Contratto architetto?

#1
Buongiorno a tutti...
chiedo scusa se apro un post di cui probabilmente avrete già parlato;

ho da poco acquistato un appartamento che necessita di parecchie ristrutturazioni... mi sto affidando all'architetto che si è occupato anche della ristrutturazione dell'azienda.

Tuttavia il suo preventivo mi ha lasciata un po' perplessa

Lui vuole essere pagato a PERCENTUALE (15% ) , non solo sui lavori, ma anche sui MATERIALI

E' normale questo? Se io vado da castorama e mi scelgo da me una porta sono costretta a pagarne il 15% all'architetto??

Inoltre sono scettica anche perchè temo che, sia l'impresa di ristrutturazione, sia l'architetto, possano, diciamo "esagerare" un po' con i lavori che ci sono da fare, visto che conviene ad entrambi...

Il contratto non è stato firmato e non lo firmerò finchè le cose non saranno messe in chiaro, ma prima di fare figuracce volevo chiedervi:

- è normale un preventivo di questo genere?

- che altro tipo di contratto posso fare con l'architetto? io non lavoro al momento, per cui, pur avendo necessità di un parere professionale, di sicuro non ho bisogno di aiuto nella scelta dei materiali, mobili, eccetera... a quelli vorrei provvedere da me anche perchè so già a chi rivolgermi.

Ringrazio in anticipo chi mi risponderà,
buona giornata a tutti
Cristiana

Re: Contratto architetto?

#2
generalmente è corretto che venga applicata una parcella a percentuale sull'importo lavori, ed è corretto anche che venga applicata anche alle forniture materiali: un tecnico nella ristrutturazione è responsabile tanto della progettazione e della corretta esecuzione del tramezzo o del cartongesso quanto del progetto e corretta posa, nonchè calcolo delle corrette quantità dei pavimenti e dei rivestimenti. Porte e finestre tutto sommato sono un po più al limite, perchè diciamo che richiedono uno sforzo progettuale molto ridotto in confronto all'esborso che in genere richiedono (il discorso in particolare per le finestre cambierebbe in caso di nuova costruzione, in cui il tecnico deve definire modelli, prestazioni termiche, dimensioni e quant'altro di ogni singolo infisso).

Detto ciò, così a pelle mi sembra un po altina la parcella che ti viene richiesta (io mi colloco praticamente a metà di quanto ti ha chiesto :P ) ma potrebbero esserci altri retroscena che non conosco.

Per la questione delle "manovre" sotterranee, in genere si evitano con due "stratagemmi": 1. la parcella del tecnico viene definita all'inizio dei lavori attraverso un accordo tra le parti, e questa non subirà variazioni anche al variare dell'importo complessivo lavori 2. il progetto fatto inizialmente verrà tradotto sempre dal tecnico in un capitolato d'opere che, quotato dall'impresa, rappresenterà le opere che dovranno essere eseguite: le eventuali varianti potranno scaturire solo o da problemi non prevedibili prima dell'inizio dei lavori oppure da tua precisa volontà. Con questi due elementi è difficile che ci siano manovre sotterranee, soprattutto se il capitolato lo fai girare per diverse imprese, sia tue che di conoscenza dell'architetto, in modo da confrontare le cifre fin dall'inizio.
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Re: Contratto architetto?

#3
Io eviterei un contratto dove non siano già definite le cifre dall'inizio, budget della ristrutturazione e la sua retribuzione. Anche perchè, sarà sicuramente onesto, però con un contratto così nulla gli vieterebbe di importi, o, meglio, consigliarti, soluzioni + costose a discapito di altre + economiche ed altrettanto valide. Il tutto tralasciando il discorso materiali e scontistica.
Io prima di affidarmi alla cieca, fisserei bene il budget della ristrutturazione e lo inserirei nel contratto.

Re: Contratto architetto?

#4
cristiana ha scritto:Lui vuole essere pagato a PERCENTUALE (15% ) , non solo sui lavori, ma anche sui MATERIALI

[...]

