Mocasetta ha scritto:Scusa Giusrista, io proprio non capisco.....hai scritto che occorre prendere le battute per quello che sono ma la mia a quanto pare non va bene......
Non mi riferivo a te

, ma a chi non fa altro che alimentare il fuoco della polemica ad ogni semplice battuta del premier. Capisco che il suo ruolo non si convenga molto alle prese di spirito, ma a volte si esagera anche con la polemica per quella che è stata in fondo solo una battuta. Lui è fatto così, si pone in maniera "scherzosa" e non resiste alle battute di spirito, anche se la sua posizione non è quella dell'uomo comune (ho avuto modo, per caso, di parlarvi e posso assicurare che ha una verve come pochi; se in gioventù è stato intrattenitore sulle navi c'è un perchè). Prendere quello come pretesto per attaccare la maggioranza è ostruzionismo e non critica.
Mocasetta ha scritto:Non voglio certo incensare il governo precedente ma sicuramente il decreto Bersani è una delle poche leggi realmente liberiste realizzate in questi anni, poi è vero che i miracoli non li fa nessuno da sinistra o da destra ma secondo me quella era la direzione giusta.......
E' vero, anche a me era piaciuto..ed infatti ricorderai come anche il premier l'avrebbe voluto nelle sue forze. La bravura non ha partito. Peccato che appena tocchi qualcuno per migliorare un settore a vantaggio di tutti esca fuori il gruppo che blocca mezza italia...
Mocasetta ha scritto:Mi dispiace ma continuo a pensare che questa azione degli incentivi sia un'azione vecchia a fronte di una crisi che chiederebbe azioni nuove e che dovrebbe essere l'occasione per cambiere un po' il modo di pensare, penso inoltre che sia inefficace e avrei detto esattamente la stessa cosa se l'avesse proposta la sinistra.
Cercare di incentivare in questo modo i consumi rischia di spingere le persone ad indebitarsi (per sostenere spesa corrente e non per fare investimenti) rischiando di peggiorare ulteriormente la situazione del sistema economico italiano (che ha tra i suoi punti di forza il fatto che le famiglie sono ancora poco indebitate) occorrerebbero azioni più coraggiose di incentivo alle aziende serie che investono e fanno ricerca, un sostegno economico vero alle famiglie che si trovano realmente in difficoltà e alle persone che si impegnano seriamente (vedi i ricercatori per i quali è stato proposto un vantaggio fiscale ridicolo che non impedirà la fuga dei cervelli), regole certe per i mercati e più concorrenza.
Giustissimo, ma non è facile. Da parte tua hai dato un'idea, bene; invece spesso non lo fa chi siede in parlamento e sbraita tanto per sbraitare.
Ormai l'italia è come un malato terminale. Fai quello che vuoi c'è poco da fare. Taglio corto: come possiamo parlare di rilanciare l'economia se produrre in certi stati costa una bazzeccola rispetto all'italia? Come possiamo andare avanti se tutti i ricercatori fuggono all'estero perchè quì farebbero la fame? Su questo mi pare che nessuna compagine si dia da fare. E' grave. La cultura è il sangue di un paese. L'unica speranza per emergere sembrano solo i reality!
Mocasetta ha scritto:Come questo si possa fare nel concreto non ve lo so dire, altrimenti forse mi candiderei

però in tutta sincerità non credo proprio che esprimendo queste critiche io contribuisca al deterioramento del nostro paese.
Certo, io volevo solo dire che il brutto vizio della classe politica è criticare sic et simpliciter, tanto per fare, anzichè proporre. Questo lo fanno tutti gli schieramenti, ma la sinistra, con tutto il rispetto è forse più pesante.
Preciso che personalmente non ho inclinazioni politiche, cerco di essere oggettivo nei giudizi.
Per me è tutto un magna magna collettivo... l'italia ha problemi serissime e non so se risolvibili, ma mai qualcuno che se ne occupi, MAI. Si parla sempre delle solite minestre riscaldate, poi abbiamo la gente che non arriva a fine mese, la borsa che è crollata, gli stupri, le rapine e nessuno che faccia qualcosa contro la delinquenza.. etc etc
La vedo dura, anzi, durissima. Proprio oggi ho saputo di una storica azienda dell'arredamento che ha chiuso i battenti. Andiamo bene.
Le grane le abbiamo noi giovani, cresciuti nel benessere stiamo assistendo ad un ridimensionamento senza precedenti.