

Moderatore: Steve1973
esagerato...andhhh ha scritto:e poi dipende molto dalla qualità della resina.....scegli una resina non a base cementizia magari...o comunque lascia perdere quelle resine proposte dalla mapei o kerakol.....non sono il massimo....meglio orientarsi su resine più specifiche ad esempio Gobbetto......o altre di pari livello
resina sul soppalco? E che sottofondo avevi messo?kelemata ha scritto:ciao!in casa mia dal 2003 ci sono i pavimenti in resina in bagno, cucina e soppalco...e si è crepata praticamente ovunque.molto pratica da lavare, senza fughe...però più che per le crepe,che in alcuni punti si confondono con la trama della lavorazione del pavimento,a me ha deluso il fatto che in alcuni punti si sia scheggiata.
Se non è stagionato, non si fa. Punto. Se trovi un 'resinaro' che ti dice il contrario, diffida. Il fatto però che la palazzina sia in via di costruzione potrebbe essere un grosso vantaggio. Stabilire a priori quale massetto far mettere alla ditta edile per supportare in modo ottimale la resina sarebbe il massimo. Non avresti di sicuro problemi dal massetto in futuro. La competenza di un posatore è un punto di domanda comune a tutto il settore edile: visto i massetti che girano ultimamente, inizio ad avere qualche dubbio anche su molte altre figure professionali.... Del resto, esistono sicuramente aziende/posatori di resina che lavorano bene ed onestamente.Stellalucente ha scritto:se secondo te vale la pena rischiare la posa di resina su di un massetto non completamente stagionato. Purtroppo la palazaina è in via di costruzione, e si sa che i costruttori tirano a finire il lavoro. Altro dubbio è sul posatore, se non dovesse essere competente, rischio di ritrovarmi un lavoro mal fatto. Ultima domanda un'idea di spesa per mq, posa e materiali ed i tempi di posa.
Il problema delle grosse ditte tipo Mapei è che sono troppo grandi per seguire il singolo lavoro. La loro strategia è di vendere i loro prodotti agli artigiani e lasciare a loro l'onere/onore di 'pavimentare'. Poco interessa loro il risultato di una posa e mettono in conto un tot. di errori sulle quantità. Altro metodo di lavoro viene usato da chi, più piccolo, si pone come controparte attiva tra posatore e cliente e non vende il prodotto a chiunque, ma solo a posatori abilitati perchè formati presso la sede.kelemata ha scritto:Per i sottofondi è stato usato ultraplan di mapei.Il posatore era uno dei pochi che all'epoca,a Genova,lavorava soprattutto per pubblici esercizi,e sembrava competente...
un altro inconveniente è stato nell'angolo cottura,nel punto in cui si congiunge la resina col parquet del living(è un open space):c'è un dislivello tra i due di mezzo cm!e pensa che glielo abbiamo fatto rifare più volte....
Quando ci sono questi dislivelli dipende da chi ha fatto i massetti, ovvero gli si doveva dire esattamente l'altezza del rivestimento perchè se un gres è di 1cm, nei bagni arriva a 0,8, un parquet arriva da 1,0 a 1,5 a 2 più colla.skywings ha scritto:kelemata ha scritto:Per i sottofondi è stato usato ultraplan di mapei.Il posatore era uno dei pochi che all'epoca,a Genova,lavorava soprattutto per pubblici esercizi,e sembrava competente...
un altro inconveniente è stato nell'angolo cottura,nel punto in cui si congiunge la resina col parquet del living(è un open space):c'è un dislivello tra i due di mezzo cm!e pensa che glielo abbiamo fatto rifare più volte....
ecco perchè è necessaria la stagionatura. Non è la resina che crea danno. Purtroppo non ha un suo corpo per 'fregarsene' bellamente del supporto sottostante... e se sotto crepa, sopra crepa.Amaryllys ha scritto:E' splendida, per carità. Ce l'hanno messa in ufficio, in fase di ristrutturazione. hanno buttato già i muri, rifatte le divisioni, create nuove stanze e stesa la resina. Beh, con l'assestamento dei muri si è crepata, ma sono venuti a pezzarcela. Per carità! E' bellissima a livello estetico, ma la pezza si vede, in più quando ce la vengono a pulire, non viene bene come la palazzina col pavimento in piastrelle. Restano sempre un po' di aloni, e sembra sempre un po' sporca...
Non me ne intendo, però per quanto mi piacesse all'inizio, sento la mancanza delle classiche piastrelle!
Non son d'accordo.....le resine proposte dalla mapei e kerakol son porcherie.....le resine devono essere valutate anche nella durata nel tempo.....non solo a lavoro finito....Oltre alla resistenza e il fatto che non devon crepare anche l'aspetto etetico è importante.....le spatolate (se spatolato) devono rimanere tali e quali...se non maturare....non devono insorgere macchie strane....frutto magari di qualche reazione che nessuno sa mai giustificare, con le resine "serie è raro che questo accada se la posa è a regola d'arte" .....Sul ciclo di posa son d'accordissimo....è fondamentale......infatti le resine "serie" hanno un ciclo ben preciso e scrupoloso da rispettare....(es preparazione massetto se c'è il riscaldamento a pavimento....isolamento fughe e preparazione aggrappo se fatto su piastrelle o marmo.....ecc ecc....)skywings ha scritto:esagerato...andhhh ha scritto:e poi dipende molto dalla qualità della resina.....scegli una resina non a base cementizia magari...o comunque lascia perdere quelle resine proposte dalla mapei o kerakol.....non sono il massimo....meglio orientarsi su resine più specifiche ad esempio Gobbetto......o altre di pari livello. Non è tanto la resina in sè, che vede cmq pochissimi produttori al mondo (e non sono mapei, gobbetto e/o compagnia bella). E' l'uso nel ciclo che si utilizza o le pratiche di miscelazione/posa che portano a risultati + o - desiderati. Abbiamo provato quelle che citi e non ci siamo trovati male (anche se ns. concorrenti). Certo sapevamo cosa aspettarci e come lavorarle...
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