- è normale un preventivo di questo genere?

- che altro tipo di contratto posso fare con l'architetto? io non lavoro al momento, per cui, pur avendo necessità di un parere professionale, di sicuro non ho bisogno di aiuto nella scelta dei materiali, mobili, eccetera... a quelli vorrei provvedere da me anche perchè so già a chi rivolgermi.
quanto alla sua parcella, non conoscendo bene l'entità dei lavori di ristrutturazione non posso dire se la percentuale sia eccessiva.

solitamente, quando si tratta di pratiche per opere interne, si ragiona in termini diversi, preventivando quante e quali pratiche si dovranno predisporre.

fare un calcolo a percentuale potrebbe pure essere penalizzante!
se un cliente sposta semplicemente un tramezzo, dal punto di vista del capitolato potrebbe essere relativamente poco costoso (poche migliaia di euro, escludendo appunto i materiali delle finiture di pavimenti e rivestimenti): chi si accontenterebbe del 15% di questa sommetta per redigere una SCIA, un DOCFA per variazione catastale, un piano della sicurezza?

io, da architetto, farei un preventivo per progetto+direzione lavori+pratica edilizia, un preventivo per la variazione catastale, un preventivo per il coordinamento della sicurezza, tenendo conto che la prima parte potrebbe essere quella più "difficile" (talvolta i clienti cambiano idea mille volte e fanno rifare il progetto all'infinito, anche in corso d'opera).
e poi proporrei una parcella anche per la "direzione artistica", ovvero per il supporto nella scelta dei materiali, indipendentemente da quanto il committente decide di investire per finiture di lusso o no.
la prassi è che i fornitori stessi propongano una percentuale al progettista che porta loro i clienti, ma io chiedo di girare quella percentuale al cliente sotto forma di sconto :wink:

se tu non hai bisogno di quest'ultimo "servizio di accompagnamento per le scelte", allora accetterai solo la prima parte del preventivo, con l'architetto che svolge semplicemente il ruolo di progettista e di tecnico.

Re: Contratto architetto?

#5
big Lebowski ha scritto:Io eviterei un contratto dove non siano già definite le cifre dall'inizio, budget della ristrutturazione e la sua retribuzione. Anche perchè, sarà sicuramente onesto, però con un contratto così nulla gli vieterebbe di importi, o, meglio, consigliarti, soluzioni + costose a discapito di altre + economiche ed altrettanto valide. Il tutto tralasciando il discorso materiali e scontistica.
Io prima di affidarmi alla cieca, fisserei bene il budget della ristrutturazione e lo inserirei nel contratto.
A un cliente tempo ha ho detto che non mi permetterei mai di offenderlo suggerendogli la soluzione più economica... ancora ride!
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Re: Contratto architetto?

#7
Marcvsrvs ha scritto:
COstudio ha scritto: la prassi è che i fornitori stessi propongano una percentuale al progettista che porta loro i clienti, ma io chiedo di girare quella percentuale al cliente sotto forma di sconto :wink:
e fai bene perché è una prassi illegale ai limiti della truffa ;)
che viene praticata in ogni angolo d'italia :wink:

Re: Contratto architetto?

#8
concordo con marcusrus!
Pensa che anche noi, in genere abbiamo sconti a dx e a manca: ebbene, gli sconti che le aziende fornitrici farebbero a me, vengono girati ai miei committenti. Io sono già pagato da loro ( e mica poco, a volte!) e quindi non c'è alcun motivo per intascare sottobanco altri denari.
E quindi piastrelle, pavimenti in legno, sanitari ed altro, vengono pagati direttamente dal committente al prezzo che i fornitori farebbero a me.
Certo, a volte gli artigiani non sono contenti (quelli che vengono imposti dal committente) perchè così rinunciano ad una parte consistente del loro guadagno.....

Re: Contratto architetto?

