Il forno è un elemento fondamentale all’interno di ogni cucina che si rispetti. Per questo motivo ha bisogno di una cura e una pulizia costante. Se il forno è sporco o incrostato c’è poco da fare: va pulito. Anzi, prima e più spesso lo farete più eviterete la formazione di strati di incrostazione persistenti e difficili da eliminare. Esistono diversi metodi di pulizia, che funzionano bene indipendentemente che il forno sia elettrico o a gas. Proviamo a vederli un po’ più nel dettaglio.
Come detto, per tenere il proprio forno nella massima condizione di efficienza e far sì che esso lavori a dovere è necessario pulirlo con regolarità: in questo modo aggiungeremo anni alla vita dell’elettrodomestico e faremo sì che consumi meno energia. In più, in mancanza di una pulizia regolare, i residui rimasti all’interno del forno rischierebbero di finire a contatto con il cibo. Di certo non il massimo da un punto di vista igienico. In commercio esistono diversi prodotti di differente efficacia, ma uniti tutti dal fatto di essere dannosi per l’ambiente. Meglio allora ricorrere a metodi casalinghi, efficaci ed ecologici, con rimedi naturali e totalmente biodegradabili come limone, aceto e bicarbonato.
Una soluzione molto efficace per la pulizia del forno è ad esempio quella data dalla miscela di acqua e bicarbonato, perfetta anche per far sparire i cattivi odori. Vediamo più nel dettaglio come si procede. La prima cosa da fare è sciogliere 50 grammi di bicarbonato in 500 millilitri di acqua in una bacinella. Successivamente bisogna riscaldare il forno fino a fargli raggiungere una temperatura tiepida; a questo punto si prende la bacinella e con una spugna morbida imbevuta nella soluzione di acqua e bicarboanto si tamponano le pareti. La soluzione va lasciata agire per un paio di minuti, dopodiché si può ripetere l’operazione. Per sciacquare basta semplicemente dell’acqua tiepida. Alla fine dell’operazione si asciugano le pareti del forno con un panno di microfibra, dopodiché la vostra operazione di pulizia a base di acqua e bicarbonato potrà dirsi conclusa.
Un secondo metodo molto semplice e rapido ha come elemento principale l’aceto di vino bianco. In questo caso bisogna scaldare dell’acqua in un tegame e aggiungervi un bicchiere di aceto. Quando l’acqua inizia a bollire, il tegame va inserito nel forno, preventivamente già scaldato a 180 °C. Il tegame va lasciato agire per circa un quarto d’ora, dopodiché si può togliere e far raffreddare. A questo punto si prende un semplice panno, che va bagnato con il nostro detersivo naturale appena creato e usato per pulire le pareti e le superfici dell’elettrodomestico. Semplice, veloce e soprattutto molto ecologico.
Per un forno particolarmente incrostato il rimedio giusto si può trovare in un mix di acqua e succo di limone. Il limone è infatti una sorta di sgrassatore naturale, adatto a qualsiasi tipo di superficie, marmo escluso: il suo succo è infatti perfetto per rimuovere residui di olio o macchie di grasso. Come si procede? Si prende una teglia dai bordi alti, si aggiunge un po’ di acqua e il succo di tre grandi limoni, dopodiché si inforna il tutto per circa mezzora a temperatura media. L’acqua in questo modo evaporerà, rendendo più semplice rimuovere lo sporco incrostato. A questo punto basta semplicemente spegnere il forno, inzuppare un panno nel succo caldo rimasto e continuare la pulizia. Volendo, per sgrassare il forno ancora più a fondo, si possono strofinare direttamente le due metà di limone sulle pareti dell’elettrodomestico.
Purtroppo può capitare in alcuni casi di dover avere a che fare con forni particolarmente incrostati, o perché si è trascurata colpevolmente la pulizia negli anni, o perché si è presa in affitto una casa precedentemente abitata da inquilini che fra le loro priorità non hanno messo quella di prendersi cura delle condizioni del forno. In questi casi le strade percorribili sono due: o l’utilizzo di detergenti ad hoc, possibilmente biologici e biodegradabili, abbinati a una spugnetta, oppure – anche in questo caso – si può ricorrere alle soluzioni naturali sopraccitate basate su un mix in soluzione di acqua con limone, bicarbonato o aceto. La scelta dipende soprattutto dalla quantità di incrostazioni e dalla loro persistenza sulle pareti dell’elettrodomestico.
