buongiorno a tutti... mi piacerebbe avere il vostro consiglio.
Il cugino di mia moglie ha un'impresa edile (prosegue l'attività del papà, quindi zio di mia moglie)... lavora bene con grande cura e professionalità (lo posso dire perchè hanno costruito la nostra casa ed ho seguito costantemente i lavori).
Fin qui tutto bene, l'attività era ben avviata, non hanno mai dovuto cercarsi i clienti... non hanno mai dovuto vendere prima di costruire... non hanno mai dovuto fare conti di sorta per verificare la fattibilità e le possibilità di guadagno... etc. etc. (con tutti i rischi che questo comporta... mi ha sempre fatto arrabbiare il loro approccio)
I problemi nascono nell'ultimo periodo... il mercato si è completamente fermato (lo è da tempo, ma ora è insostenibile) ... anche chi lavora bene ha parecchio invenduto. Quindi o si abbassano drasticamente i prezzi (e la qualità) oppure non si lavora.
Per ora tengono duro... ma non credo possano proseguire a lungo, tanto vale chiudere tenersi i soldi e investirli in altro.
Solo i 6 operai costano all'impresa 25000euro/mese... regolarmente assunti... pagati sia che si lavori o non si lavori ovviamente.
Ultimamente ha fatto alcuni preventivi dove si è scoperto essere più caro del 30-40% alcune volte la concorrenza usciva con prezzi inferiori ai suoi costi... vai a spiegare che la qualità è diversa in un momento economico come questo... vai a spiegare che molti hanno operai in nero... o magari non pagano i fornitori per star dentro..
Ora mi piacerebbe aiutarlo, mi piacerebbe dare qualche idea di sviluppo.. e analizzando la situazione penso che:
- non convenga più avere operai dipendenti fissi. Tanto vale subappaltare a squadre al ribasso controllando organizzazione e qualità generica. (lo so che per l'operaio di turno sembrerà una bestemmia.. ma se l'impresa chiude non lavori uguale.. quindi che si fa?)
- sia necessario specializzarsi. Chi guadagna oggi non è chi lavora bene o chi costa meno... è chi fa qualcosa di diverso con meno concorrenza... magari chi vende un servizio e non un prodotto... chi non ha magazzino... chi lavora sul venduto.
Il punto è cosa fare... al momento non ho grandi idee... magari vi viene in mente qualcosa... anche come clienti...
... esiste qualcosa nella costruzione della vostra casa che avete pagato caro ma ritenendolo giusto perchè di qualità e necessario?
E i professionisti come vedono la situazione?
Io non credo possa cambiare nei prossimi 5 anni...
Re: impresa edile
#2Ciao Effector il tuo discorso è interessante e mi piacerebbe conoscere le risposte degli esperti. Ma volevo a tal proposito chiedere se il nuovo si vende con difficoltà oggi non c'è tanto lavoro per le imprese edili sui ripristini e rifacimenti di palazzi anni 60 e di tuttti i palazzi che necessitano restauri e sono tantissimi?
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero
Re: impresa edile
#3l'impresa si occupa anche di ristrutturazioni.
Il mercato ha qualche richiesta in più ma spesso una ristrutturazione costa più del nuovo.
E il problema è sempre il solito, qualcuno applica prezzi troppo bassi per essere in regola...
Il mercato ha qualche richiesta in più ma spesso una ristrutturazione costa più del nuovo.
E il problema è sempre il solito, qualcuno applica prezzi troppo bassi per essere in regola...
Re: impresa edile
#5Ti ho scritto un messaggio in privato.
Silvia Berra
| Colors Lab |
| Psicologia & Interior Design |
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Re: impresa edile
#6Difficile fare un discorso nello specifico senza avere dettagli più approfonditi sull'attività dell'azienda (non hai scritto la zona d'italia in cui opera...o non l'ho letto io?
