Edificio della Esso di Roma, un appello

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Per porre in risalto la situazione precaria che vive uno dei pochi edifici moderni di pregio realizzati a Roma, una sorta di Beaubourg ante litteram filmato anche da Fellini nel suo Ginger e Fred, riporto 'di peso' il testo di Amedeo Schiattarella e Giorgio Muratore dal sito dell'Ordine degli Architetti di Roma:

Chi arriva a Roma dal mare o dall'aeroporto di Fiumicino subito incontra questo anomalo edificio a triangoli rovesciati. Si tratta d'un edificio unico e diverso da tutti gli altri, dal 1978, anno in cui è stato costruito riesce a cogliere l'attenzione di chi fugacemente percorre l'autostrada. Era questa la richiesta della multinazionale Esso, per la sua sede italiana, con la volontà di essere riconoscibile per chi entra nella capitale attraverso una "porta", che tuttora possiede la più forte presenza architettonica con l'EUR ed il Ponte di Morandi. Progettato nel 1977 dall'architetto Julio Lafuente e dall'ingegnere Gaetano Rebecchini trasforma un problema statico in un punto di forza concentrando pali radice profondi 70 metri alla base dei tre ventagli fino a trovare solido terreno roccioso. Si permette il lusso di non sfruttare al massimo le superfici lasciando aperti scorci ed aggetti. Ed è ricchissimo di accurati particolari come le scale di emergenza aggettanti e risegate o la facciata con un forte andamento orizzontale in elementi concavi e le modanature di alluminio brunito.
Attualmente sono in corso lavori di ristrutturazione, da parte della società Nova Fuente Srl che ha acquisito l'edificio, secondo un progetto che stravolgerebbe completamente le qualità ed il significato del fabbricato in nome di una male interpretata messa a norma. E' già visibile la sostituzione della pelle dell'edificio con una facciata continua di colore chiaro; è poi prevista la chiusura con vetri dei vuoti fra i tre corpi; è prevista inoltre la realizzazione di passerelle orizzontali a nascondere la struttura a raggiera e di frangisole ad inglobare gli aggetti laterali modificandone la sagoma.


Questo progetto contiene tutti gli elementi per snaturare il fabbricato.
Pretendiamo perciò che la qualità architettonica venga a rispettata.
Si chiede pertanto che l'intervento di trasformazione venga al più presto sospeso e che questo edificio, uno dei pochi moderni inseriti nella Carta delle Qualità del Piano Regolatore, venga salvaguardato nella forza delle sue forme e nella ricchezza dei suoi dettagli.


Vi prego, chi fosse attento ai valori dell'architettura, di firmare la petizione contro lo stravolgimento dello stabile, qui:
http://ordine.architettiroma.it/notizie/11191.aspx
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Ultima modifica di lot il 15/04/09 22:47, modificato 2 volte in totale.

#4
Credo siano due progeti differenti quelli indicati: il primo dovrebbe essere sicuramente la copertura (vista dall'interno) degli spalti dell'ippodromo di Tor di Valle realizzato per i Giochi di Roma 1960, il secondo.. sto cercando: è che lo Studio Lafuente/Rebecchini è stato tra i più avviati negli anni '60, epoca del primo boom edilizio romano, ed esistono moltissimi edifici, pubblici e privati firmati dall'architetto spagnolo.. :roll:
Ma forse Marcvsrvs, ci darà una mano? :wink: