Come scegliere le vostre finestre per tetto

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- 27 dicembre 2015

L’importanza delle finestre per tetti

Il serramento da porsi in copertura è di una tipologia a parte rispetto ai serramenti del resto dell’edificio. La sua presenza è fondamentale per dare aria e luce ai locali dell’ultimo piano di una casa, siano essi abitabili o no, e l’argomento diventa di maggiore attualità negli ultimi anni per il recupero dei sottotetti ad uso abitativo. Fenomeno, questo, supportato dalle leggi di diverse regioni anche in ottica di risparmio del consumo di suolo. Le finestre per tetto sono spesso serramenti dotati di bloccaggio in modo da fermare l’apertura in più posizioni e sono accessoriati con aste o motore, con controllo da telecomando o da interruttore, nel caso siano posti ad altezza non facilmente raggiungibile. Tra le novità sul mercato le aperture consentite dall’elettricità prodotta da piccoli pannelli solari sul serramento esterno. Per le finestre a tetto diventano di primaria importanza alcuni temi: impermeabilizzazione, posa a regola d’arte e resistenza agli urti. La particolare collocazione rende infatti i serramenti maggiormente sensibili alle intemperie mentre gli errori di posa portano inevitabilmente infiltrazioni o condensa. Il serramento può essere dotato anche di differenti tipologie di vetro e di sistemi oscuranti regolabili e zanzariere. Come ogni serramento anche i lucernari sono prodotti in dimensioni standard, utili per nuove costruzioni o per la posa in contemporanea con l’apertura in copertura, o prodotti su disegno per la sostituzione di serramenti esistenti. In foto: finestra Velux

Le aperture del serramento in copertura

Diversi i modelli delle finestre per tetto rispetto alle aperture proposte. Le più conosciute sono quelle a vasistas o a bilico, anche se si trova, come per i serramenti verticali da parete anta-ribalta, anche la versione combinata bilico-vasistas. L’apertura a vasistas è quella classica, adattabile a quasi tutte le pendenze e ideale per luoghi con presenza di condensa e vapori in quanto si può aprire anche in caso di pioggia. Per contro la pulizia del lato superiore risulta particolarmente difficile quando non impossibile senza dispositivi di sicurezza. Fa perno sul lato più in alto come quota, mentre l’apertura a bilico fa perno su un asse spostato lungo la finestra e generalmente posto al centro. Il sistema a bilico consente una maggiore aerazione dei locali soffitta ed una pulizia più facile del lato esterno del vetro. Una differente apertura proposta è quella a libro che, esattamente come l’apertura ad anta di una normale finestra, si apre lateralmente ed è l’ideale per aperture che fungono anche da passaggio per il tetto in quanto aprendosi totalmente libera tutto lo spazio di apertura. L’apertura a compasso porta il vetro anche in posizione verticale ma sempre all’esterno per non interferire con gli arredi. La posa di tale tipo è particolarmente consigliata quando il sottotetto è basso in quanto consente operazioni di pulizia più agevoli per la possibilità di affacciarsi all’esterno. in foto: finestra Fakro per tetti piani.

I materiali e gli accessori

Le finestre per tetto si differenziano anche - come ogni normale serramento - per i materiali sul mercato. Legno, alluminio, legno ed alluminio accoppiati, PVC. Si può dire che quasi tutti i materiali oggi soddisfino i requisiti prestazionali richiesti dalla normativa sul risparmio energetico ma soprattutto dagli utenti. Il PVC e l’alluminio si caratterizzano per l’assenza di manutenzione richiesta e la resistenza all’usura del tempo. Il serramento in legno richiede più cura nel tempo ma offre maggiore calore all’ambiente. Una via di mezzo è offerta dal serramento che accoppia legno sulla faccia interna ed alluminio su quella esterna, per un ottimo livello di isolamento e manutenzione minore rispetto al serramento totalmente in legno. I vetri sono praticamente sempre di tipo vetrocamera, ovvero un doppio vetro in cui le lastre sono separate da una camera d’aria. Per la particolare collocazione, come accennato, si tratta di vetri che resistono agli urti, ovvero antisfondamento ed antigrandine. L’isolamento è su due fronti, termico ed acustico, mentre il vetro può anche essere di tipo basso emissivo che lascia passare interamente la luce ma una quantità minore di calore. I sistemi oscuranti, anche questi motorizzabili, possono essere sia interni che esterni o una combinazione tra i due e può trattarsi sia di tende a pannello che di persiane per un maggiore oscuramento. Sono in grado di ridurre il calore in entrata fino al 90%. Infine la zanzariera, che viene posta sul lato interno anche per consentirne la chiusura a serramento aperto. Generalmente la zanzariera rimane arrotolata in un rullo chiuso nella parte alta del serramento nei perdiodi in cui non viene utilizzata.

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