Progettare tenendo in considerazione l'orientamento del sole

#1
Mi appresto a progettare dal nulla la mia casa in bioedilizia, ed ho il vantaggio di avere più completa carta bianca.
Ovviamente mi appoggerò alla sapiente conoscenza dell'architetto dello studio di progettazione dell'impresa costruttrice,
ma vorrei prima provare a mettere giù una piantina per iniziare a ragionare su quelli che sono gli spazi a disposizione e come organizzare le varie arie della casa.

A questo punto, avendo sotto mano la planimetria del terreno e la sua disposizione nei confronti dei punti cardinali, mi chiedo:
quale sarebbe l'esposizione migliore?
verso quale lato immaginarmi più vetrate per un maggiore "sfruttamento" del riscaldamento solare?
o quale altro aspetto tenere in considerazione rispetto all'orientamento del terreno?

Grazie

Re: Progettare tenendo in considerazione l'orientamento del

#2
Imposta la casa secondo l'asse equisolare calcolando la giacitura secondo la tua latitudine.
E' fortemente consigliato di tener conto della posizione del sole ai solstizi nella proiezione di portici e coperture.
Se non sbaglio l'Enea mette a disposizione un programma per calcolare la carta del sole, on line è disponibile anche una carta dei venti dominanti, ma devi tenere conto di rilievi ed alberature.

ciao
CAFElab.it studio di architettura a Roma

Coffee break | the italian way of design il blog

CASA: guida alla ristrutturazione - gratis per te!

Re: Progettare tenendo in considerazione l'orientamento del

#4
Comprendo il trasporto che può suscitare la costruzione della propria casa, ma cimentarsi nella progettazione architettonica senza basi è praticamente impossibile..Quando avrai un progetto in mano, magari potremmo discutere delle migliorie, se possibili. Intanto ti posso dare un consiglio, vai a visitarti qualche vecchio casale o cascina o trullo (non so di dove sei..), comunque un'architettura rurale..potrai annotarti interessassimi appunti che possono riguardare orientamenti, distribuzioni interne, particolari costruttivi... Fino a qualche decennio fa la bioarchitettura era fatta dai contadini!
Architettura e Interior Design

Re: Progettare tenendo in considerazione l'orientamento del

#5
Hai perfettamente ragione, senza basi faccio solo castelli in aria...per questo mi affiderò sicuramente al progettista dell'impresa.
Ma in ogni posto dove vado, per mettere giù un preventivo (di massima!!) mi chiedono se ho un'idea di come mi piacerebbe la planimetria della casa, in modo approssimativo che poi tanto la si riguarda insieme.
Ma proprio per perderci un po' di tempo, mi piacerebbe capire da me in partenza almeno alcuni aspetti, e sapere se mettere la cucina a nord oppure a sud (per esempio) potrebbe essere un buon punto di partenza.
Tutto qui!

Sono della provincia di Torino..ed il terreno sarebbe nel Roero...nella zona di Alba...ed avrò sicuramente modo di guardare ed annotarmi le scelte di orientamento dei casali delle campagne piemontesi...ottimo suggerimento!!

Re: Progettare tenendo in considerazione l'orientamento del

#6
Mi dispiace ma non sono daccordo,
sinceramente spero che la laurea in architettura mi abbia insegnato a progettare in maniera un pò più rigorosa ed efficente di un contadino analfabeta del 700!
Un architetto con alle spalle conoscenze ed esperienza sa leggere un'architettura tradizionale, coglierne pregi, difetti e limiti.
Perchè l'architettura in pietra e legno è fatta di limiti bucature piccole, luci corte, sbalzi impossibili, materiali massicci... è dal 1894 che a Torino che ci siamo lasciati alle spalle questi limiti.
Il, in mancanza di un termine migliore, non-addetto-ai-lavori di fronte ad una costruzione tradizionale vedrà quant'è bello il mattoncino e quanto sono belli quei coppi col muschio sopra...

Per forza che poi le nostre periferie sono appestate da quelle casette coi muri anticati quando non in finta pietra, quelle robe strane... con gli archetti nei portici, rampanti, tagliati in due, coi capitelli, colle gargolle, col tetto in finto coppo anticato e canne fumarie degne di Andersen, che ti aspetti che venga fuori la strega da un momento all'altro.

