#31
Il diritto d'autore nel design è ancora un pò complesso e interpretativo . :shock:
Diciamo che i prodotti citati (Le Corbusiere, Eams,etc) rientravano nella normativa dei 50 anni dalla morte dell'autore, adesso portata a 70 anni.
Però non è così semplice
Queste sono considerazioni da un Giurì del Design tratti alcuni stralci, dai quali si può intuire che non è così semplice la cosa :

ciò che è tecnico si protegge col brevetto (per 20 anni1, o 10 se di livello minore2); ciò che è distintivo col marchio (con tutela potenzialmente perpetua); ciò che è dotato di qualità estetiche col modello (per 15 anni3); ciò che è dotato di carattere creativo col diritto d'autore (per 70 anni dopo la morte dell'autore4). Il sistema cercava di evitare sovrapposizioni, per impedire che ciò che è tecnico (e quindi può essere protetto col brevetto e solo per 20 anni) ottenesse una protezione come ciò che è distintivo (che può avere protezione illimitata nel tempo) e ciò che è bello fosse protetto come ciò che è tecnico, e così via. L'espressione più evidente di tale esigenza (evitare duplicazioni di tutela) era rappresentata dalla norma sulla "scindibilità": le opere di arte applicata (tra le quali venivano fatte rientrare le opere del disegno industriale) non potevano essere protette che col modello di utilità (10 anni) o ornamentale (15 anni), e non ricevevano la protezione del diritto d'autore (tutta la vita più 70 anni) se non quando il loro valore artistico fosse scindibile dal carattere industriale del prodotto a cui erano associate



La tutela del design offerta dal diritto vigente si articola così su tre distinti livelli (complementari):
- la protezione conferita dai disegni e dai modelli comunitari non registrati, per tre anni a partire dalla divulgazione;
- la protezione conferita dai disegni e dai modelli (nazionali o comunitari) registrati, prorogabile fino a 25 anni;
- la protezione conferita dalle leggi nazionali sul diritto d'autore (fino a 70 anni dopo la morte del designer).
Sub a) e b). La tutela sub a) e sub b) renderà generalmente superfluo il ricorso al diritto d'autore (ed eventualmente al diritto dei marchi)16. Infatti il legislatore ha esteso la durata della privativa registrata (sia nazionale che comunitaria) a 25 anni, (ovvero la durata minima che l'art. 7.4 della Convenzione di Berna prescrive per tutela d'autore delle opere delle arti applicate): un arco temporale suscettibile, normalmente, di coprire l'intera esistenza commerciale dei prodotti in cui il design è attuato, rendendo così meno necessario l'intervento suppletivo del diritto d'autore. Ha previsto un periodo di grazia, nel corso del quale i designer possono proporre al mercato le proprie creazioni senza pregiudicarne la registrazione17. Ha infine introdotto, con il design comunitario non registrato, una forma di protezione non soggetta a formalità costitutive, "ibrida", sospesa tra il diritto d'autore, la repressione della concorrenza sleale e la disciplina delle privative industriali


I diversi tipi di violazione

I due diritti si distinguono radicalmente, invece, per quanto riguarda la fattispecie della contraffazione. La violazione del design registrato non richiede alcun elemento soggettivo: perché la fattispecie sia integrata, è sufficiente che un terzo non autorizzato utilizzi o fabbrichi un prodotto, in cui sia incorporato il modello protetto. La violazione del design non registrato, invece, presuppone una componente soggettiva: la conoscenza da parte del contraffattore del modello o del disegno altrui. Il titolare del diritto può in altri termini vietare soltanto la riproduzione consapevole del design (art. 19.2 del Regolamento). Non può invece impedire a terzi di applicare disegni o modelli, che costituiscano il risultato di una creazione indipendente: il diritto è privo della Sperrwirkung (effetto di sbarramento) che caratterizza le privative industriali. Sub c). In tale sistema la tutela d'autore conferita dalle leggi nazionali può assumere rilevanza pratica (residuale) in due ipotesi:
- quando una registrazione (nonostante il periodo di grazia) non sia possibile (ad esempio per le creazioni del passato);
- quando la privativa non registrata e quella registrata siano scadute (ma la durata di 25 anni della prima sarà generalmente sufficiente; la mancata registrazione allo spirare della seconda significherà, invece, che il design è già obsoleto).
La Direttiva non ha uniformato i requisiti che l'opera del design deve soddisfare per accedere alla tutela d'autore, lasciando invece gli Stati membri liberi di definire il "gradiente di originalità" necessario.


etc. etc..
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Torniamo al passato e compriamo dalla persona che ci dà più fiducia.

#33
Dopo tutta stà pappardella, il fatto che un prodotto sia esposto in un qualche museo di arte moderna e non, ha il suo peso. :wink:
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#34
Mcariot ha scritto:Ma come si fà a comprare facendosi il segno della croce ogni volta?
Mah!? :shock:
Mi sà che per alcuni , il risparmio se ne và in ansiolitici e/o calmanti. :lol:
Se spendo 500€ al posto di 5.000€ non mi faccio il segno della croce ... so già che la qualità non sarà eccelsa, leggo semplicemente i pareri dei precedenti acquirenti e via... ;) Mi fanno riflettere di più gli acquisti da 5.000€, dove buona parte del prezzo ripaga le spese di marketing, e non la qualità... :)

Comunque, IMHO, è meglio avere la stessa replica realizzata da case diverse con qualità diverse, e scegliere così quella che rispecchia le proprie esigenze/necessità/possibilità ...

