Uhmz ... mumble mumble ...
Guarda, onestamente preferivo l'idea originale ripresa dalla famosa foto.
Adesso mi sembrano tentativi di scendere a compromessi e, come spesso succede, s'inizia a pasticciare.
È ovvio che si va a perdere luce, ma questo doveva essere chiaro (in tutti i sensi

) fin dall'inizio. Soprattutto si va a perdere luce diretta, ma quella indiretta comunque filtra bene. Se si vuole la bella soluzione a colonna, bisogna essere pronti a qualche sacrificio. Tuttavia si tratta di un sacrificio tutto sommato minimo rispetto ai benefici. Ti chiedo: hai bisogno di tutta quella luce per mangiare? Secondo me no. E soprattutto non saranno quei centimetri tolti sopra la colonna a fare la differenza. La grossa differenza è: vuoi il frigo lì o no? Perché gran parte della luce diretta viene tolta dal frigo medesimo.
Alla fine una mezza colonna rischia di fare una magra figura, veramente! Sembrebbe un errore di progettazione e non uno
statement architettonico con una sua personalità dichiarata.
È peccato inoltre togliere le due spalle laterali (anche qui, per un guadagno in luce pari a qualche lux) che ne fanno una vera e propria nicchia. Alla fine diventa un muretto insignificante, con lo svantaggio che, passando accanto, di lato, si vedrebbe tutto il retro del frigo. Con un effetto, esteticamente, assai brutto e "buttato là". Molto, ma molto meglio la nicchia prevista in origine.
Secondo me l'idea originale della colonna-nicchia a tutta altezza rimane la più bella e la più funzionale. Se ti piace questo effetto estetico, devi essere pronto a rinunciare a un po' di luce. Tutti i compromessi per incrementare la luce diretta sono destinati a deludere, una volta realizzati. Se vuoi tanta luce, allora rinuncia alla colonna tout-court e rimetti il frigo dov'era. Le mezze misure non portano a nulla. Io almeno la penso così. Quel vorrei ma non voglio è un pasticcio.
E poi pensaci bene: il problema della luce sul tavolo si porrebbe, al limite, soltanto a colazione e a pranzo, poiché la sera, a cena, in ogni caso (colonna o non colonna) dovresti comunque accendere le luci. La mia domanda è: siete sempre tutti riuniti a casa per il pranzo? Altrimenti se è la cena il "momento topico" del pasto condiviso in famiglia, beh, come ho detto, colonna o non colonna la luce artificiale la devi comunque accendere. No?
L'importante è che la cucina sia ben illuminata, quello sì. In cucina uno ci lavora, prepara le pietanze ed è giusto che ci sia tanta luce naturale, quando è possibile averla, in modo da non cavarsi gli occhi per, che ne so, sfilettare il pesce

. Mangiare si può anche in un ambiente più soffuso, anzi, talvolta è meglio. In fondo anche al buio si trova la bocca!!

Scherzi a parte, a meno che tu non sia un maniaco della luce solare diretta sul tavolo da pranzo, è più rilassante, per conto mio, mangiare in un ambiente fatto di luce indiretta. Prova ne sia che quasi tutti i ristoranti di classe hanno sempre sale da pranzo ben schermate dalla luce diurna diretta e, la sera, prediligono una luce artificiale dosatissima, in modo da creare un'atmosfera più piacevole, che invita alla calma e alla conversazione pacata.
Te lo dico perché mia sorella ha due gemelline e un maschietto che ogni volta facevano 'na gran cagnara a cena. Credici o no, le è bastato (su consiglio di una sua amica) togliere la lampada di 100 watt sopra il tavolo e implementare un sistema di luce indiretta dolce dai muri perimetrali della sala da pranzo ... e la cagnara si è ridotta della metà!! Miracolo della luce ...
dimmerata!!
