Per quanto riguarda la zona giorno, guardare la tv al buio è un’abitudine che hanno in molti ma non fa bene. Occorre mettere una luce vicino all’apparecchio stesso, una lampada da appoggio o anche un faretto dall’alto con un fascio tenue (fluorescente da 25 watt) che sfiora la parete. L’importante è che non sia una luce diffusa. Ancora, il miglior modo per illuminare i quadri coincide con le applique. Sceglietele con piccole alogene o lampadine poco potenti e mettetele sopra il quadro a una distanza di cm 20/25. Badate che il braccio sia sporgente e orientabile per superare lo spessore della cornice ed evitare brutte ombre. Un’altra soluzione è quella di mettere a soffitto, sopra il divano, quattro o cinque faretti con fascio luminoso inclinato a 45 gradi.

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