Ho posato recentemente una scala abbinata ad un materiale di Cadorin (vecchia quercia effetto vissuto sbiancata ad olio).
E' venuta identica al pavimento e non ho usato ne lè tavole nè i tori a parte.
Ecco come ho fatto: il muratore ha portato in quota i gradini in sabbia e cemento facendo una "mini caldana" sulle pedate e lasciandomi lo spazio per posare i gradini in spessore.
Ho acquistato tavolame grezzo di rovere di Slavonia e ho lavorato il gradino con 2 cm. di legno massiccio accoppiato ad un supporto in OSB3 (applicando il principio del prefinito al gradino, per scaricare tensioni dinamiche del legno). Ho lavorato il toro massiccio da 4 cm. di spessore e rifinito su tutti i lati a vista. Ho levigato il tutto di modo che il gradino diventasse un blocco unico, dopodichè l'ho portato ad un artigiano che mi ha fatto ESATTAMENTE lo stesso effetto vissuto del pavimento che veniva posato nella zona giorno e notte.
Poi ho portato il tutto ad oliare bianco da un altro artigiano bravissimo che lavora solo con olio naturale.
Alla fine con il gradino finito sono andato a posarlo in cantiere.
Lo so che bisogna sbattersi per arrivare a dare la scala finita in questo modo, ma credo che se si vende e posa un pavimento del livello di Cadorin sia giusto anche sbattersi per dare anche una scala di livello.
Il cliente è venuto a pagarmi la sera stessa dell'ultimo giorno che abbiamo lavorato in cantiere

non avevo ovviamente neanche fatto il conto
n.b.: per le scale con finitura "alla romana" (senza toro) il discorso è analogo
"Il legno induce all'umiltà, non solo scientifica. Chi ama il legno non può essere presuntuoso, poichè il legno, anche quando credi di conoscerlo, si comporterà sempre come ha deciso lui"