Ora siete liberi di insultarmi...

Ale
PS: Ho comunque imparato un sacco di cose...

entrambi. E' difficile da pulire piu' del mio vecchio pc rex in acciaio perchè la finitura "opaca" dell'acciaio tende a lasciare piu' aloni, o almeno a me sembra così, ovviamente parlo di una pulitura con sgrassatore e smac brillacciaio insomma prodotti normali ecco.Ale_o ha scritto: Ciao!
Questa tua esperienza rientra in "è difficile da pulire", in "si graffia" o tutti e due? Come è finita poi?
te pare che non c'ho provato? sono riuscita a togliere la parte piu' estesa della macchia lasciandola ammorbidire col cillit bangbayeen ha scritto:scusa Francy, ma lasciare "ammorbidire" la macchia lasciando per un po' qualcosa sopra tipo acqua calda o acqua calda con sgrassatore o roba del genere?
Su questo non concordo: utilizzare materiali di riciclo ha un costo, comunque minore rispetto al conferimento in discarica dei materiali in discarica o nei "termovalorizzatori" che cosa valorizzano lo sa solo Dio. Poi non lamentatevi se vi aumentano la tarsu!*Francy* ha scritto:se il luogo comune è nell'opinione del consumatore rompiballe che si dòpa di ansiolitici, lo è pure nel rivenditore che spara a 0 pensando che chi si lamenta sia un precisino che gira con le pattine ai piedi o faccia uso di farmaci per placare la sete di perfezione in un mondo che perfetto non è.
c'è un problema pero', i prodotti hanno i medesimi prezzi di quando uscivano fuori tutti colorati uguali e non si facevano coi rottami. Ora io consegno i miei bidoni di metallo adeguatamente lavati e forniti di analisi a corredo ad uno che commercia in rottami ferrosi che non mi chiede nulla per questo servizio. Suppongo che il materiale di riciclo che venga venduto dal rottamatore ad un prezzo adeguato a quello che è e cioè materiale di riciclo.
Allora mi sta bene il minor impatto ambientale delle lavorazioni a tutela dei lavoratori stessi e di tutti noi visto che questo mondo lo abitiamo e lo "usiamo" tutti, ma mi rompe un po' i maroni pensare cmq di avere un prodotto di qualità inferiore vuoi per colorazione, per purezza, per tutto cio' che comporta la produzione che io non conosco e pagarlo in proporzione di piu' di quanto non costasse un prodotto "puro".
stesso discorso dei vestiti. Ormai le produzioni delle grandi firme sono quasi tutte delocalizzate in paesi dove il costo del lavoro è pari ai primi anni del novecento in Italia, 0 tutele ecc. Beh a me rompe i co.....ni sapere che il cappottino max mara prodotto in china costa oggi piu' di quello che 10 anni fa produceva un piccolo laboratorio di vattelapesca in provincia di Novara per dire.
Il consumatore è destinato sempre a prenderla in quel posto?
Ale_o ha scritto:Eccomi di nuovo qua, ho controllato il lavello e verificato che i tanti graffietti che sono stati menzionati dagli esperti sono effettivamente presenti. Nulla di trascendentale né catastrofico ma ci sono e, devo dire, contribuiscono a far sembrare "vissuto" il lavello. Forse è per questo che me lo ricordavo "bello", dal vivo non ha per nulla un brutto aspetto...
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Ale
PS: Ho comunque imparato un sacco di cose...
*Francy* ha scritto:io sono quella del braccialetto......non ti dico ieri quando mentre preparavo la crema pasticcera m'è caduto il latte sul piano cottura vicino alla fiamma quindi carbonizzandosi quasi subito.....io ero lì col mestolo e non potevo mollare la crema.
Finito il tutto ho buttato l'impossibile su quella macchia....sgrassatore di marsiglia, cillit bang, smac brillacciaio.....alla fine ho dovuto usare la parte abrasiva della spugnetta.....piano piano alternando la zona abrasiva a quella liscia tentando di far meno danni possibili.
Diciamo che per fortuna la macchia era quasi per metà dentro al fuoco stesso quindi lì ho potuto pulire bene, ma il resto......ripeto ho cercato di fare meno danni possibili ma non credo che un po' di latte sul piano cottura o su un fornello sia così improbabile in cucina.
Parlando con un mio dipendente, ho scoperto che lui ha una cucina classica in nove con un bel piano cottura smaltato color avena......quanto piu' lontano dal mio gusto, ma sicuramente quanto di piu' pratico possa esserci
ooooh vedi, è quello che dicevo. solo che ci sono talune persone che pretendono che sia intonso ed è impossibile. considera però che se prendessi un top in acciaio lucido probabilmente i graffi sarebbero più visibili.Ale_o ha scritto:Eccomi di nuovo qua, ho controllato il lavello e verificato che i tanti graffietti che sono stati menzionati dagli esperti sono effettivamente presenti. Nulla di trascendentale né catastrofico ma ci sono e, devo dire, contribuiscono a far sembrare "vissuto" il lavello. Forse è per questo che me lo ricordavo "bello", dal vivo non ha per nulla un brutto aspetto...
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Stò ancora rotolando dalle risate!!!!!!!!! LooooooooooLboy_paradis ha scritto: L'80% dei "disagi" dell'acciaio sono pippe di desperate housewives, che pretendono che il lavello rimanga come appena disimballato
domani ti metto una foto del residuo di macchia che ho dovuto lasciare per evitare di rovinare del tutto il piano.andhhh ha scritto: Scusami io non ho trovato di che acciaio parli.....
Del top o solo del piano cottura ?
Mi indichi per cortesia la marca di produzione......io son San Tommaso....quello che racconti mi pare avere dell'incredibile.....
Per non rigare l'acciaio era sufficiente usassi per grattare una spugna Scotch-Brite di finitura, quella che si usa per satinare l'acciaio....a patto che sia satinato.
In alternativa a casi come i tuoi, ai quali io continuo a non credere fin che non son vedrò e mi metterò a pulire, puoi usare la pasta abrasiva che non graffia oppure l'acetone puro con questo è impossibile che non sgrassiiii!!! occhio ad usarlo ehhhhh
Lo spessore dell'acciaio non centra una benemerita fava con le sollecitazioni superficiali di lavelli e piani cottura quali graffi o macchie. Nel caso di accadimenti che attaccano la parte superficiale dell'acciaio la responsabilità è legata ai trattamenti di pulitura, lucidatura e levigatura dello stesso. Diverso è il discorso legato alla resistenza meccanica per urti che comportano ammaccature.Solaria ha scritto:Scusami Coloors Non è che dipende più semplicemente dallo spessore dell'acciaio …
Lo spessore dell'acciaio fa molto e forse dico frorse questi acciai riciclati sono un po' diversi da quelli di prima.
Altro luogo comune. Forse l'esempio che fai di max Mara è vero (non conosco il mercato dell'abbigliamento per cui non mi pronuncio) ma il mercato degli eldom lo conosco bene.*Francy* ha scritto:… c'è un problema pero', i prodotti hanno i medesimi prezzi di quando uscivano fuori tutti colorati uguali e non si facevano coi rottami.
…Beh a me rompe i co.....ni sapere che il cappottino max mara prodotto in china costa oggi piu' di quello che 10 anni fa produceva un piccolo laboratorio di vattelapesca in provincia di Novara per dire.
Il consumatore è destinato sempre a prenderla in quel posto?