Re: Umidità da condensa

#46
Gentile QVAlessio, mi sembra di averti già conosciuto in altre occasioni. Le osservazioni di Olabarch sono esattamente rispondenti alla realtà. Il quantitativo medio d'acqua necessario per costruire un'abitazione è di circa 3.000 litri. Una buona parte di questi resta nella casa sotto forma di umidità da costruzione, e necessita di circa 3 anni di tempo per la sua riduzione fino a livelli stazionari. In questi 3 anni è suggeribile aumentare leggermente il riscaldamento e la ventilazione per favorire l'asciugatura delle pareti. Prima di affilare le armi aspetta di avere dei dati attendibili in merito. Guarda il mio sito http://www.sistemiantiumidita.it, c'è qualcosa che spiega il fenomeno fisico umidità-temperatura-condensa. Se hai ancora bisogno, siamo qui.
Saluti
Il medico della casa
Milano


Salute e sicurezza domestica
www.sistemiantiumidita.it
https://www.facebook.com/medicodellacasa
http://www.reteimprese.it/69800

Re: Umidità da condensa

#47
Scusate se mi infilo con un dubbio: mi e' chiaro il discorso di arieggiare con i nuovi serramenti stagni perche' l'umidita' prodotta internamente all'abitazione deve uscire.
Ma se fuori piove o e' umidissimo, si deve aprire ugualmente o si rischia di far entrare umidita' invece di espellerla?
Grazie

Re: Umidità da condensa

#48
hai centrato la questione!
Poco sopra riportavo il fatto della mia ctu (consulenza tecnica d'ufficio, ovvero svolta su incarico del tribunale) nella quale il ctp (consulente tecnico di parte) ha ipotizzato una serie infinita di cause che, per sua (e dei suoi assistiti) sfortuna, non ha avuto alcun riscontro fattuale.
Una delle ipotesi verteva sul fatto che nei 3 mesi estivi precedenti fosse piovuto in maniera talmente esagerata che il terreno non fosse stato più capace di smaltire l'acqua.
In effetti, dal climareport di giugno, luglio ed agosto rilevava che la quantità d'acqua caduta al suolo fosse di ben 3 volte superiore a quella caudta nei mesi immediatamente precedenti e di moltissimo superiore a quella dei mesi corrispondeti dell'anno precedente.
Ciò nonostante, il fatto di ventilare assume un'importanza FONDAMENTALE ed è evidente che è difficile, pur se possibile, che la pioggia non molli per settimane intere.
E' evidente, a quel punto, che l'umidità esterna sia largamente superiore a quella interna, ma norme e consigli igienico-ambientali suggeriscono, in ogni caso, il RICAMBIO dell'aria viziata.
Sistemi meccanici deumidificanti sono sconsigliati perchè eliminano l'umidità, anche quella indispensabile al nostro corpo.
@annsca: in studio abbiamo un umidificatore (retaggio di quando si disegnava a mano e si era pieni zeppi di carte) e l'UR è intorno al 55-60%.
In casa, senza umidificatore, la percentuale si aggira intorno a quei valori, con sbalzi a seconda che ci sia qualcuno oppure non ci sia nessuno.

Re: Umidità da condensa

#49
Olabarch ha scritto:il range normale di umidità è compreso tra il 40 ed il 60%, quindi il 65% non è una cosa spaventosa....
In determinate occasioni è certamente fastidioso, ma ti assicuro che non è per niente inusuale soprattutto con edifici nuovi o recenti (2-3 anni anche se pare incredibile!)
Buongiorno Olabarch..... Grazie per il tuo intervento..... ammetto che ultimamente sono più "impaurito" che altro..... Sono sotto costante monitoraggio dell' umidità..... e la cosa che mi fa allarmare è il 72% di umidità in cameretta NON vissuta da nessuno perché non ho figli al momento ed i 69% prima e 77% dopo la notte trascorsa in camera da letto.