Nel caso non si possa fare proprio a meno dei detergenti è bene – come detto nel paragrafo precedente – affidarsi a prodotti che siano biologici e biodegradabili per non andare a impattare in maniera dannosa sull’ambiente e non rischiare che essi lascino residui dannosi anche all’interno del forno. Nel caso dei detergenti è bene dunque puntare su prodotti non troppo abrasivi, che andranno applicati sulle superfici dell’elettrodomestico da sfregare con le spugnette spesso vendute insieme al detergente stesso. Solitamente questi prodotti funzionano bene su diversi tipi di superficie come ghisa, acciaio lucido, acciaio spazzolato/satinato, superfici ossidate, acciaio inox, acciaio classico, ecc…
Lo sporco non è l’unico problema da risolvere quando ci si cimenta nella pulizia del forno. O meglio, la sua presenza può portare, oltre alle incrostazioni, alla formazione di cattivi e sgradevoli odori, causati da precedenti cotture di cibi con aromi forti. Un esempio su tutti, il pesce. Anche per eliminare i cattivi odori è possibile procedere seguendo pochi semplici passi, caratterizzati da metodologie di pulizia al 100% naturali. La prima cosa da fare è riscaldare il forno a 180 °C e sistemare al suo interno una teglia foderata con della carta da forno e delle bucce d’arancia. A questo punto basta semplicemente lasciar andare il forno per 15 minuti (al posto dell’arancia si può anche usare una mela divisa in quattro spicchi). Al termine dell’operazione il forno avrà abbandonato i cattivi odori per abbracciare una nuova e più piacevole fragranza. In alternativa è anche possibile inserire una ciotolina con del pane raffermo imbevuto di aceto bianco e lasciarlo all’interno del forno – stavolta spento – per una notte intera.
Il forno a legna è suggestivo e in grado di regalare un gusto inconfondibile ai cibi cucinati al proprio interno. Ovviamente, per mantenerlo in perfette condizioni e far sì che possa svolgere a dovere il suo ruolo, merita cure attente e precise. Il primo passo è quello di rimuovere i residui di cenere prodotta dalla combustione del legno, utilizzando una comune paletta. Una volta rimossa la maggior parte della cenere si può continuare a eliminare il rimanente con una spazzola in rame o in ottone, a forma di mezzaluna, così da averla vinta anche sulla cenere più resistente. Nel caso fossero presenti incrostazioni sul piano cottura, servirà riscaldare il forno, così da andare a sciogliere le incrostazioni che potranno poi essere rimosse in scioltezza. Per rimuovere eventuali macchie d’olio sarà invece necessario strofinare la zona interessata con una spugna imbevuta di acqua e aceto.
Le più moderne innovazioni in ambito forni hanno introdotto nei modelli più recenti la funzione autopulente, che consente al forno pulirsi effettivamente da solo tramite pirolisi. Come si attua questo processo? Tramite il tasto di attivazione presente sul pannello di comando, il forno raggiunge in pochi minuti una temperatura molto elevata, intorno ai 500 °C, così da carbonizzare e ridurre in cenere ogni residuo di sporco presente al suo interno. Terminato il ciclo di pulizia è possibile aprire il forno e rimuovere comodamente con un panno umido tutti i residui carbonizzati che si sono depositati sul fondo dell’apparecchio (in alcuni modelli è addirittura presente una vaschetta rimovibile per facilitare la raccolta della cenere).
Un paio di consigli conclusivi per quanto riguarda la corretta pulizia del proprio forno. Per far sì che il vostro apparecchio duri nel tempo e continui a funzionare al massimo delle sue potenzialità, ricordatevi di pulirlo con regolarità, almeno una volta alla settimane se viene usato quotidianamente. Nel caso dei forni moderni abbiamo visto come si possa contare sulla funzione autopulente per pirolisi. Va bene l’aiuto della tecnologia, ma non delegate in toto ad essa la componente di manutenzione. È giusto fidarsi della pulizia pirolitica, ma dall’altra parta essa consuma elevate quantità di elettricità. Inoltre, una buona ripassata manuale al vostro forno sicuramente non guasterà!