#9
Olabarch ha scritto: Pensa che anche noi, in genere abbiamo sconti a dx e a manca: ebbene, gli sconti che le aziende fornitrici farebbero a me, vengono girati ai miei committenti. Io sono già pagato da loro ( e mica poco, a volte!) e quindi non c'è alcun motivo per intascare sottobanco altri denari.
E quindi piastrelle, pavimenti in legno, sanitari ed altro, vengono pagati direttamente dal committente al prezzo che i fornitori farebbero a me.
esattamente quello che penso io.
a maggior ragione non capisco perché l'architetto contattato da Cristiana le chiede pure una percentuale sui materiali!
già la prenderà dal fornitore (perché scommetto che è uno di quelli che, diversamente da noi, prende le stecche sottobanco), poi ricarica pure sul cliente? :shock:
Olabarch ha scritto:Certo, a volte gli artigiani non sono contenti (quelli che vengono imposti dal committente) perchè così rinunciano ad una parte consistente del loro guadagno.....
perché? perché devono fare lo sconto al cliente?
in alternativa darebbero una percentuale a te, a loro che cosa cambia?
certo, preferirebbero clienti privati non portati da te, se è questo che intendi, così nessuna percentuale di sconto a nessuno.
però intanto devono star contenti perché tu mandi la clientela da loro, e non allo sbaraglio!

Re: Contratto architetto?

#10
Re: Contratto architetto?
da CAFElabstudio » 08/07/11 11:18

big Lebowski ha scritto:
Io eviterei un contratto dove non siano già definite le cifre dall'inizio, budget della ristrutturazione e la sua retribuzione. Anche perchè, sarà sicuramente onesto, però con un contratto così nulla gli vieterebbe di importi, o, meglio, consigliarti, soluzioni + costose a discapito di altre + economiche ed altrettanto valide. Il tutto tralasciando il discorso materiali e scontistica.
Io prima di affidarmi alla cieca, fisserei bene il budget della ristrutturazione e lo inserirei nel contratto.


A un cliente tempo ha ho detto che non mi permetterei mai di offenderlo suggerendogli la soluzione più economica... ancora ride!



Vabbè, non era quello che intendevo :roll: . Ovviamente l'architetto deve essere giustamente retribuito per il suo lavoro, poi per me può calcolarsi la parcella come meglio crede, pure a percentuale, solo che io vorrei avere tutti i numeri, per quanto possibile, pure l'ammontare della parcella, già prima di firmare il contratto, proprio per evitare spiacevoli sorprese.

Re: Contratto architetto?

#11
per me può calcolarsi la parcella come meglio crede, pure a percentuale, solo che io vorrei avere tutti i numeri, per quanto possibile, pure l'ammontare della parcella, già prima di firmare il contratto, proprio per evitare spiacevoli sorprese.
Guarda che non c'è nulla di anormale in quello che chiedi! Nelle nostre libere professioni (architetti, ingegneri, geometri) l'onorario viene pagato a percentuale sull'importo COMPLESSIVO dei lavori.
Che si tratti di progettazione architettonica, di valutazioni, di stime, di consulenze.
Ma, come dicevano anche altri, puoi stabilire un forfait.
certo, preferirebbero clienti privati non portati da te, se è questo che intendi, così nessuna percentuale di sconto a nessuno.
Non so quanto li preferirebbero! Tieni conto che noi siamo anche una sorta di "garanzia" per l'artigiano! In fin dei conti noi siamo i primi a venire a contatto col committente/cliente e generalmente sappiamo se questo fa il furbetto..... pagamenti in ritardo, scuse campate in aria per procrastinare il pagamento ecc. ecc. E ti puoi immaginare se io giro ai miei artigiani un cliente così! Mica li metto nei casini....... E' per questo che i clienti che arrivano da loro sono, in un certo qual modo, già testati da noi in prima persona!
perché? perché devono fare lo sconto al cliente?
in alternativa darebbero una percentuale a te, a loro che cosa cambia?