E' vero che quando cambio aria la percentuale si abbassa..... ma non mai al di sotto dei 62%.
il medico della casa ha scritto:Gentile QVAlessio, mi sembra di averti già conosciuto in altre occasioni. Le osservazioni di Olabarch sono esattamente rispondenti alla realtà. Il quantitativo medio d'acqua necessario per costruire un'abitazione è di circa 3.000 litri. Una buona parte di questi resta nella casa sotto forma di umidità da costruzione, e necessita di circa 3 anni di tempo per la sua riduzione fino a livelli stazionari. In questi 3 anni è suggeribile aumentare leggermente il riscaldamento e la ventilazione per favorire l'asciugatura delle pareti. Prima di affilare le armi aspetta di avere dei dati attendibili in merito. Guarda il mio sito http://www.sistemiantiumidita.it, c'è qualcosa che spiega il fenomeno fisico umidità-temperatura-condensa. Se hai ancora bisogno, siamo qui.
Saluti
Buongiorno medico della casa.... avendo scritto anche in altri siti probabilmente ci saremo "conosciuti"..... e cmq è sempre un grande piacere interagire con persone che hanno da dare risposte COSTRUTTIVE. Ammetto che la mia ignoranza in materia mi porta a stare sulla linea di guerra e di prevenzione...... però sono anche una persona che vuole dare delle risposte a tutte le sue domande..... ecco perché troppo spesso ricorro a forum dedicati con la speranza di incontrare gente che mi possa in qualche modo illuminare e dare almeno una risposta razionale ai miei perché. Sicuramente andrò a visitare il Vs sito..... se NON lo avrò già fatto prima, visto le mie innumerevoli domande. :lol: :lol:

Cmq GRAZIE 1000 delle Vs discussioni e dei Vs graditi suggerimenti....però cercate di capire anche noi che ci ritroviamo "ignorantemente" in queste sgradevoli situazioni consapevoli di aver coronato il tanto atteso sogno e poi rendersi conto di aver fatto un investimento quasi sbagliato.

Re: Umidità da condensa

#51
Gentile darti.it,
la domanda è sicuramente interessante e pertinente, in realtà funziona così:
L'umidità relativa è la quantità d'acqua sotto forma di vapore che può essere contenuta nell'aria rispetto a quella massima possibile, detta di saturazione, riferita a quella data temperatura, e si esprime in %. Ad esempio l'aria a 20°C può contenere al massimo, cioè in condizioni di saturazione, circa 17 g/mc d'acqua sotto forma di vapore. Se abbiamo dell'aria a 20°C con UR del 50%, significa che 1 mc della nostra aria contiene circa 8,5 g d'acqua sotto forma di vapore. Immaginiamo ora di far abbassare la temperatura di questo mc d'aria che contiene 8,5 g d'acqua sotto forma di vapore, diciamo fino a 10°C. Per questa temperatura il valore di saturazione è di 10 g/mc, quindi gli stessi 8,5 g d'acqua sotto forma di vapore, che rappresentavano il 50% a 20°C, ora rappresentano l'85%, e se abbassiamo ulteriormente la temperatura fino a 0°C, per la quale la saturazione si ha con 5 g/mc, avremo i rimanenti 3,5 g di vapore che condenseranno, realizzando la condizione di vapore saturo UR 100%, ovvero la coesistenza di liquido e vapore.
Veniamo ora a noi, in inverno si suppone che la temperatura interna della casa sia di 20°C, immaginiamo con 65% di UR, quindi al limite. Se facciamo uscire l'aria interna per far entrare dell'aria esterna supponiamo a 10°C con UR al 100% (nebbia), cosa avverrà? Che l'aria immessa conteneva 10 g/mc d'acqua sotto forma di vapore in condizioni di saturazione, ma innalzando la sua temperatura fino ai 20°C interni, la sua UR diverrà del 60%, stiamo quindi "estraendo" umidità. Se immettiamo aria esterna a temperatura ancora più bassa, anche al 100% di UR, il fenomeno si accentua incrementando l'evacuazione di umidità.
In realtà i fenomeni sono molto più complessi ed i parametri correlati sono molto più numerosi, ma la spiegazione precedente è sufficientemente semplice, benchè rigorosa per chiarire almeno i primi dubbi. Si deve inoltre considerare che il ricambio d'aria è necessario per l'evacuazione non solo dell'umidità, ma di tutti gli inquinanti contenuti nell'aria interna, oltre alla CO2 generata dalla respirazione umana.
Se fossero necessari ulteriori approfondimenti, sono sempre e comunque disponibile.
Saluti
Il medico della casa
Milano


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Re: Umidità da condensa

#52
Ciao medico della casa..... ti faccio i miei più sinceri complimenti per la spiegazione data....... di "facile" comprensione ma soprattutto hai dato una risposta costruttiva alle nostre domande.
Ovvio però che il problema dell'umidità in casa non lo si risolve, ma NON ci aspettiamo neanche che sia tu a dovercelo risolvere anzi..... per quanto riguarda me, sei stato gentilissimo e di accurata spiegazione. Con i suggerimenti ONESTI e pratici, possiamo in qualche modo provare a "Combattere" questo fenomeno..... ma risolverlo sicuramente sarà difficile.

