distanza parete - piano cucina


angoli rovinati


Cosa ne pensate???
Moderatore: Steve1973
GIURISTA ha scritto:Come già anticipato da Nicolettaalematte, la professionalità vorrebbe che in casi "incerti" il mobiliere avesse il buon senso di far arrivare il top, alzatina e schienale un pò più lunghi, e poi rifilarli sulla misura precisa.
Guardando le foto però mi pare di capire che non sarebbe stato così necessario, e che con un pò di attenzione nel prendere le misure sarebbe stato possibile comunque fare un lavoro corretto ordinando un semplice taglio fuori squadro all'azienda produttrice.
C'è forse un angolo che ha creato problemi nel montaggio e dunque condizionato l'orientamento del top??
Riguardo alle rimostranze: se ci citi il contratto potremo vedere cosa consigliarti.
Però va detta una cosa, vado per analogia con i miei soliti riferimenti normativi da buon azzeccagarbugli: così come nelle norme sulle distanze tra edifici esistono norme del codice civile in base alle quali si cerca sempre di evitare le intercapedini (ossia quegli spazi tra edifici che non diventano niente altro se non luoghi malsani, causa di umidità, e di rifugio di sporcizia) e per tali motivi si impone, a chi voglia costruire, di farlo in appoggio alla costruzione esistente oppure di stare a debita distanza , così in questo caso, anche se ovviamente non esiste alcuna norma scritta e nell'eventuale caso in cui il contratto non avesse previsto nulla al riguardo, va detto che la normale diligenza e perizia avrebbe voluto un tamponamento contro la parete, così da evitare quella brutta fessura che altro non diventerà se non accumulo di sporco, acqua e tutto il resto.
Dunque anche se il contratto non avesse specificato nulla, è chiaro che vedendo la foto si capisce che un lavoro fatto a regola d'arte quella fessura non l'avrebbe voluta
Oltretutto non hanno messo un'alzatina laterale almeno per trattenere l'acqua (che cadrà là in mezzo) che avrebbe mascherato il fiato. Quella ci voleva comunque, fiato o non fiato.
Io comunque non lo vedo un problema così irrisolvibile, visto che con una semplice alzatina la fessura del top sparirebbe. Resterebbe il problema di base e pensili, ma con una sottile fascia di tamponamento sparirebbero anche loro.
PS I pensili paiono segnati, ma la foto non è chiara e non capisco cosa siano quei segni.
irissullenuvole ha scritto:GRAZIE!
farò notare al mobiliere questo problema, lo incontreremo già luned', vediamo che soluzioni propone lui. la casa è ristrutturata, per questo non posso lamentarmi per i muri non in asse. concordo con voi che il mobiliere, se avesse fatto un lavoro professionale, avrebbe dovuto tener conto anche dei muri non in asse...ma evidentemente così attento e professinale onn lo è..
se non mi cambia il top (cosa che vedo mooolto probabile) farò mettere una alzatina e una fascia di tamponamento come mi avete suggerito.
chiederò inoltre che mi cambino i pensili rovinati.
un amico che lavora in un mobilificio dice che nel mobilificio in cui lavora i problemi del genere li risolvono con un po' di stucco..spero solo che non risolvano così anche i difetti dei miei!!!
Giuste parole anche questenicolettaalematte ha scritto:GIURISTA ha scritto:Come già anticipato da Nicolettaalematte, la professionalità vorrebbe che in casi "incerti" il mobiliere avesse il buon senso di far arrivare il top, alzatina e schienale un pò più lunghi, e poi rifilarli sulla misura precisa.
Guardando le foto però mi pare di capire che non sarebbe stato così necessario, e che con un pò di attenzione nel prendere le misure sarebbe stato possibile comunque fare un lavoro corretto ordinando un semplice taglio fuori squadro all'azienda produttrice.
C'è forse un angolo che ha creato problemi nel montaggio e dunque condizionato l'orientamento del top??
Riguardo alle rimostranze: se ci citi il contratto potremo vedere cosa consigliarti.
Però va detta una cosa, vado per analogia con i miei soliti riferimenti normativi da buon azzeccagarbugli: così come nelle norme sulle distanze tra edifici esistono norme del codice civile in base alle quali si cerca sempre di evitare le intercapedini (ossia quegli spazi tra edifici che non diventano niente altro se non luoghi malsani, causa di umidità, e di rifugio di sporcizia) e per tali motivi si impone, a chi voglia costruire, di farlo in appoggio alla costruzione esistente oppure di stare a debita distanza , così in questo caso, anche se ovviamente non esiste alcuna norma scritta e nell'eventuale caso in cui il contratto non avesse previsto nulla al riguardo, va detto che la normale diligenza e perizia avrebbe voluto un tamponamento contro la parete, così da evitare quella brutta fessura che altro non diventerà se non accumulo di sporco, acqua e tutto il resto.
Dunque anche se il contratto non avesse specificato nulla, è chiaro che vedendo la foto si capisce che un lavoro fatto a regola d'arte quella fessura non l'avrebbe voluta
Oltretutto non hanno messo un'alzatina laterale almeno per trattenere l'acqua (che cadrà là in mezzo) che avrebbe mascherato il fiato. Quella ci voleva comunque, fiato o non fiato.
Io comunque non lo vedo un problema così irrisolvibile, visto che con una semplice alzatina la fessura del top sparirebbe. Resterebbe il problema di base e pensili, ma con una sottile fascia di tamponamento sparirebbero anche loro.
PS I pensili paiono segnati, ma la foto non è chiara e non capisco cosa siano quei segni.
giuste parole.
Ribadisco che se il collega fosse un professionista quella luce non si sarebbe dovuta vedere (come già assodato da tutti noi).
Concordo che l' alzatina laterale avrebbe mascherato molto (ma non penso che sia un problema chiedergliela, il pezzocosta poco e ci vuole un quarto d' ora a mentarla).
Tuttavia c' è da specificare una cosa: se guardiamo bene il top dietro tocca, quindi il top, e quindi la composizone, sono a misura.
E' il muro laterale ad essere fuori squadra. Quindi dato per assodato che il collega, in coscienza, avrebbe potuto fare meglio, se vogliamo essere pignoli con il mobiliere dobbiamo esserlo anche con chi ha eseguito i lavori.
E qui mi sorge una domanda da porre ad iris: ma quel muro è stato fatto a misura della composizione cucina? voglio dire per essere più chiaro, questo ambiente (o l' intera casa) l' hai ristrutturata? di conseguneza il l' impresa edile ha costruito il vano per la cucina, in larghezza a misura della composizione? se la risposta è sì, francamente una spalla di 60 cm (solo 60 cm, non parliamo di metri dove le difficoltà di mettere in squadra, non sono poche) di profondità, costruita apposta , poteva essere fatta meglio.
Ribadisco per l' ennesima volta che il mobilere avrebbe dovuto, e potuto accorgersene ed evitare quella luce.