di Mario Ajello
Evviva (si fa per dire) il contraddittorio. E tanti applausi all'obbligo del contraddittorio, che viene finalmente e solennemente sancito dalle nuove regole di Mamma Rai, riguardo alle trasmissioni giornalistiche e di approfondimento. Così, se uno cucina un risotto in tivvù, dovrà esserci un altro - della stessa stazza e armato dei medesimi utensili - che cuoce la polenta (o arrotola un sushi, perchè il Contraddittorio, scriviamolo con la maiuscola che si merita, deve anche garantire la par condicio fra popoli e culture).
Se Simona
Ventura fa la bionda sul video, va immediatamente mandata in onda anche una morona, e una roscia e una mesciata, sennò trattasi di «squilibrio» e di «partigianeria». Se
Fazio dice che l'ultimo disco di Madonna fa ribrezzo, va reclutato al volo e sbattutto in diretta un "defensor fidei" (ma che non sia nero sennò va bilanciato con uno bianco, ma non sia bianco sennò va bilanciato con uno nero) che grida viceversa al capolavoro. Se un telecronista dice «ha segnato la Roma!», può farlo. Ma un altro all'unisono deve gridare - contemporaneamente, per lo stesso numero di secondi, con la medesima enfasi e l'identica dose di decibel e di punti esclamativi - «ha segnato la Lazio!» (anche se i biancocelesti quella domenica riposano).
Se
Santoro fa il Santoro, ossia il super-professionista antipatico di sinistra, che si fa: s'organizza seduta stante una replica di
tre simpatici di destra perchè due non bastano a pareggiare la furia santoriana? E Vespa? Avremo due Vespa contemporaneamente (e con identica quantità di nei): uno che pende un po' più di là e uno che pende un po' più di qua? E
Minzolini? Il suo editoriale dovrà essere a due voci, una super-berlusconiana (la sua) e una super-iper-mega-berlusconiana (sempre la sua)? E se c'è un Giovanardi in scena, toccherà sorbirci anche un altro Giovanardi uguale e opposto? E a un Gasparri un Gasparri e mezzo, in nome della «completezza dell'informazione»?
E anche il meteo dovrà avere il Contraddittorio: «Domani piove», dice uno speaker; «Eh no, questa è un'opinione ideologica ... Domani c'è il sole», replica il contro-speaker. Ci sarà da divertirsi, insomma: perchè è bello veder trionfare la tele-giustizia. O almeno una sua caricatura.