Pintale, ti consiglierei di farti un elenco preciso degli ambienti necessari, raccogliere foto su come vorresti che fosse lo stile della casa e presentarlo all'architetto, ci penserà lui al progetto.
Se sei incuriosito dalla questione dell'orientamento, la cosa è lodevole e rispettabile, vedrai che in giro sulla rete troverai spiegazioni chiare su asse equisolare e carta stereometrica, ma è un pò come cercarsi le malattie da soli su wikipedia...

PS ed è veramente un caso, domani ci dovrebbe essere un post sul ns blog proprio sull'argomento :D
CAFElab.it studio di architettura a Roma

Coffee break | the italian way of design il blog

CASA: guida alla ristrutturazione - gratis per te!

Re: Progettare tenendo in considerazione l'orientamento del

#7
Hai frainteso il mio discorso. Non ho suggerito all'amico/a Pintale di scopiazzare una cascina con la sua bella patina e le fessurazioni rustiche. Ho proposto di esaminare nel tessuto edilizio rurale, ciò per cui ha iniziato questa discussione, ovvero la considerazione dell'orientamento dell'edificio e degli ambienti interni rispetto ai punti cardinali. I criteri di progettazione bioclimatica non sono di certo cambiati, almeno in forma concettuale. Il sole è sempre stato dove lo vediamo ora, i venti non sono cambiati ne tantomeno le stagioni. Per questo non scomoderei nelle tombe quei contadini analfabeti del 700 che pur senza laurea sapevano costruire involucri altamente efficienti per il tempo.

Per terminare, senza alcuna polemica, se l'intenzione del "principiante" o "non addetto ai lavori" è quella di comprendere, magari in maniera indiretta, le questioni che legano l'edificio al territorio circostante e alle condizioni climatiche, rinnovo senza alcun timore l'invito alla "lettura" dell'architettura rurale.
Architettura e Interior Design

Re: Progettare tenendo in considerazione l'orientamento del

#8
Ma non ha la giusta formazione per leggere l'architettura come la leggi tu da architetto, tanto varrebbe che gli dicessi: "Vai al politecnico e seguire le lezioni"
( Senza offesa eh!! )
Lo so che è imprescindibile studiare i sistemi tradizionali, ma fa parte della cultura personale dei professionisti.

il tuo è un discorso "pericoloso":

"quei contadini analfabeti del 700 che pur senza laurea sapevano costruire involucri altamente efficienti per il tempo"

Già per qualche distorta concezione il pubblico ci ritiene artisti e pensa ci preferisce i geometri ( qualcuno avrà mai confrontato i piani di studi? ) se basta un contadino analfabeta a fare bene una casa, tutta la professionalità dell'architetto a che serve? a scegliere i coloretti sui muri?

Ti faccio un esempio, stiamo facendo una campagna di rilievi in abruzzo nei paesi terremotati, per fare il lavoro ci trasferiamo di volta in volta per alcuni giorni in un borgetto medioevale dove abbiamo trovato alloggio.
Casa a schiera medioevale restaurata benissimo, proprietari gentili e disponibili, pietra a vista, camino, hanno preso una madia e ne hanno ricavato una piccola cucina, bellissimo!
Però... la sala principale ha una sola finestra, 40x60, devi stare tutto il giorno con la porta aperta, sennò è buio.
la stanza da letto, sulla torretta, col soffitto a cassettoni, bella quanto vuoi... una sola finestra pure lì, piccola che quasi non ti ci puoi affacciare.

Io non dubito che il costruttore originale sapesse cosa stava facendo, ma la casa è lontanissima da quelli che sono gli standard abitativi moderni;
la cucina, un tempo relegata nel lato freddo della casa, ormai per cause di metratura è un tutt'uno con il "living", non può stare a nord, così come i bagni che adesso noi realizziamo come spa in miniatura non stanno più appesi fuori o incastrati fra un vicolo e l'altro.

Per terminare la mia filippica, rivendico la superiorità dell'architetto del 2011 sull'artigiano medioevale e vi auguro Buone Vacanze! :D

PS
il post promesso, molto superficiale: Coffee Break - idee per i tuoi spazi: Orientamento e abitazione
CAFElab.it studio di architettura a Roma

Coffee break | the italian way of design il blog

CASA: guida alla ristrutturazione - gratis per te!