La centrale geotermica sfrutta l’energia geotermica come fonte di calore per produrre energia. Tale calore proviene dal centro della Terra e dalla crosta terreste occupata da strati molto caldi. Le acque piovane defluiscono in questi strati e il calore sprigionato le fa vaporizzare. Tale vapore si infiltra tra le masse rocciose attraverso le fessure e sale sugli strati superficiali nei quali è possibile il loro sfruttamento. Questo avviene mediante trivellazioni in cui vengono inseriti dei vapordotti che indirizzano il vapore nelle turbine che mettono in moto l’albero motore che lo trasforma in energia. La struttura di queste centrali è molto simile a quelle tradizionali solo che hanno come elementi di differenza gli strumenti che si utilizzano per trattare il vapore e per estrarre i gas.
Le pompe di calore geotermiche sfruttano le energie che derivano da fonti naturali come il calore e possono essere installate direttamente nelle proprie abitazioni e in altri luoghi dove è possibile il loro sfruttamento. In questo modo in casa vi sarà sempre energia pulita che permetterà ad esempio di avere sempre un piacevole tepore durante i mesi più freddi e il fresco in quelli più caldi. Tali meccanismi possono essere installati anche in abitazioni nuove, l’importante è che queste abbiano un giardino sufficientemente grande. In genere tali pompe sono molto utili anche dal punto di vista economico permettendo un notevole risparmio rispetto ad altre fonte di energia. Queste sono formate da collettori orizzontali che non sono ingombranti e non danneggiano la struttura da un punto di vista estetico.
La geotermia a bassa entalpia sfrutta gli impianti formati da pompe di calore per ottenere un impianto di climatizzazione che viene installato negli edifici e nelle abitazioni private. Tale impianto utilizza lo scambio termico con la parte più superficiale del sottosuolo. Essa è una fonte di calore rinnovabile poiché è caratterizzata da elementi che si trovano in natura. Lo scambio di calore può avvenire attraverso tre differenti metodi: il primo è quello dello scambio diretto dove l’evaporatore/condensatore è nel sottosuolo; il secondo riguarda gli impianti a circuito chiuso dove lo scambio avviene attraverso un impianto idraulico e in maniera indiretta; il terzo è un impianto a circuito aperto con il quale viene canalizzata l’acqua del sottosuolo con cui avviene lo scambio geotermico.
Le sonde geotermiche hanno un sistema verticale attraverso cui si scambia il calore creando un impianto a costo zero, naturale, che non inquina e che può coprire al 100% le richieste di un’abitazione o di un edificio. La sonda geotermica che genericamente viene realizzata con un materiale plastico viene immessa in un pozzo ad una profondità variabile che può essere dai 70 ai 150 metri. Gli scavi diventano poi invisibili e non rovinano l’estetica dell'abitazione. Tali impianti possono essere realizzati in qualsiasi luogo, al mare, in montagna, in città perché sfruttano il calore del sottosuolo costante in ogni punto del nostro pianeta, che non subisce variazioni durante l’anno anche se durante l’inverno il sottosuolo ha una temperatura più alta rispetto alla parte più esterna. L'impianto necessita di revisioni e controlli periodici.