sfide: beh che dire ci siamo in pieno
io cerco di mettere in pratica quello che ho visto a s.o.s. tata

alcune cose mi venivano naturali senza che nessuno me le dicesse, altre invece mi sforzo di farle perchè suggerite da loro... e a me sembra che le cose funzionino... insomma non riesco ad arginare tutti tutti i capricci ma buona parte si.
Per prima cosa bisogna capire cosa è un vero capriccio e cosa invece una necessità del bambino che detta così sembra una stupidaggine ma in realtà c'è una sottile differenza agli occhi di noi adulti, faccio un esempio: tutte le mattine è una lotta per vestirsi, vuole fare tutto da sola togliersi il pannolino, pulirsi il culetto, pettinarsi,mettersi i pantaloni-maglia-calzini e via dicendo... ora capite bene che o mi sveglio alle 5 per portarla al nido alle 9,30 oppure è un caos

di istinto ti viene da pensare che sia un capriccio perchè dici che è impossibile che riesca a fare tutto da sola, questo per noi adulti è ovvio, ma per lei che sta scoprendo, imparando,ecc.. è importantissimo e quindi mi armo di santa panzienza e cerco dei compromessi per agevolare il suo istinto di indipendenza e far fronte ai tempi tecnici, quindi magari le dico: "ti faccio vedere come ti devi pettinare e poi lo fai te" e intanto io la pettino poi do il pettine in mano a lei e la lascio fare

oppure "ok ti metti i calzini da sola e mamma ti tiene il piedino" così praticamente centro il calzino al volo mentre a lei sembra di aver fatto da sola...
Ammetto che sia una palla questa tiritera tutte le mattine e certe volte velocizzo il tutto con qualche frase ad effetto tipo "sbrigati che i bimbi al nido ti stanno aspettando" oppure la distraggo con altre cose, però fondamentalmente cerco di armarmi di pazienza e farle fare tutto.
Poi invece ci sono i capricci veri e propri come quelli descritti da Tide: le vieti una cosa e lei ti guarda mentre la rifà, ecco in quel caso la prima volta le dico no non si fa in maniera ferma e decisa, se poi mi sfida la prendo, mi metto alla sua altezza, la guardo diritta negli occhi e le dico "mamma ha detto che non si fa perchè...." cercando di dare una spiegazione rapida e convincente, perchè la capacità di attenzione dei bambini è ridotta ai primi secondi di conversazione, se tu le fai la parte incavolta di 10 minuti stai certa che dopo il primo a finito di seguirti
In altri casi, quando le dico di fare una cosa e non la fa, gliela ripeto 3 volte alla 3° se non l'ha fatta le dico con aria seria "va bene, non vuoi farlo, la mamma non è contenta di questa cosa" e me ne vado nell'altra stanza, lei matematicamente mi segue, mi dice "scusa" e poi si mette a fare quello che lo ho detto...(questa regola delle 3 volte l'ho sentita a s.o.s. tata e pensavo non funzionasse e invece è efficacissima! anche ad esempio quando siamo fuori a giocare e dobbiamo rientrare e lei trova mille scuse per rimandare io le ripeto 3 volte che dobbiamo andare, alla 3° le dico "ok fai come ti pare io vado, ciao" e mi allontano, dopo 2 secondi mi accorgo che mi sta seguendo e così per tante tante altre cose)
Molte volte mi dice "scusa" appena mi vede arrabbiata e poi contina a fare il capriccio, ancora non da il giusto valore alla parola, però capisce che è una cosa che non va bene..
Ci sono volte poi che tutte queste regoline non valgono a un tubo eh! non fila sempre tutto liscio, però devo dire che con lei funzionano abbastanza..
Ah poi anche lei si prende la pacca sulla mano e a volte va in "punizione" (si mette con la faccia rivolta verso il muro

) ma è una cosa che la fa divertire più che altro
Quello che mi sforzo di fare è essere coerente, se dico di no devo mantenere il punto, ma se mi rendo conto che il mio no è dettato solo dalla non voglia di assecondare una sua esigenza allora magari torno sui miei passi e le dico ok lo puoi fare ma come ti dice la mamma...(esempio usare il coltello...mi viene subito da dirle no,non toccare! e lei si mette a piangere perchè vede noi che lo usiamo allora le dico "ok lo puoi usare però ti do io il coltello per te" e le do il coltello di plastica...)