Grazie, sempre carino Arka.
Aspetto sempre i tuoi contributi se lo vorrai, in questa sezione.
Sì, lo credo anch'io, che Duchamp sia il nume sopra tutto come il Picasso decostruttore decollagista.
Aggiungo, al limite forse del fuori tema (

), che più che ad un linguaggio definito e teorizzato del pop, sia esistito un movimento diffuso, globale, più o meno interiorizzato da artisti e designer in tutti gli anni '50 ed i primissimi '60, nell'occidente ed in Italia (qui contrastato dagli artisti più impegnati e vicini al PCI, all'epoca molto influenti nel dibattito artistico) con più difficoltà, anche se da noi la stura al movimento americano la da la Biennale '64 col premio a Rauschenberg (le sue opere sbarcano nella Laguna, sotto).
Dico poi un'ovvietà. La diffusione più forte, chiaramente, era naturalmente il modello di società capitalista e consumista americana, 'il' sistema dell'occidente.