etamina ha scritto:
Non basta guardare nel piano regolatore e neppure le planimetrie ovviamente (come dice lui)....quali prove mi dovrebbe fornire?
in ogni compravendita il venditore dovrebbe consegnare all'acquirente copia dell'ultimo atto urbanistico (potrebbe anche essere una semplice DIA per manutenzione interna, oppure un condono) che è stato richiesto e rilasciato per l'immobile. Se non è stato prodotto alcun atto dalla costruzione del fabbricato, allora deve produrre o quantomeno saper citare gli estremi del permesso di costruire (se la costruzione è posteriore al 1967 questo dato deve essere citato nell'atto di compravendita, e quindi saresti a posto; tuttavia se invece la costruzione risalisse a prima del '67 bisognerebbe fare una ricerca specifica, nel caso in cui il proprietario non sapesse che pesci prendere). Non credo sia il tuo caso, comunque se la costruzione dovesse risalire a prima del 1941 allora SOLO in quel caso la planimetria catastale del 1939 o 1940 varrebbe come titolo edilizio (il Nuovo Catasto edilizio urbano fu istituito nel 1939). Dal piano regolatore non vedi un tubo relativamente ai singoli immobili
Comunque, conviene contattare il tecnico prima di aver perfezionato l'acquisto e fargli valutare la situazione urbanistica: in fin dei conti nel momento in cui richiederai la DIA per i lavori sarà lui a doversi assumere la responsabilità di dichiarare che l'immobile è in regola, quindi DOVREBBE essere più che interessato a conoscere la situazione in anticipo per evitare perdite di tempo nel momento di dover presentare l'istanza (visto che poi un cliente che non ha fretta di iniziare non l'ho mai incontrato

). Un tecnico
onesto ti fa una valutazione della parcella prima dell'ingaggio, o, in alcuni casi, puoi stabilire con lui un compenso forfetario fin dall'inizio, così non hai sorprese.