Ottima scelta e presenza forte nel salone quella di
Nomos della Tecno di Foster; si tratta di un tavolo dell''87 tecnologico ed 'architettonico' il cui sistema della base è stato utilizzato prima per agganciare le grandi vetrate presenti nei suoi edifici e poi, proprio il tavolo ha cominciato a popolare gli interni residenziali/commerciali progettati dall'architetto americano.
Necessariamente occorre l'accostamento con sedie 'importanti' perché una seduta qualsiasi rischierebbe di sparire al suo confronto. Come è pericoloso trovo sia pensare a una sedia 'qualsiasi' in policarbonato trasparente, il cui accostamento va mirato perché già è difficile accostare vetro e policarbonato insieme, due trasparenze diverse, due qualità di sedie.
Perciò, intanto, se tieni ad un materiale plastico non costoso, magari bianco od anche colorato per dinamicizzare lo spazio cromaticamente, si potrebbe pensare alle
Pulp di Christophe Pillet per Kristalia, appena presentate in Salone, che secondo me per leggerezza e per le forme organiche ma leggermente squadrate funzionano meglio rispetto alle
Panton chairs (ultima in basso).