Diciamo che i prodotti citati (Le Corbusiere, Eams,etc) rientravano nella normativa dei 50 anni dalla morte dell'autore, adesso portata a 70 anni.
E che, tra una decina di anni, verranno portati a 100 anni ... e poi a 120 ... e così via! Che vergognosa assurdità ... il tutto in nome delle "solite" lobby (si veda anche il caso dei diritti d'autore nella musica...) ...


P.S.
il paragone con i rolex falsi non esiste proprio, nel caso in esame (oggetti di design realizzati dopo -molto dopo- la morte dell'autore ) si tratta comunque di repliche, siano esse da 500€ o da 5.000€ .

Re: Poltrona Barcelona

#35
Ciao a tutti

tempo fa avevo scritto su questo forum su infurn.
Ebbene ad oggi, dopo 6 mesi non ho ancora visto la mia merce.
Quindi, almeno per il momento sconsiglio a tutti l'acquisto.

Vista la situazione mi sembra doveroso riportarvi la mia esperienza.
L'azienda sta continuando a dirmi che la merce arirverà, ad ogni modo ad oggi non so quando...

Conto di aggiornavi qualora la questione dovesse risolversi (come mi auguro) positivamente!

Re: Poltrona Barcelona

#36
Anche la catena Ovvio le vende in ecopelle bianca o nera a € 499,00 con il vantaggio che si possono provare :wink:
Dal catalogo visionabile su web:
Immagine

Cmq credo che qualsiasi negozio di mobili sia in grado di fornire una copia a prezzi contenuti senza esporsi ai rischi di un'acquisto on-line.
Se può essere utile a qualcuno la Colombini le ha in produzione al costo di circa € 500/600 (mi pare.... :roll: )

Re: Poltrona Barcelona

#37
la poltrona barcellona in ecopelle è come mettersi un vestito da matrimonio senza lavarsi :lol:

La poltrona barcellona deve essere in pelle, meglio ancora se parliamo di una bella pelle pieno fiore!
Chi più spende meno spende, scegliere divani di qualità artigiana è la mossa giusta per arredare il tuo salotto una volta per tutte.

Re: Poltrona Barcelona

#38
Salve a tutti, purtroppo da quando sn scaduti i diritti la producono anche i calzolai.....é ovvio ke le migliori restano sempre quelle di Cassina e Knoll International,ma è vero ke anke il prezzo è eccessivo....Secondo me sono di ottima qualità quelle di Alivar o di Prospettive,il prezzo nn è quanto quello delle aziende sopracitate,ma nemmeno come quelle ke trovate su internet.....Sono realizzate con ottimi materiali(vedi pelle e cromatura)ma soprattutto sn riprodotte nelle misure ORIGINALI(cosa fondamentale ke la maggior parte nn rispetta...).
Quindi il mio consiglio è:
1 Fare attenzione alle saldature,cromature,spessore/qualità pelle.
2 Ke siano riprodotte nelle misure ORIGINALI
3 Ke siano MADE IN ITALY

Ciao

Re: Poltrona Barcelona

#41
chabal ha scritto:
paul ha scritto:Una delle migliori riproduzioni in Italia la trovi su
http://www.archilabdesign.com/products.aspx

Prezzo sui 2.600+IVA
8) interessante..buono a sapersi,
meglio di alivar?
senti paul..per cortesia :lol: mi faresti una classifica :lol: a carattere "mondiale" di tutte le aziende (almeno le prime 100 :lol: ) che riproducono questi?
:wink:
Per alcuni articoli , mi sembrano le foto di un vecchio catalogo di Alivar.Mi sbaglio?
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Torniamo al passato e compriamo dalla persona che ci dà più fiducia.

Re: Poltrona Barcelona

#42
Ammetto che nella fretta mi sono espresso male. Ci sono decine e decine di aziende che riproducono le opere dei Maestri, la maggior parte delle quali situate in Toscana. La stessa Alivar all'inizio mi pare le prendesse da lì. Poichè spesso ho ritirato prodotti da queste aziende, quelle di Archilab (ex Architects, ex MDF exnonmiricordocosaltro) mi sono sembrate le più rifinite.
Tutto qua. Tra l'altro, se proprio lo volete sapere, io cerco sempre di evitare questi prodotti: ormai lo vendono anche le macellerie e, a mio avviso, non basta metterli in casa per dire di avere una bella casa. Cerco sempre cose di design alternative e più esclusive
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Re: Poltrona Barcelona

#45
Ciao se vuoi una ottima barcelona identica a l originale knoll contattami
Sono 21 anni che produco il bauhaus e li conosco benissim
E poi per tutti i diritti non sono caduti specialmente su la barcelona ci sono sempre
Knoll non fa cause in Italia ma i diritti ci sono e come!!!