Materiali termosensibili e non

#1
Per non "sporcare" la discussione dello scaldasonno ho aperto questo topic per capire e far capire come funzionano i materiali viscoelastici in particolare in funzione del calore.

Avendo in esposizione vari viscoelastici ho notato parecchie differenze di sensibilità alla temperatura (in special modo questa settimana che son rimasto senza riscaldamento causa rottura impianto a pavimento e qui siamo gia sotto zero).

Tempur, molto sensibile al calore, con lastra "fredda" quando ci si sdraia si sente che il materiale si plasma attorno al corpo.

Body&Body di sealy, leggermente meno sensibile al calore.

Memory no name (lastra orsa) molto simile al B&B come comportamento

Trycell (212) invece completamente assente la termosensibilità, nessun effetto impronta, adattabilità istantanea e davvero nessun cambiamento in funzione del calore.



C'è qualcuno che riesce a spiegare queste differenze sia tecnicamente che dal punto di vista dell'utilizzatore.?
EX NEGOZIO

#2
Io non sono tecnicamente e scietificamente preparato per spiegare approfonditamente queste dinamiche fisiche, dico solo che il memory foam ha come caratteristica "principe", come percualirità che lo ha reso uno dei materiali più innovativi in ambito "riposo", quello di essere sensibile al calore del corpo ed in funzione di esso dare quella bella sensazione di pastosità, quindi il Tempur, a mio modestissimo parere, interpetra a pieno il ruolo del memory foam

#3
La mia domanda in sostanza è un PRO o un CONTRO la termosensibilità?

Per alleviare la pressione è necessario che il materiale sia termosensibile?
EX NEGOZIO

#4
Per me è un "pro"

Il memory foam è stato in un cert qual modo "rivoluzionario" per via della sua termosensibilità, che utilizzando il calore e il peso del corpo umano, sa adattarsi alla struttura morfologica del corpo di ogni persona, automodellandosi fino al punto di seguirne perfettamente le forme,
distribuendo in modo uniforme il peso su tutta la superficie di contatto.
Ne deriva una corretta posizione, meno tensioni muscolari, in ambito schiena e gambe.
Senza la termosensibilità tale dinamica non so se potrebbe scaturire.

#5
La mia domanda in sostanza è un PRO o un CONTRO la termosensibilità?
Nessuna delle 2, è un "effettetto collaterale"

Cioè, non è che un materasso + termosensibile è anche + comodo, diciamo che: per fare un materasso + comodo potrebbe risultare un materiale più termosensibile.
Se vogliamo cercare il pelo nell'uovo la minor termosensibilità è un pregio nel senso che la zona solleccitata dal corpo, in presenza di basse temperature, ha una certa modellabilità e offre un certo comfort, la parte affianco a quella premuta dal corpo, nel momento in cui ci giriamo, non essendo sollecitata risulta molto diversa è può creare un ostacolo al movimento e disturbare il sonno.
Prova a distenderti 5 min sul tempur e poi prova a girarti.
Ovviamente, sotto le coperte dove il calore del corpo viene trattenuto e diffuso il problema si attenua.

In questo senso andrebbe valutata anche la velocità del ritorno.
Anche se sembra "+ bello" un materiale che mantiene lungamente l'impronta, questo potrebbe innescare difficoltà di movimento nelle persone più pesanti, e che quindi "bucano" di più il materasso.

Tieni sempre e comunque conto che la realizzazione di un espanso è sempre un compromesso, cioè se tu lavori per migliorarne un aspetto, ad esempio la termosensibiltà, ti puoi trovare a migliorarlo ottenendo però tutta una serie di modificazione degli altri parametri.

Un ultima cosa. Qui continuiamo a parlare di termosensibile, in effetti si dovrebbe parlare di termovariabile, ma questi prodotti sono soggetti anche ad un altro fattore che è l'umidità, soprattutto nelle densità alte.
LiberoPensatore
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