), comunque in questi tempi di profondissima crisi ti posso dire, intanto, partendo dalle tue ipotesi:
- il subappalto lo fanno tutte le imprese, dato che è oggi impossibile avere all'interno del proprio personale tutte le maestranze possibili immaginabili. Quindi converrebbe - se possibile - ridurre il personale a quelle due-tre figure-chiave dell'azienda, che possono essere magari il muratore "mani di fata" o il pittore "michelangelo" oppure ancora l'idraulico "genio". Gli altri dipendenti possono essere aiutati nell'istituirsi la famosa partita iva, e quindi subappaltargli lavori "a cottimo" in base alle effettive commesse. Purtroppo oggi si vuole sempre di più e sempre a meno, generalmente a discapito della qualità. Il nero comunque è un cancro che questo paese non si leverà mai, a meno di non cambiare radicalmente il sistema economico e soprattutto quello fiscale, cosa davvero difficile visto l'andazzo degli ultimi tempi. Considera che alcuni imprenditori con cui ho collaborato hanno fatto questa operazione con TUTTI i dipendenti.
- la differenziazione è oggi effettivamente l'unica via per rimanere a galla. Io non sono particolarmente esperto del nuovo, anche se ho progettato e progetto anche nuove costruzioni, ma nella ristrutturazione di medio-alto livello ho visto che per esempio su Roma c'è un po carenza di maestranze in grado di fare pitture speciali oggi molto richieste (giorgio graesan o comunque tutte le pitture particolari che ormai tutti i produttori propongono) - anzi purtroppo spesso le maestranze si avventano su questi prodotti senza proprio capirne nemmeno lo spirito - oppure ancora c'è carenza di elettricisti specializzati nel domotico domestico (il sistema BUS è il più adatto ad impieghi domestici), e calcola che qui si stanno un poco abbassano i costi e quindi tra poco esploderà il settore; o ancora non ho mai trovato - e ne ho cercate! - una azienda che sia veramente esperta nel realizzare impianti di riscaldamento a pavimento nelle ristrutturazioni (bisogna utilizzare tecnologie ed accortezze completamente diverse dalla nuova costruzione): tutti sempre vagheggiano di costi troppo alti e problemi troppo insormontabili. Anche lo specializzarsi
Potrebbe poi essere d'aiuto proporsi sul mercato come azienda in grado di offrire un "pacchetto completo" per esempio per il recupero dei sottotetti - cosa secondo me ancora molto sottovalutata dal mercato, ma che per esempio qui a Roma potrebbe trovare intessanti applicazioni senza incidere ulteriormente sul territorio già massacrato - e per cercare l'avallo dei condomini si potrebbe proporre una ristrutturaizone con capitali propri, per poi rivendere il costruito in zone in cui il mercato è già sviluppato (sono comunque sempre operazioni da valutare attentamente, come nel nuovo), o ancora come azienda "specializzata" negli ampliamenti con piano casa, in grado di offrire anche l'apporto tecnico-burocratico qualora il cliente non ne sia già fornito (non è raro che io venga presentato da imprese di mia conoscenza ai loro clienti).
se mi viene in mente altro scriverò un altro post.

- il subappalto lo fanno tutte le imprese, dato che è oggi impossibile avere all'interno del proprio personale tutte le maestranze possibili immaginabili. Quindi converrebbe - se possibile - ridurre il personale a quelle due-tre figure-chiave dell'azienda, che possono essere magari il muratore "mani di fata" o il pittore "michelangelo" oppure ancora l'idraulico "genio". Gli altri dipendenti possono essere aiutati nell'istituirsi la famosa partita iva, e quindi subappaltargli lavori "a cottimo" in base alle effettive commesse. Purtroppo oggi si vuole sempre di più e sempre a meno, generalmente a discapito della qualità. Il nero comunque è un cancro che questo paese non si leverà mai, a meno di non cambiare radicalmente il sistema economico e soprattutto quello fiscale, cosa davvero difficile visto l'andazzo degli ultimi tempi. Considera che alcuni imprenditori con cui ho collaborato hanno fatto questa operazione con TUTTI i dipendenti.
