Ottimi i suggerimenti di Serena e Rosco (..finalmente, bentornato!

).., comunque a me quel modello di tavolo lascia tanta libertà di accostamenti..
Aggiungo alle precedenti, altre notazioni varie e disparate, come la
Giuseppina (Bonaldo) design del duo Pocci/Dondoli, se si pensa ad una sedia trasparente in policarbonato
pop/new classic che richiama la
Louis Ghost..
..o la nuova
Masters di Starck, per Kartell (presto commercializzata), che evoca il ricordo delle linee di tre grandi maestri e di tre grandi capolavori di sedie:
di Arne Jacobsen, Serie 7; di Eero Saarinen la Tulip; di Charles Eames la Eiffel chair.
La particolarità e se vogliamo il punto di forza della sedia sta poi nello sviluppo dello schienale, caratterizzato dai pieni e dai vuoti generati dall'incrociarsi curvilineo delle tre diverse spalliere, che scendono a confluire nel perimetro della seduta.
..oppure in cuoio/tessuto, delle soluzioni particolari:
come la seduta d'autore (Jean Nouvel)
MM per Matteograssi..
..o per Lago, disegno Monica Graffeo, la
Steps, in alluminio e fette di feltro..
..o le raffinatissime
Camogli (Porro), un progetto a cavallo tra tradizione e modernità, finalmente all'altezza di Piero Lissoni..
..o in legno, la nuova
Kadrega di Huub Ubbens per Montina, dalle linee pulite ed ultraminimali, qualora si volesse 'lasciare spazio' ed importanza al tavolo..
..continuando il filone geometrico, belle le
Tersilla, della coppia Basaglia/Nodari per YDF..
..infine, non passa affatto inosservato l'arabesco in acciaio inox delle
Miss Lacy di Starck per Driade..