Re: Umidità da condensa

#53
L'umidità relativa è la quantità d'acqua sotto forma di vapore che può essere contenuta nell'aria rispetto a quella massima possibile, detta di saturazione, riferita a quella data temperatura, e si esprime in %. Ad esempio l'aria a 20°C può contenere al massimo, cioè in condizioni di saturazione, circa 17 g/mc d'acqua sotto forma di vapore. Se abbiamo dell'aria a 20°C con UR del 50%, significa che 1 mc della nostra aria contiene circa 8,5 g d'acqua sotto forma di vapore. Immaginiamo ora di far abbassare la temperatura di questo mc d'aria che contiene 8,5 g d'acqua sotto forma di vapore, diciamo fino a 10°C. Per questa temperatura il valore di saturazione è di 10 g/mc, quindi gli stessi 8,5 g d'acqua sotto forma di vapore, che rappresentavano il 50% a 20°C, ora rappresentano l'85%, e se abbassiamo ulteriormente la temperatura fino a 0°C, per la quale la saturazione si ha con 5 g/mc, avremo i rimanenti 3,5 g di vapore che condenseranno, realizzando la condizione di vapore saturo UR 100%, ovvero la coesistenza di liquido e vapore.
Veniamo ora a noi, in inverno si suppone che la temperatura interna della casa sia di 20°C, immaginiamo con 65% di UR, quindi al limite. Se facciamo uscire l'aria interna per far entrare dell'aria esterna supponiamo a 10°C con UR al 100% (nebbia), cosa avverrà? Che l'aria immessa conteneva 10 g/mc d'acqua sotto forma di vapore in condizioni di saturazione, ma innalzando la sua temperatura fino ai 20°C interni, la sua UR diverrà del 60%, stiamo quindi "estraendo" umidità. Se immettiamo aria esterna a temperatura ancora più bassa, anche al 100% di UR, il fenomeno si accentua incrementando l'evacuazione di umidità.
In realtà i fenomeni sono molto più complessi ed i parametri correlati sono molto più numerosi, ma la spiegazione precedente è sufficientemente semplice, benchè rigorosa per chiarire almeno i primi dubbi.
COMPLIMENTI ! ! ! !
Poche volte ho trovato spiegazioni di argomenti complessi, svolte con estrema chiarezza e semplicità!

Re: Umidità da condensa

#54
il medico della casa ha scritto:Gentile darti.it,
la domanda è sicuramente interessante e pertinente, in realtà funziona così:
...
Che dire: grazie mille
Ora incomincio a capire.

