- 18 agosto 2016

Come stendere i panni

Quante volte vi è capitato di stendere i panni in modo frettoloso e poi ritrovarli, una volta asciutti, pieni di grinze e di pieghe? Ovviamente, una simile situazione comporta doppia fatica nel momento della stiratura. Ma con qualche piccolo accorgimento è possibile evitare che si ripeta. Vediamo, quindi, come stendere i panni correttamente. Innanzi tutto occorre prestare massima attenzione al modo in cui si mettono le mollette, soprattutto quelle di legno: esse, infatti, tendono a lasciare dei brutti segni sul bucato che sono anche difficili da eliminare. Le mollette vanno collocate sulle parti più spesse e robuste degli indumenti: la vita per quanto riguarda le gonne e i pantaloni, le cuciture laterali nel caso delle camicie (che quindi devono essere appese capovolte). Sempre a proposito delle camicie, un altro consiglio è quello di stenderle abbottonate. E veniamo ai maglioni: spesso vengono appesi come tutti gli altri capi di abbigliamento, ma in realtà andrebbero sistemati su un piano orizzontale – e possibilmente su un asciugamano bianco – affinché non si macchino e non si sformino a causa del peso dell’acqua. A proposito di asciugami, vi suggeriamo di piegarli a metà prima di stenderli. Impiegheranno più tempo ad asciugarsi, è vero, ma saranno anche più morbidi.

Come stendere i panni sullo stendino

Come stendere i panni sullo stendino? Tovaglie e lenzuola dovrebbero occupare due aste o fili, proprio al fine di prevenire la formazione di fastidiose grinze. Quanto alle classiche t-shirt, invece, ricordate di mettere le mollette all’altezza delle ascelle. Gli slip si appendono dalla vita ovvero dalle cuciture laterali, i calzini invece dall’orlo. I capi in lino, seta e pizzo evitate di stenderli se c’è molto vento perché potrebbero sciuparsi. Ricordate di stendere sempre tutti i panni appena lavati: se restano a lungo nella lavatrice, prendono un cattivo odore e cominciamo già a formarsi delle pieghe che poi sarà difficile togliere. Appena li togliete dalla lavatrice, scuotete con forza tutti i panni; in tal modo eliminerete ogni residuo di acqua e in più tenderanno a stendersi. Le tende non si stendono, basta appenderle direttamente alla zineffa ancora umide. Una volta asciutte, saranno perfetta. Provare per credere. Altra raccomandazione: non lasciate per troppo tempo la biancheria stesa all’aria, ma ritiratela appena è asciutta. Gli indumenti colorati non devono essere esposti al sole diretto, in quanto il sole potrebbe alterarne i colori. In tutti i casi, è preferibili stenderli dal rovescio.

Come stendere i panni in casa

Nelle giornate piovose, si sa, è meglio stendere i panni in casa. Il procedimento è molto simile a quello illustrato nel caso in cui si stendano fuori. C’è, però, qualche accorgimento in più da seguire. Come prima cosa, potete evitare l’uso delle mollette e in tal modo risparmierete del tempo, oltre a scansare il rischio che restino brutti segni sulla roba lavata. Non stendete uno vicino all’altro i panni che tendono a stingere, e questo vale in tutti i casi. Per quanto riguarda le mollette, tenete presente che quelle di plastica tendono a impregnarsi del colore del capo al quale sono attaccate, danneggiandolo. Di contro le mollette di legno, con l’umidità e il legno, finiscono per marcire e sporcare il bucato anche in modo irreversibile. Cosa fare? Comprare spesso mollette nuove oppure alternare quelle di plastica con quelle di legno. Osservate inoltre con attenzione i simboli relativi all’asciugatura presenti sulle etichette dei capi: sarà ancora più semplice procedere nel modo giusto.

Stendere i panni condominio

In ogni condominio ci sono delle regole da osservare, altrimenti si rischia di trovarsi coinvolti in spiacevoli discussioni con i vicini. I panni, per esempio, nella maggior parte possono essere stesi fuori dalle finestre del proprio appartamento: è un diritto di ogni condomino soprattutto nel caso in cui l’edificio non sia provvisto di stenditoi. Non mancano tuttavia casi in cui il regolamento condominiale lo vieti (per esempio nel caso dei centri storici), quindi è meglio leggerlo con attenzione. I panni stesi, inoltre, non devono togliere luce ai piani sottostanti, provocare gocciolii molesti e/o alterare il decoro architettonico del palazzo in questione. Per chiarire ulteriormente le idee, citiamo una sentenza della Corte di Cassazione risalente al 2007, nella quale si evidenzia che lo “stillicidio, sia delle acque piovane, sia, ed a maggior ragione, di quelle provenienti (peraltro con maggiore frequenza) dall'esercizio di attività umana, quali quelle derivanti dallo sciorinio di panni mediante sporti protesi sul fondo alieno (pratiche comportanti anche limitazioni di aria e luce a carico dell'immobile sottostante), per essere legittimamente esercitato, debba necessariamente trovare rispondenza specifica in un titolo costitutivo di servitù ad hoc o, comunque, ove connesso alla realizzazione un balcone aggettante sull'area di proprietà del vicino, essere esplicitamente previsto tra le facoltà del costituito diritto reale". Prendete nota.

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