Allora, eccomi qua
Breve riassunto degli ultimi mesi, PASSATI, ORMAI DEFINITIVAMENTE PASSATI.
C'è voluto un po' prima che l'avvocato tirasse i remi in barca, ma alla fine siamo stati convocati in udienza per il 9/11 scorso. Nel frattempo il mio ex marito ha deciso di ritirare la casa (en passant, lui si è messo con un'altra con cui ora convive) (gli uomini....pur di dimostrare a se stessi che valgono, si rifanno una vita in men che non si dica senza nemmeno darsi il tempo per metabolizzare gli accaduti. Comunque, auguroni e buona vita

). Peccato che, se cercando un acquirente estraneo non voleva scendere nemmeno di 5000€, dovendo acquistare lui ha tirato al ribasso più totale, non volendo darmi nemmeno la cifra "pura" che ho investito io nella casa (escludendo ovviamente le spese pagate insieme ecc. perchè a suo dire, lui lavorava e io chissà???)

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Passando per insulti a me, la mia famiglia (che novità....), cose assurde tipo nascondere le mie cose chiuse a chiave e facendo sparire TUTTE le chiavi da casa in modo che io non potessi aprire. Insomma, ho passato dei mesi d'inferno in cui sono dovuta andare anche dal medico per farmi somministrare dei tranquillanti perchè vivevo in uno stato d'ansia totale con il panico di doverlo sentire per gestire questa maledetta trattativa. Alla fine abbiamo trovato un accordo (cioè,"ho calato le braghe", ma non mi importa, volevo chiudere e che si tenga i suoi soldi). Siamo stati in tribunale ed è stato un inferno, nel senso che mettere nero su bianco la fine del nostro matrimonio ha riaperto per entrambi ferite ancora fresche. E' stata una settimana di pianti, ripensamenti, malinconie. Lui è arrivato a dire che forse per noi non è finita qui, che ci ritroveremo (stava iniziando la convivenza, ma vabbè

). Che ci saremmo visti più spesso. Per fortuna io ho ripreso in mano la situazione e mi sono rielencata tutti i motivi per cui la nostra storia non funzionava e per cui l'ho lasciato. Tutti gli errori, di entrambi. Prima, durante e dopo. Mi sono sentita fiera di essere donna, perchè gli uomini (non tutti, certo, ma molti) non hanno la nostra capacità di mettersi in discussione, di leggere dentro di sè in modo anche doloroso, scavando scavando sempre più a fondo, fino a capire, capirsi. Comunque dopo questo momento di "sbarellamento" post udienza, io sono tornata in carreggiata, lui ha iniziato la convivenza ed è tornato a colpire, offendere, per una questione di tende e tappeti (avevo le ultime cose da prendere a casa prima di restituirgli le chiavi). Conclusione, gli ho lasciato tutto. Mi ha fatto sinceramente molta pena. In senso buono. Se all'inizio della sua nuova vita, invece di essere a un metro sopra la terra per la felicità, ha ancora spazio per tanto rancore, se ancora è così attaccato alle cose senza capire che questo è stato uno dei motivi che ci ha allontanati, beh, tutto questo dolore non gli è servito a nulla. Non ha rielaborato, non ha scavato. Ho capito che le persone non cambiano, e che sono stata con lui per anni sperando di compiere il miracolo. Ho capito che voglio stare da sola per ripartire da me stessa, perchè alla base di un fallimento così grosso ci dev'essere qualcosa di profondo da sistemare anche dentro di me. Qualcosa da capire per non ripetere.
In conclusione, non ci siamo più sentiti, mi ha detto di non farmi più sentire (eufemisticamente

).
Ritirerà la casa entro il 31/10, quindi per forza di cose dovremo risentirci e rivederci. Spero nel frattempo che si sia tranquilizzato perchè nonostante tutto quello che mi ha riversato addosso per me è un'assurdità essere in rapporti così tesi con quello che è stato il grande amore della mia vita. Io gli voglio bene comunque, che lui lo voglia o no. Con gli sbagli, ma anche la felicità che insieme, seppur per poco, abbiamo raggiunto. Per ora io vivo da giugno nella mia reggia, un bilocale di 50mq, già arredato, in cui abitava mia nonna. Ho sistemato qualcosina, tinteggiato i muri, e via. Mobili vecchi, serramenti con qualche spiffero, divano in cui sdraiata devo tenere i piedi oltre il bracciolo

, ma io, con la mia indipendenza. Per ora sto pagando ancora il mutuo dell'altra casa e quindi ringrazio il cielo che mia mamma e mia zia mi abbiamo dato questo appartamento ad uso gratuito finchè non potrò pagare loro l'affitto. Arrivare a fine mese è sempre un bel traguardo, viste anche le spese di avvocato che ho dovuto sostenere. E quelle per l'università, perchè sì, come vi ho anticipato, mi sono iscritta alla laurea specialistica in scienze pedagogiche. Ho voglia di dare, il mio lavoro è sempre più la scelta migliore che abbia fatto nella mia vita, la mia passione, e ho voglia di investire, di migliorare la mia preparazione, per me stessa e per le persone con cui lavoro e lavorerò. Una bella sfida. Ma io non sono certo una che si arrende! Mai come ora mi rendo conto della forza che possiedo, ho iniziato l'anno con una carica incredibile perchè chiudere il 2011 è stato già di per se rinascere. L'annus horribilis è ormai alle spalle, e sono felice. Sì, felice. Nonostante tutto, come direbbe Vasco, IO SONO ANCORA QUA........ Ho una famiglia eccezionale che amo alla follia e senza la quale non sarei sopravvissuta. E siccome lamentarsi non serve a nulla se non a perdere tempo, piangere sul latte versato men che meno, si riparte. La prossima mossa sarà un tatuaggio QUOD ME NON INTERFICIT, ME CONFORTAT. Sì direi che rappresenta in pieno il momento.
Beh ragazzi, se qualcuno di voi non si è addormentato nel leggere il mio breve riassunto

, grazie di cuore! La Bambola è tornata!!!!!
