Calderoli e Borghezio sono italianidi Maria Novella Oppo
Diciamo la verità: Lilli Gruber è brava, ma troppo dura. Alla sua parte teutonica dobbiamo sicuramente la scelta, venerdì sera, di infliggerci Borghezio, dopo che Benigni era riuscito nell’impresa (quasi) impossibile di farci tornare un po’ di orgoglio di essere italiani, in questi tempi oscuri. Infatti, la cosa più difficile da sopportare è sapere che non solo, come ci ha ricordato Benigni, tutta Italia è Legnano,
ma anche Borghezio coi suoi insulti e Calderoli con le sue porcate, sono italiani. Loro vorrebbero magari negarlo, ma non immaginano neanche quanto vorremmo noi, poterli considerare davvero «padani». Invece, la padania non esiste e i signori leghisti, coi loro slogan razzisti, la loro grettezza municipale e l’ignoranza abissale, mostrando il peggio di sé, mostrano anche il peggio di noi.
Noi che consentiamo loro di offendere Roma, dove se la spassano coi nostri soldi e da dove, per i loro interessi di bottega, ci impongono il governo del boss flaccido.
Il gradimento del premier è ormai in caduta libera. Solo il 28 per cento degli italiani, spiega su Il Corriere della Sera Renato Mannheimer, lo vuole ancora seduto sulla poltrona di Presidente del Consiglio. La base dell’alleato leghista è talmente in subbuglio da aver suggerito domenica ai vertici del Carroccio di annullare all’ultimo momento il collegamento tra Radio Padania (i cui ascoltatori sono imbufaliti) e la trasmissione Rai di Lucia Annunziata. Poi ci sono le donne. C’è la chiesa. Gli americani, i paesi dell’Unione europea, e addirittura la massoneria. Persino Licio Gelli lo ha mollato. E con un’intervista a Il Tempo(leggi) ha tenuto a farlo sapere in giro.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02 ... reb/93162/