Mi sono espresso male: intendevo che gli artigiani godono di sconti (perfino maggiori di quelli che praticano a noi le aziende produttrici) che non girano al cliente, tutt'altro! Ti faccio un esempio recentissimo: pavimento in legno prezzo di listino 230, prezzo a me 130, prezzo di un posatore al cliente finale 230 + posa ecc. ecc. 30= 260/mq.
Te capì?
Inutile dire che gli artigiani che lavorano con noi sanno esattamente la nostra procedura e nessuno si azzarda a lamentarsi, altrimenti sa benissimo che con noi non lavora più! Per carità, non è che noi si possa garantire lavoro continuativo a tutti, però, di questi tempi, trovar clienti sani che paghino... non è facile. E i nostri pagano tutti. :wink:

Re: Contratto architetto?

#12
big Lebowski ha scritto:Vabbè, non era quello che intendevo :roll: . Ovviamente l'architetto deve essere giustamente retribuito per il suo lavoro, poi per me può calcolarsi la parcella come meglio crede, pure a percentuale, solo che io vorrei avere tutti i numeri, per quanto possibile, pure l'ammontare della parcella, già prima di firmare il contratto, proprio per evitare spiacevoli sorprese.
questo è condivisibile, però vale per lavori chiavi in mano, qui parliamo di rivolgersi ad un consulente, progettista, senza impresa propria.

Il punto è che in questi lavori d'interni, noi andiamo a imporre un ordine nuovo su uno preesistente, c'è sempre un grado d'incertezza, possono sorgere mille problemi dovuti ai motivi più disparati,
da quelli "tecnici" della casa, cattivi lavori fatti in passato,
all'impresa che non ha le carte in regola o non si presenta in cantiere,
ai paletti posti dal cliente, che a volte sono vere e proprie "nevrosi"
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Re: Contratto architetto?

#13
nevrosi"
Nooooooooo... che dici!!!!
E quello che sta in cantiere 8 ore al giorno a dar fastidio agli artigiani?
E quello che cambia le cose in cantiere e fa spostare pareti, prese, attacchi?
E sai io cosa faccio? Metto un bel cartello "Qualunque modifica non ordinata dalla DL per iscritto NON VERRA' PAGATA".
Sai quanti problemi ho risolto???? :wink:

Re: Contratto architetto?

#14
per non parlare del fatto che, spesso (se non sempre), per redigere un capitolato preciso delle opere bisogna aver già fatto il progetto interamente.
come posso io presentare il mio preventivo insieme al capitolato preciso sin dall'inizio???
e se poi non mi viene confermato l'incarico?
a me è già successo, di trovarmi di fronte al cliente che voleva solo sapere quanto gli sarebbe venuto a costare tutto l'intervento, e che poi ha deciso di non fare nulla.
intanto io gli avevo già fatto la gran parte del lavoro :evil:

no, no, mai più!

io presento il mio preventivo, basandomi su una stima approssimativa della consistenza dei lavori.
il più delle volte mi tocca mangiarmi le mani per non aver preventivato le infinite varianti del cliente (se ne preventivo infinite, lui ne pensa infinite+N).
e poi gli anticipo qual è il range entro cui si sposterà probabilmente la sua spesa per i lavori.
ma un capitolato finito lo posso fare solo quando ho la sua risposta su quali e quanti muri vuole demolire e ricostruire, su quale finitura ha scelto e così via.

Re: Contratto architetto?

#15
Olabarch ha scritto: "Qualunque modifica non ordinata dalla DL per iscritto NON VERRA' PAGATA".
Bell'idea!

COstudio ha scritto: e se poi non mi viene confermato l'incarico?
a me è già successo, di trovarmi di fronte al cliente che voleva solo sapere quanto gli sarebbe venuto a costare tutto l'intervento, e che poi ha deciso di non fare nulla.
intanto io gli avevo già fatto la gran parte del lavoro :evil:
Beh infatti qui si parla sempre di quant'è inaffidabile l'impresa e di quanto è esoso il professionista,
parliamo dei clienti che una volta ricevuto il preliminare ti dicono candidamente che devono guardare anche i progetti degli altri architetti che hanno chiamato?
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