Ah, a proposito, ha appena smesso di piovere: vado ad aprire le finestre :D

Re: Umidità da condensa

#55
Vi ringrazio per la considerazione, cerco di portarmi il più possibile al livello di altri utenti del forum che considero dei veri professionisti.
Tornando alla formazione della fastidiosa condensa, vi invito a fare una considerazione:
se immergiamo una maglietta di cotone nell'acqua, questa si bagnerà in 1 secondo, se poi la stendiamo in casa, la stessa si asciugherà in un giorno circa, ovvero 86.400 secondi. Mentre la formazione da vapore a liquido (condensa) è molto veloce, non lo è altrettanto il cambiamento di stato inverso, tanto più se il liquido viene assorbito da un supporto poroso come ad esempio l'intonaco, il legno o altri materiali igroscopici. E' opportuno quindi evitare che si formi il liquido (condensa), che richiederebbe tempi molto lunghi per tornare allo stato iniziale (vapore), durante i quali si creerebbe ulteriore condensa innescando un processo progressivo evolutivo. Oltre alla ormai nota ventilazione controllata, è possibile ovviare alla norma (giusta o sbagliata) che impone alla casa di essere sigillata, realizzando la vecchia e sempre efficace ventilazione naturale. Basta realizzare dei piccoli fori, diametro 40/50 mm sui cassonetti delle tapparelle, o se non le avete basta staccare la sigillatura sul lato alto delle finestre, consentendo all'aria di penetrare per semplice differenza di pressione. L'efficienza termica dell'immobile sarà un tantino più bassa, ma la condensa sparirà. Ma a conti fatti è conveniente. E' importante che il flusso di aria immessa provenga dall'alto, perchè si miscelerà con l'aria ambiente più calda, limitando o addirittura azzerando la sensazione di spiffero freddo.
Se opportunamente dimensionati (andate a tentativi, il calcolo è complicatissimo), i fori in questione, vi faranno eliminare la condensa, rientrando nella norma di legge sui ricambi d'aria.
Confermando la mia disponibilità alla risoluzione delle problematiche proposte dagli utenti, mi permetto di segnalare a chi legge, che sto scrivendo un libro su danni, difetti ed errori delle costruzioni. Chi avesse del materiale su casi difficili, o impossibili, e gradisse farli pubblicare sul libro, è pregato di contattarmi su ilmedicodellacasa@tiscali.it
Saluti
Il medico della casa
Milano


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Re: Umidità da condensa

#57
il medico della casa ha scritto:Oppure installi un impianto di ventilazione forzata, il più economico costa 650€ in opera. .
Ciao. Mi sapresti dire la marca di questo impianto. Sono davvero interessata. :)

Grazie

Re: Umidità da condensa

#58
Buongiorno ragazzi......
voglio dare vita nuovamente a questo post per dirvi che da una settimana circa sto facendo le varie prove di areazione delle camere e devo dire che - anche se non sono del tutto giornate uggiose - la percentuale di umidità in casa è abbastanza diminuita.

Al primo piano dove vi è un living di circa 50mq e ben tre affacci esterni (intendo due finestre ed un finestrone) l' umidità si alterna tra il 50 ed il 60%...... addirittura toccando anche il 48%.

Al secondo piano dove vi sono 3 camere ed un bagno stile mansarda (intendo senza intercapedine, direttamente il tetto) con ben 4 affacci di cui due piccole finestre, la percentuale varia dai 56/58 al 63%..... con punti minimi anche di 50.

I valori sono sicuramente fuori range...... e soprattutto NON stabili, però sto effettivamente realizzando che la casa si trova in collina (340 mt su s.l.m.) è esposta a NORD..... che NON VEDE MAI il sole (se non alle 8.00 a.m. per pochissimo tempo) dando origine ad un luogo molto umido.

Re: Umidità da condensa

#60
il medico della casa ha scritto:... in inverno si suppone che la temperatura interna della casa sia di 20°C, immaginiamo con 65% di UR, quindi al limite. Se facciamo uscire l'aria interna per far entrare dell'aria esterna supponiamo a 10°C con UR al 100% (nebbia), cosa avverrà? Che l'aria immessa conteneva 10 g/mc d'acqua sotto forma di vapore in condizioni di saturazione, ma innalzando la sua temperatura fino ai 20°C interni, la sua UR diverrà del 60%, stiamo quindi "estraendo" umidità. Se immettiamo aria esterna a temperatura ancora più bassa, anche al 100% di UR, il fenomeno si accentua incrementando l'evacuazione di umidità...
Ho fatto un po' di prove comprando un igrometro.
C'e' qualcosa che mi sfugge:
Situazione iniziale: 20,5 C, 67% U.R.
Situazione esterna: 3 C, 100% U.R.

Ho lasciato aperto 7-8 minuti per cui direi a sufficienza per il ricambio.
La situazione diventa: 18,2 C, 53 U.R.

E fin qui tutto torna.
Chiudendo, con il riscaldamento acceso, mi aspettavo una salita della temperatura e una diminuzione dell'umidita'.
Invece dopo qualche minuto arrivo a 19,5 C ma con un'umidita' che sale a 60%. E dopo poco ritorno alla situazione iniziale con pochi % di umidita' in meno (64 %).
La stanza e' chiusa e abbastanza isolata dalle altre, almeno per quel che riguarda la temperatura.
Cosa sto sbagliando, cosa mi sono perso?

Grazie