- la differenziazione è oggi effettivamente l'unica via per rimanere a galla. Io non sono particolarmente esperto del nuovo, anche se ho progettato e progetto anche nuove costruzioni, ma nella ristrutturazione di medio-alto livello ho visto che per esempio su Roma c'è un po carenza di maestranze in grado di fare pitture speciali oggi molto richieste (giorgio graesan o comunque tutte le pitture particolari che ormai tutti i produttori propongono) - anzi purtroppo spesso le maestranze si avventano su questi prodotti senza proprio capirne nemmeno lo spirito - oppure ancora c'è carenza di elettricisti specializzati nel domotico domestico (il sistema BUS è il più adatto ad impieghi domestici), e calcola che qui si stanno un poco abbassano i costi e quindi tra poco esploderà il settore; o ancora non ho mai trovato - e ne ho cercate! - una azienda che sia veramente esperta nel realizzare impianti di riscaldamento a pavimento nelle ristrutturazioni (bisogna utilizzare tecnologie ed accortezze completamente diverse dalla nuova costruzione): tutti sempre vagheggiano di costi troppo alti e problemi troppo insormontabili. Anche lo specializzarsi
Potrebbe poi essere d'aiuto proporsi sul mercato come azienda in grado di offrire un "pacchetto completo" per esempio per il recupero dei sottotetti - cosa secondo me ancora molto sottovalutata dal mercato, ma che per esempio qui a Roma potrebbe trovare intessanti applicazioni senza incidere ulteriormente sul territorio già massacrato - e per cercare l'avallo dei condomini si potrebbe proporre una ristrutturaizone con capitali propri, per poi rivendere il costruito in zone in cui il mercato è già sviluppato (sono comunque sempre operazioni da valutare attentamente, come nel nuovo), o ancora come azienda "specializzata" negli ampliamenti con piano casa, in grado di offrire anche l'apporto tecnico-burocratico qualora il cliente non ne sia già fornito (non è raro che io venga presentato da imprese di mia conoscenza ai loro clienti).
se mi viene in mente altro scriverò un altro post.
Re: impresa edile
#7grazie m. aspettavo un commento costruttivo. L'impresa opera in brianza, Lombardia.Marcvsrvs ha scritto:Difficile fare un discorso nello specifico senza avere dettagli più approfonditi sull'attività dell'azienda (non hai scritto la zona d'italia in cui opera...o non l'ho letto io?),
ok e questo credo sia il passo imminente.Marcvsrvs ha scritto: comunque in questi tempi di profondissima crisi ti posso dire, intanto, partendo dalle tue ipotesi:
- il subappalto lo fanno tutte le imprese, dato che è oggi impossibile avere all'interno del proprio personale tutte le maestranze possibili immaginabili. Quindi converrebbe - se possibile - ridurre il personale a quelle due-tre figure-chiave dell'azienda, che possono essere magari il muratore "mani di fata" o il pittore "michelangelo" oppure ancora l'idraulico "genio". Gli altri dipendenti possono essere aiutati nell'istituirsi la famosa partita iva, e quindi subappaltargli lavori "a cottimo" in base alle effettive commesse. Purtroppo oggi si vuole sempre di più e sempre a meno, generalmente a discapito della qualità.
tutti in nero... andiamo beneMarcvsrvs ha scritto: Il nero comunque è un cancro che questo paese non si leverà mai, a meno di non cambiare radicalmente il sistema economico e soprattutto quello fiscale, cosa davvero difficile visto l'andazzo degli ultimi tempi. Considera che alcuni imprenditori con cui ho collaborato hanno fatto questa operazione con TUTTI i dipendenti.
ok buono a sapersiMarcvsrvs ha scritto: - la differenziazione è oggi effettivamente l'unica via per rimanere a galla. Io non sono particolarmente esperto del nuovo, anche se ho progettato e progetto anche nuove costruzioni, ma nella ristrutturazione di medio-alto livello ho visto che per esempio su Roma c'è un po carenza di maestranze in grado di fare pitture speciali oggi molto richieste (giorgio graesan o comunque tutte le pitture particolari che ormai tutti i produttori propongono) - anzi purtroppo spesso le maestranze si avventano su questi prodotti senza proprio capirne nemmeno lo spirito
mah qui abbiamo l'imbarazzo della scelta... troppa concorrenza.Marcvsrvs ha scritto: - oppure ancora c'è carenza di elettricisti specializzati nel domotico domestico (il sistema BUS è il più adatto ad impieghi domestici), e calcola che qui si stanno un poco abbassano i costi e quindi tra poco esploderà il settore; o ancora non ho mai trovato - e ne ho cercate!
