Ciao Nat,
grazie dei complimenti. Proverò a rispondere ai diversi punti che hai sollevato.
Nat ha scritto:
[cut] Non mi è piaciuta la cucina...[cut]
Eh, vabbeh... mi sa che è meglio se tolgo le foto...

comunque, visto che hai pochi post all'attivo è facile che tu non abbia seguito le "vicende" di questo thread: le foto sono relative ai vecchi mobili che c'erano prima della ristrutturazione visto che siamo ancora in attesa dei nuovi.
Nat ha scritto:
[cut] il bagno... spettacolo! Forse sono un po' tradizionale, e se proprio devo appuntare qualcosa, le luci [cut]
Ingo Maurer: leggiti questo thread, per favore, perchè sono in diversi a non apprezzare 'sti cavolo di "lucellini"...
Nat ha scritto:
Per la veranda, hai detto che c'è vetro antisfondamento... uhmm quindi? 18/19? Ma non hai accesso al resto del terrazzo? Anche lì hai messo la porta rinforzata? E come mai alla finestra non hai messo chiusure con chiavi? Te lo chiedo perchè ho anche io una veranda blindata, e allora adesso faccio sempre caso a quelle poche verande blindate che vedo.
Confermo: vetro anti-sfondamento. Non ho scritto "blindato". Questa scelta è più che altro per i carichi sulla parte superiore della veranda che è completamente in vetro. L'accesso al terrazzo avviene tramite due porte scorrevoli che hanno maniglie solo nella parte interna: nulla sulla parte esterna. Invece delle chiavi o altro ho preferito mettere un sistema di allarme che protegge la veranda in maniera "particolare".
Nat ha scritto: Ho visto che hai molto parquet e di un colore bellissimo... come si ci trova a vivereun ambiente quotidiano col parquet? Si rovina col tempo? Ha preso botte? E' sempre stato il mio dubbio. [cut]
Per rispondere a queste domande potrei impiegare pagine e pagine di post che intaserebbero la "banda" del forum (visto che la ristrutturazione è partita da questo particolare che è diventato centrale per tutto il resto: un pavimento in listoni di massello di Teak Burma) e quindi preferisco evitare...

Sarò invece molto sintetico. 1) Non potremmo vivere senza la sensazione visiva e tattile e di calore che un parquet, nel nostro caso di Teak, può dare; 2) più che rovinarsi direi che si... caratterizza. Così non è più UN parquet ma IL parquet della tua casa e del tuo vissuto quotidiano; 3) Ha subito lo "shock" di un trasloco completo e tutti i giorni quello della presenza di un baby-boy di 5 anni. Eppure non vedo "traumi" particolari se non segnetti che, lo ripeto, rendono il parquet ancora più personale: considera inoltre che il Teak è da considerarsi un legno mediamente "morbido". Altri materiali (prima avevamo l'intero appartamento col pavimento in marmo) sono belli, a volte bellissimi ma, nel nostro caso (è una cosa soggettiva, ovviamente) non riusciremmo ad abituarci a perdere la possibilità di vedere mutare in continuazione i listoni di Teak rendendo il pavimento "vivo". Lo ripeto: è del tutto soggettivo.