doris ha scritto:Esselle arredo ...dai delucidazioni anche sulla frisella salentina prego...
che è quella senza buco in mezzo...
Comunque faceva senso anche a me sia il pane bagnato che la frisella bagnata...fino ai 7-8 anni credo...
Allora care Signore...... la frisella salentina (o friseḍḍhra, frisa) è un tarallo di grano duro (ma anche orzo o in combinazione secondo varie proporzioni) cotto al forno, tagliato a metà in senso orizzontale e fatto biscottare nuovamente in forno. Ne consegue che essa presenta una faccia porosa e una compatta.
Viene preparata con il grano del Salento, sia quello vagliato (setacciato) oppure con quello che conserva ancora parti di crusca (il migliore per combinazione di colori, sapori e tenuta della giusta compattezza dopo averla bagnata).
Tempo medio di "bagnatura" circa 2-3 minuti... condimenti a piacere... ma il classico dalle mie parti è stringere tre o quattro pomodorini tipo pachino sulla superficie più ruvida della frisa in modo da far fuoriuscire tutti i semi e parte del succo, adagiare i pomodorini ormai strizzati sulla frisa stessa, e poi aggiungere olio extravergina d'oliva (se è quello che produce mio padre è ancora meglio), un pizzico di sale, capperini, carosello (in leccese minunceddhra) tagliato a spicchi....
Da bere un buon rosso negroamaro oppure un malvasia a temperatura 8-9 gradi...
Mamma che fame!!!!