si in effetti mi sembra un po' complesso ma credo si possa fare.Marcvsrvs ha scritto: - una azienda che sia veramente esperta nel realizzare impianti di riscaldamento a pavimento nelle ristrutturazioni (bisogna utilizzare tecnologie ed accortezze completamente diverse dalla nuova costruzione): tutti sempre vagheggiano di costi troppo alti e problemi troppo insormontabili. Anche lo specializzarsi
ci devo pensareMarcvsrvs ha scritto: Potrebbe poi essere d'aiuto proporsi sul mercato come azienda in grado di offrire un "pacchetto completo" per esempio per il recupero dei sottotetti - cosa secondo me ancora molto sottovalutata dal mercato, ma che per esempio qui a Roma potrebbe trovare intessanti applicazioni senza incidere ulteriormente sul territorio già massacrato - e per cercare l'avallo dei condomini si potrebbe proporre una ristrutturaizone con capitali propri, per poi rivendere il costruito in zone in cui il mercato è già sviluppato (sono comunque sempre operazioni da valutare attentamente, come nel nuovo), o ancora come azienda "specializzata" negli ampliamenti con piano casa, in grado di offrire anche l'apporto tecnico-burocratico qualora il cliente non ne sia già fornito (non è raro che io venga presentato da imprese di mia conoscenza ai loro clienti).
grazie!Marcvsrvs ha scritto: se mi viene in mente altro scriverò un altro post.
Re: impresa edile
#8giusto una precisazione: quando scrivevo delle aziende che lo fanno tutte, mi riferivo al fatto che licenziano per "riassumere" in subappalto a cottimo lo stesso operaio che nel frattempo si è aperto la partita iva. 

Re: impresa edile
#9.... diciamo che non sta succedendo nulla di nuovo!
Già 20 anni fa qui arrivavano le squadre dal Veneto (Treviso) e in 2 giorni tiravano 1000 mq di intonaco e tornavano a casa!
La differenza è che oggi si preferiscono lavoratori extra-italiani e quindi "sospetto" che si paghino meno....
Poi, certamente, l'andamento del mercato è differente, così come le pretese dei committenti e la volontà di pagare che ormai è ridotta al lumicino. Non per niente sguazziamo con le consulenze per il tribunale, visto che il tasso di litigiosità è aumentato !
Già 20 anni fa qui arrivavano le squadre dal Veneto (Treviso) e in 2 giorni tiravano 1000 mq di intonaco e tornavano a casa!
La differenza è che oggi si preferiscono lavoratori extra-italiani e quindi "sospetto" che si paghino meno....
Poi, certamente, l'andamento del mercato è differente, così come le pretese dei committenti e la volontà di pagare che ormai è ridotta al lumicino. Non per niente sguazziamo con le consulenze per il tribunale, visto che il tasso di litigiosità è aumentato !
Re: impresa edile
#10.... diciamo che non sta succedendo nulla di nuovo!
Già 20 anni fa qui arrivavano le squadre dal Veneto (Treviso) e in 2 giorni tiravano 1000 mq di intonaco e tornavano a casa!
La differenza è che oggi si preferiscono lavoratori extra-italiani e quindi "sospetto" che si paghino meno....
Poi, certamente, l'andamento del mercato è differente, così come le pretese dei committenti e la volontà di pagare che ormai è ridotta al lumicino. Non per niente sguazziamo con le consulenze per il tribunale, visto che il tasso di litigiosità è aumentato !
Già 20 anni fa qui arrivavano le squadre dal Veneto (Treviso) e in 2 giorni tiravano 1000 mq di intonaco e tornavano a casa!
La differenza è che oggi si preferiscono lavoratori extra-italiani e quindi "sospetto" che si paghino meno....
Poi, certamente, l'andamento del mercato è differente, così come le pretese dei committenti e la volontà di pagare che ormai è ridotta al lumicino. Non per niente sguazziamo con le consulenze per il tribunale, visto che il tasso di litigiosità è aumentato !
Re: impresa edile
#11si ma come se ne esce?Olabarch ha scritto:.... diciamo che non sta succedendo nulla di nuovo!
Già 20 anni fa qui arrivavano le squadre dal Veneto (Treviso) e in 2 giorni tiravano 1000 mq di intonaco e tornavano a casa!
La differenza è che oggi si preferiscono lavoratori extra-italiani e quindi "sospetto" che si paghino meno....
Poi, certamente, l'andamento del mercato è differente, così come le pretese dei committenti e la volontà di pagare che ormai è ridotta al lumicino. Non per niente sguazziamo con le consulenze per il tribunale, visto che il tasso di litigiosità è aumentato !
sai almeno i veneti erano in regola... qui invece diventa una pratica poco corretta... basta fare un po' di nero o contestare un paio di fornitori ed ecco che esce comunque il guadagno