Io alterno momenti in cui non vedo l'ora di andarmene a momenti in cui mi sento fortunata...
Il lavoro è abbastanza vario, mi gestisco da sola, sono vicina a casa e lo stipendio per me va bene (ora che finalmente è a 4 cifre). Non è ciò per cui ho studiato, per fortuna, ma non è neanche ciò che mi piacerebbe fare.
A volte mi sento "limitata", nel senso che vorrei fare un sacco di cose per far andare tutto come si deve, per fare veramente il mio lavoro al meglio, ma non trovo collaborazione neanche nei capi (visto che sarebbe nel loro interesse) e la cosa mi ha un po' sconfortata. All'inizio ho provato a fare tutto da sola, e in effetti era tutto come volevo, ma ho rischiato l'esaurimento e ho dovuto smettere.
D'altro canto, se penso a quei miei ex compagni di classe che sono tutto il giorno a inserire fatture nel pc, oppure a chi è ancora all'università (io dopo un anno ne avevo piene le storie e l'idea di non avere soldini miei mi faceva imbestialire), oppure a chi è costretto a casa, o a chi si spezza la schiena in fabbrica tornando a casa unto e puzzolente, mi sento privilegiata. Anche se durante l'orario di lavoro non posso cazzeggiare in internet perchè ho lo schermo rivolto verso tutti e perchè ogni mezzo secondo qualcuno urla il mio nome, anche se potrei guadagnare di +, anche se mi mettessi a fare qualche corso serio di webdesign potrei fare ciò che mi piace, anche se vengo trattata come una ragazzina ignorante, anche se mi trovo a che fare con clienti che parlano solo in dialetto usando i bestemmioni come intercalare, anche se ho a che fare con gente che mi urla in faccia mentre sono al telefono.
E quando, dopo aver pensato tutto questo, mi viene in mente che quando andrò a vivere col mio moroso dovrò lasciare tutto questo per andare a finire chissà in che posto a fare chissà cosa (sempre se non resterò appiedata), mi viene un po' di tristezza e parechcio PANICO.
