Gepilfuso ha scritto:ciao io nn ci capisco molto pero un differenziale da 30 A mi sembra un po alto come mi sembrano alti gli altri interruttori
Il differenziale da 30 mA indentica l'id, ossia la soglia di intervento del differenziale, o in parole povere, se esso sia salvavita o salvamotore.
Salvavita id = 30 mA o 10 mA (quest'ultimo è molto sensibile e scatta con facilità alla minima dispersione)
Salvamotore id > 30mA
Gepilfuso ha scritto:...ad esempio metti forza motrice zona notte 16 A...ma che ci devi attaccare?con un 16A ci fai girare una lavatrice fai funzionare una caldaia o altri elettrodomestici con alto consumo che devono funzionare per molto tempo...nella zona notte penso metterai un tv e una lampada...communque...la terra va sezionata per stanze e poi collegata in unico filo da 6 o piu che va a terra...non puoi pensare di fare il giro per tutta la casa con un filo da 2,5...non resisterebbe al carico e si scioglierebbe creando chissa quali danni...ti basta solo pensare che un elettrodomestico in corto se c'è la terra funzionante basta attaccare la spina e salta la corrente...se la terra è scollegata l'elettrodomestico funziona finche prende fuoco a quel punto forse salta direttamente il contatore ma se nn c'è nessuno in casa.........
E' giusto quello che dici, in quanto se lui avesse fatto un impianto esclusivo per la camera da letto, sicuramente per la sola F.M. 16A sono troppi, ne basterebbero 10A, che cmq garantirebbe un carico di circa 2,2 kW. Ma se lui avesse fatto la F.M. della zona notte (ad esempio, camera, cameretta e bagno) allora serve da 16A per la F.M., e basterebbe un 6A per la luce (cmq economicamente conviene un 10A anche se sembra strano). Diciamo che non condivido mettere un differenziale a monte e sotto tutti magnetotermici. Se si ha una dispersione scatta tutta casa.
Io preferisco un selettivo da 300mA a monte per la protezione della linea montante dal contatore al generale, e poi tutti magnetotermici-differenziali separati da 30mA.
Per l'impianto di terra sarebbe meglio portare tutte le linee separate utilizzando le stesse linee e sezioni dei cavi di alimentazione sino ai nodi equipotenziali, aumentando al sezione dalla diramazione alla dorsale, fino alla calata principale in puntazza (ad es. 2,5 - 4 - 6). Diciamo che il vantaggio sta nel non perdere la linearità dell'impianto e quindi meno scervellamento (sai che in una presa devi portare 3x2,5 M-B-Gv e non rischi di sbagliare). Ma è solo un fatto di comodità, in quanto essendo un impianto equipotenziale a sè stante (non centra nulla con l'alimentazione) si può fare anche un impianto unico che va direttamente in puntazza (anche se sinceramente non capisco la convenienza).[/b]