Ciao,
in primis va detto che mettendo mano agli impianti si rientra nel campo di applicazione delle leggi sul risparmio energetico, per cui si è tenuti a rispettare dei valori minimi di rendimento. Non si può buttar su la prima caldaia che si trova in magazzino
Poi, la caldaia a condensazione lavora al meglio a bassa temperatura, ma non è escluso che condensi comunque, tutto dipende dalla temperatura di ritorno. Se l'edificio disperde terribilmente è possibile che nonostante la mandata a 70° il ritorno sia a temperatura inferiore ai 50°.
Pensa che le caldaie tradizionali hanno bisogno di una pompa anticondensa, un paradosso energetico per evitare che vadano in condensazione!
Infine una speranza: mi auguro che la temperatura di mandata sia compensata con la temperatura esterna.
Cosa vuol dire?
Praticamente si imposta la temperatura di mandata a 70° solo con la più bassa temperatura esterna, esempio -5°.
La centralina, utilizzando una sonda esterna, provvederà a diminuire la temperatura di mandata al salire della temperatura, sempre per esempio con 5° esterni potrebbero bastarti 50° in mandata, portando a lavorare la caldaia in condensazione.
Infine le valvole termostatiche:
convengono tantissimo!!!
Soprattutto in un condominio, in quanto pensa a tutte quelle stanze riscaldate che invece di confinare con l'esterno, sono a contatto con altri alloggi riscaldati. Oppure pensa alla differenza fra gli alloggi rivolti a sud in confronto a quelli esposti a nord, ma anche est-ovest.
Per giunta, un lavoro serio, prevede che con le termostatiche sia installata una pompa inverter, che quando modula risparmia parecchia energia elettrica!
Di contro alle termostatiche si può dire che se la struttura è talmente un colabrodo energetico che l'impianto non riesce a riscaldare nemmeno le stanze favorite, allora si che le valvole sono inutili. Ma la situazione sarebbe ben grave!