sunset ha scritto:antopattin ha scritto:bubu, invece nel mio caso la parte peggiore toccherebbe a me perché (e questo è un aspetto suo che mi irrita non sai quanto) Lou sembra che sia dotato di quella saggezza, di quella magnanimità, di quella illuminazione quasi trascendentale per cui almeno a parole lui sarebbe pronto ad accettare anche il peggio. io invece no, e non m'importa di essere giudicata egoista o vigliacca ma soffrirei terribilmente se una cosa così (sciò) dovesse veramente metterci alla prova come coppia.
non per fare la donna incinta che sa già tutto, anzi, ma è proprio difficile pensare a queste eventualità, finchè non diventano realtà, per questo, secondo me, non ha senso pensarci troppo prima, o farsi bloccare da questo.
Ecco, io ero una che pensava che se qualcosa fosse andato storto avrei interrotto la gravidanza. Poi è arrivata la prima gravidanza e la decisione di fare l'amniocentesi. Fai la prima ecografia e tutto ti sembra ancora irreale perché quello che vedi è un piccolo fagiolino con un cuore che pulsa che ti dà un'emozione enorme ma che ancora è un qualcosa di lontano dall'idea di un bambino. Dopo qualche settimana rifai un'ecografia e sullo schermo con stupore e meraviglia vedi un minuscolo bambino, con le manine, i piedini e tutto il resto. Quel bambino è dentro di te, si muove, si ciuccia il pollice e tu per la prima volta ti senti Mamma. Dopo qualche settimana devi fare l'amniocentesi. A quel punto però tutto è cambiato, quell'esserino è già tuo figlio e tutti i pensieri che avevi prima non sono più così chiari e quella decisione che sembrava mesi fa quasi scontata ora non lo è più.
Con la seconda gravidanza, forse qualcuna qui lo ricorda, mi hanno chiamato dicendomi che c'era un problema con i risultati dell'amniocentesi e mentre mi parlavano io pensavo che la mia bambina era dentro di me e sarebbe restata lì per tutti i nove mesi qualsiasi cosa avesse, in quei secondi mi è crollato il mondo addosso e nemmeno per un attimo ho pensato a me, alla vita che avrei fatto io ma ho pensato solo a lei a cosa avrei potuto fare per non farla soffrire. Per fortuna quel medico si stava spiegando male e di quella malattia la piccola era solo portatrice sana e non malata, però quell'esperienza mi ha fatto capire cosa si prova e allo stesso tempo mi sono resa conto con quanto dolore una madre possa affrontare un aborto terapeutico...