bradipa66 ha scritto:menchy ha scritto:Cla' ha scritto:Oggi mi dice entusiasta che è stata promossa e la vacanza è meritata.
Mah.
Io la vedo come "E' stata promossa perchè ha fatto il suo dovere".
Alcuni dei miei compagni di scuola (a dire la verità anche qualcuno all'università

) alla promozione ricevevano sempre un regalo.
A me alla promozione m'è sempre stato risposto "brava, bene, bis ma hai fatto solo il tuo dovere...." .
Fortunata te!
A me mia madre ripeteva sempre una fase del nonno (calvinista?): "Hai fatto LA META' del dovere tuo"....
L'ho adottata anche io, ma quest'anno al figlio che ha gli esami abbiamo concesso un bonus per l'acquisto di una cosa che desiderava da tempo, altrimenti la prassi è che non si faccia alcun regalo!
Bradipa, sono andata in confusione.
Siccome ho finito le scuole da un pò non ricordo esattamente se mio padre mi diceva "hai fatto la parte dell'obbligo tuo o hai fatto il tuo dovere...". Telefonargli per chiedere meglio non mi sembra il caso, ecco.

Comunque una delle due.
Dopo aver postato, mi sono resa conto che la mia risposta c'azzeccava poco, visto l'andare avanti del discorso.
Non ho figli, ma la presa di posizione di voi genitori qui mi piace, cioè è in linea col mio pensiero, ma quanto dev'essere tosta poi scontrarsi con realtà completamente opposte?!!! Non mollare mai dal tuo ruolo nella scuola, mi raccomando!
Se tutti la pensassero come voi la scuola secondo me cadrebbe un pò meno a pezzi.
Ma il mio pensiero va anche a quegli insegnanti che si fanno un mazzo così (non tutti ovvio) e soprattutto dal punto di vista del riconoscimento professionale e della motivazione, nada!
Comunque ai miei tempi (anni 90) un professore veniva rispettato sia se aveva i meriti sia se era un puro cazzone (penso al mio prof. di inglese dell'ultimo anno che veniva fatto fesso e coglionato anche se poi alla fine chi c'ha rimesso siamo stati noi, perchè imparando tutto a memoria finito l'ultimo anno avevamo una lacuna insanabile

).
Ricordo i colloqui coi professori come dei pomeriggi interminabili, aspettando quella chiave nella toppa girare e scorgere subito dal viso di mia madre se erano "botte" o "carezze".
E il rispetto per l'insegnante, ma soprattutto per l'adulto!, me lo ricordo come un insegnamento inculcato dai miei sin dalla I elementare.